2 resultados para work contract
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La dimensione giuridica del tempo, cioè il ruolo del tempo nel diritto, ha contribuito a far emergere il lavoro quale concetto legale astratto dal prestatore, funzionale alla sua alienazione. Rompere l’unitarietà del tempo della persona, per consacrarne una parte al lavoro, ha dato ai rapporti di potere tra gli individui una forma giuridica in grado di legittimarli. Il primo capitolo si sofferma sulla costruzione legale del lavoro subordinato attraverso la definizione del suo tempo. Tra gli elementi essenziali del contratto tipizzato dall’art. 2094 c.c., il tempo nella causa, oltre a mostrare la non istantaneità dello scambio e la indeterminatezza del regolamento contrattuale, non assurge a criterio discretivo dalle collaborazioni o dal lavoro autonomo. Se dalla causa si passa ad indagare l’oggetto, l’interprete si imbatte nel pudore di svelare quale sia il vero elemento su cui incide il contratto, la persona del lavoratore, che induce a prediligere la finzione di allontanare l’attività dal corpo di chi la produce: l’orario è la tecnica giuridica che rende possibile la partecipazione del lavoro ad una logica di scambio. Il secondo e il terzo capitolo si concentrano sulla regolazione e interpretazione del tempo di lavoro in chiave diacronica. La legislazione lavoristica ha trovato i propri albori nella disciplina eteronoma dell’orario, come strumento per tutelare i prestatori dagli eccessi mercantilistici. L’attuale quadro normativo è molto attento alle ragioni creditorie ma la giurisprudenza della Corte di giustizia testimonia l’irrequietudine di una materia viva e in movimento. Non è un caso che il legislatore europeo, nei piccoli passi compiuti per rafforzare il diritto sociale comune agli Stati membri, abbia assegnato al tempo un ruolo centrale, come prevedibilità delle condizioni di lavoro (direttiva n. 1152 del 2019), come equilibrio tra attività professionale e vita familiare (direttiva n. 1158 del 2019) e un domani, forse, come diritto alla disconnessione.
Resumo:
Smart contracts are the most advanced blockchain applications. They can also be used in the contractual domain for the encoding and automatic execution of contract terms. Smart contracts already existed before the blockchain, but they take advantage of the characteristics of that technology. Namely, the decentralised and immutable characters of the blockchain determine that no single contracting party can control, modify, or interrupt the execution of smart contracts. As every new phenomenon, blockchain-based smart contracts have attracted the attention of institutions. For example, in its Resolution of 3 October 2018 on distributed ledger technologies and blockchain, the European Parliament has stressed the need to undertake an in-depth assessment of the legal implications,starting from the analysis of existing legal frameworks. Indeed, the present research thesis aims to verify how blockchain-based smart contracts fit into contract law. To this end, the analysis starts from the most discussed and relevant aspects and develops further considerations. Before that, it provides a detailed description and clarifications about the characteristics, the functioning, and the development of the technology, which is an essential starting point for a high-level quality legal analysis. It takes into considerations already existing rules concerning the use of technology in the life cycle of contracts, from vending machines to computable contracts, and verifies its applicability to blockchain-based smart contracts. The work does not limit to consider the mere technology, but some concrete scenarios of adoption of blockchain-based smart contracts in the contractual domain. Starting from the latter, it focuses on the implications of blockchain-based smart contracts on contract formation, contract performance, and applicable law and jurisdiction.