152 resultados para Chiesa di San Rocco


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Il presente lavoro ha lo scopo di valutare, tramite la creazione di un modello di calcolo, la fattibilità normativa, tecnica ed economica di una comunità energetica di tipo commerciale. Il caso studio analizzato si ispira a un’area commerciale di tipo B2B situata a nord di Bologna: sono stati analizzati vari scenari in ognuno dei quali è stata implementata una diversa configurazione. Quella di partenza dispone di un impianto fotovoltaico centralizzato da 660 kWp e montato su pensiline adibite a parcheggio: negli altri scenari, a questa configurazione, è stato aggiunto un sistema di ricarica per veicoli elettrici e successivamente anche un sistema di accumulo. Nello studio di quest’ultimo scenario sono emerse delle contraddizioni che rendevano priva di senso l’installazione di accumulatori per migliorare la convenienza economica della CER; pertanto, è stata cambiata la configurazione di partenza proponendo un impianto non più centralizzato, bensì, distribuito sui tetti dei membri della CER. Al fine di valutare la fattibilità economica delle diverse configurazioni proposte, è stato utilizzato come indicatore il tempo di ritorno (TR). I risultati mostrano come la configurazione che presenta il TR inferiore è quella dell’impianto distribuito con i sistemi di accumulo. Per concludere è stata condotta un’analisi di sensibilità in cui sono stati variati uno alla volta i seguenti parametri: il numero dei membri, la quota dei consumi in F1 e il costo dell’energia in bolletta. Si è visto che aumentando il numero dei membri, incrementa l’energia condivisa e quindi anche il ricavo dato dalla quota incentivante: il tutto si riflette in un tempo di ritorno via via inferiore. Una maggiore concentrazione dei consumi in F1 comporta un aumento dell’energia condivisa e conseguentemente una diminuzione del tempo di ritorno. Infine, si è osservato che all’aumentare del costo della componente energia in bolletta incrementano i risparmi e diminuisce il tempo di ritorno.

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Tesi in Storia dell'Architettura che si propone di analizzare il complesso architettonico che corona il colle dell'Osservanza a Bologna, descrivendone le stratificazioni per comprendere come si sia consolidato l'assetto odierno. La ricerca ricostruisce tutte le fasi storiche e si concentra sulla rilettura critica degli interventi passati al fine di trovare nuove funzioni compatibili per riqualificare l'area. Partendo dalla costruzione del primo nucleo, costituito dalla rotonda romanica, si è cercato di ipotizzare la struttura del Monastero di Santa Maria del Monte all'apice della sua estensione, arrivando alla successiva villa neoclassica ottocentesca e alla residenza per vedove di guerra edificata in epoca fascista. Tramite lo studio di piante, disegni e planimetrie conservate negli Archivi, si è cercato di ricostruire la scansione temporale dei numerosi progetti di rinascita che si sono succeduti fino ai giorni nostri, ma anche di rintracciare ogni segno delle demolizioni e le trasformazioni subite nel corso dei secoli dalle strutture, come quelli lasciati sulla villa dalla progettazione dell'enfatica cappella di Antonio Serra per una fallita riconversione in chiesa. La tesi prende in esame in particolare la delicata fase dei restauri della rotonda della Madonna del Monte ad opera di Guido Zucchini, intervento fortemente integrativo avvenuto tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, il cui approccio stilistico aderiva perfettamente alla concezione di restauro del Comitato per la Bologna Storica e Artistica di quegli anni e del suo maestro Alfonso Rubbiani. Da complesso sacro a vanto architettonico dell'Italia napoleonica, divenuto problema urbanistico e quasi dimenticato, il luogo si trova oggi di fronte a una nuova possibilità: riappropriarsi dei suoi più autentici valori storici, architettonico e simbolici come un moderno “Campidoglio felsineo”, ridefinendo la propria identità nel rispetto delle antiche memorie.