2 resultados para product lifecycle management
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
During the last decade peach and nectarine fruit have lost considerable market share, due to increased consumer dissatisfaction with quality at retail markets. This is mainly due to harvesting of too immature fruit and high ripening heterogeneity. The main problem is that the traditional used maturity indexes are not able to objectively detect fruit maturity stage, neither the variability present in the field, leading to a difficult post-harvest management of the product and to high fruit losses. To assess more precisely the fruit ripening other techniques and devices can be used. Recently, a new non-destructive maturity index, based on the vis-NIR technology, the Index of Absorbance Difference (IAD), that correlates with fruit degreening and ethylene production, was introduced and the IAD was used to study peach and nectarine fruit ripening from the “field to the fork”. In order to choose the best techniques to improve fruit quality, a detailed description of the tree structure, of fruit distribution and ripening evolution on the tree was faced. More in details, an architectural model (PlantToon®) was used to design the tree structure and the IAD was applied to characterize the maturity stage of each fruit. Their combined use provided an objective and precise evaluation of the fruit ripening variability, related to different training systems, crop load, fruit exposure and internal temperature. Based on simple field assessment of fruit maturity (as IAD) and growth, a model for an early prediction of harvest date and yield, was developed and validated. The relationship between the non-destructive maturity IAD, and the fruit shelf-life, was also confirmed. Finally the obtained results were validated by consumer test: the fruit sorted in different maturity classes obtained a different consumer acceptance. The improved knowledge, leaded to an innovative management of peach and nectarine fruit, from “field to market”.
Resumo:
Questa tesi di dottorato verte sull'individuazione di politiche industriali atte ad implementare il mercato dei prodotti a denominazione di origine. Inevitabilmente, l’analisi economica dei prodotti agroalimentari tipici di qualità implica anche l’approfondimento e l’individuazione, delle problematiche connesse con la creazione di un valore addizionale per il consumatore, rispetto a quello dei prodotti standardizzati. Questo approccio richiama l’attenzione, da una parte, sulle caratteristiche della domanda e sulla disponibilità del consumatore a riconoscere e apprezzare questo plus-valore, dall’altra sulle strategie che l’offerta può attivare per conseguire un premium price rispetto al prodotto standardizzato. Le certificazioni comunitarie Dop, Igp e Stg oltre che il marchio di prodotto biologico racchiudono, solitamente, tali dinamiche valoriali ma sono tutt’oggi poco conosciute dai consumatori. Diversi studi internazionali dimostrano, infatti, che la maggioranza dei cittadini comunitari ignorano il significato delle certificazioni di qualità. L’ipotesi di fondo di questo studio si basa sulla possibilità di fidelizzare questi marchi con i brand della grande distribuzione già affermati, come quello di Coop. Analizzare gli effetti dell’introduzione di prodotti private label a denominazione di origine nel mercato della grande distribuzione organizzata italiana ci permetterebbe di comprendere se questo segmento di mercato può aiutare il settore delle Dop/Igp. Questo studio ha cercato di verificare se il prodotto private label a denominazione di origine, riesca a sfruttare il doppio binario di fiducia rappresentato dal marchio comunitario unito a quello dell’impresa di distribuzione. Per comprendere la propensione del consumatore a spendere di più per questi prodotti, abbiamo utilizzato l’analisi dell’elasticità della domanda sul prezzo dei dati scanner fornitici da Coop Adriatica. Siamo riusciti a dimostrare tale positivo connubio confermato anche da una indagine demoscopica effettuata ad hoc sui consumatori.