3 resultados para prevalence, psychotic disorders, psychosis, child abuse, substance abuse

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Con questo mio lavoro di tesi ho voluto esplorare il fenomeno del maltrattamento e dell’abuso sui minori delineandone, sulla base della letteratura scientifica nazionale ed internazionale, gli aspetti clinici, epidemiologici ed i fattori di rischio. Un breve excursus giuridico illustrerà, poi, gli articoli di legge relativi alla tutela dei minori; in particolare, ci si soffermerà ad illustrare quegli articoli che normano i doveri dei sanitari nei confronti dell’autorità giudiziaria nel caso si sospetti un abuso su minori. La conoscenza della semeiotica dell’abuso, il suo riconoscimento all’interno di una diagnostica differenziale clinico-forense, la corretta repertazione e la consapevolezza che, un approccio autenticamente tutelante verso la vittima, deve sempre realizzarsi all’interno di una cornice giuridica fanno si che, il ruolo della medicina legale, competente in tutti questi ambiti, diventi senza ombra di dubbio “primum inter pares” all’interno dei team multidisciplinari ed interistituzionali che si occupano di minori vitti. Il gruppo scientifico in cui sono stata inserita e con cui si è proceduto alla redazione del manuale è il Gruppo di lavoro per l’abuso e il maltrattamento dell’infanzia coordinato dalla dott.ssa Maria Rosa Giolito ed ha coinvolto professionisti italiani afferenti a tre differenti aree sanitarie: quella ginecologica, quella medico-legale e quella pediatrica. Il testo elaborato è stato immaginato come un aiuto ai professionisti medici che si trovano a valutare un soggetto prepubere con sospetto di abuso sessuale. Non costituisce una linea-guida per la diagnosi di abuso sessuale, ma definisce alcuni requisiti essenziali e diffonde alcune conoscenze per evitare errori che possano ripercuotersi negativamente sulla valutazione clinica e sull’eventuale conseguente iter giudiziario.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

L’Inserimento Eterofamigliare Supportato di Adulti (IESA) sofferenti di disturbi psichici consiste nell’accogliere persone in cura presso i servizi psichiatrici territoriali, nel proprio domicilio, integrandole nelle proprie relazioni famigliari. Obiettivo è migliorare la qualità di vita dell’utente e favorirne l’integrazione nella comunità. Obiettivo. Valutare gli esiti dello IESA, con un disegno di ricerca longitudinale, considerando: psicopatologia, benessere psicologico, funzionamento sociale e familiare. Metodologia. 40 soggetti: 20 pazienti e 20 ospitanti. La valutazione clinica è stata effettuata all’inizio della convivenza e al follow-up di 1, 3, 6 e 12 mesi. Strumenti utilizzati: BPRS, VGF, PWB, SQ, FAD. Analisi statistica: Modello Lineare Generale (GLM) con l’Analisi della Varianza per prove ripetute e calcolo dell’effect-size. Risultati. 15 pazienti maschi e 5 femmine, 17 italiani. 11 soddisfano i criteri diagnostici (DSM-IV-TR) per schizofrenia e disturbi psicotici, 5 per i disturbi dell’umore e 4 per i disturbi di personalità. Dopo l’inserimento 3 sono stati i ricoveri e 4 le visite psichiatriche urgenti. 8 pazienti modificano/diminuiscono la terapia e 3 la sospendono. Aumenta il benessere psicologico (PWB); diminuiscono i sintomi psicopatologici (BPRS ed SQ) e migliora il funzionamento globale (VFG). Il gruppo dei famigliari composto da 11 uomini e 9 donne, 19 di nazionalità italiana; con età media di 55 anni. 8 sono coniugati, 6 celibi/nubili, 4 divorziati e 2 vedovi. 9 hanno figli, 11 lavorano e 8 sono pensionati. Nei famigliari aumenta il benessere psicologico (PWB), migliora il funzionamento famigliare (FAD) e la valutazione del funzionamento globale (VGF) rimane costante nel tempo. Discussioni e conclusioni. Il progetto IESA sembra migliorare la psicopatologia, con una diminuzione dei comportamenti maladattativi e un aumento delle capacità relazionali dell’ospite favorendone l’integrazione. Inoltre, lo IESA sembra diminuire i costi della cronicità psichiatrica: diminuzione degli accessi al Pronto Soccorso, delle visite psichiatriche urgenti e delle giornate di ricovero.

Relevância:

50.00% 50.00%

Publicador:

Resumo:

Introduction. Synthetic cannabinoid receptor agonists (SCRAs) represent the widest group of New Psychoactive Substances (NPS) and, around 2021-2022, new compounds emerged on the market. The aims of the present research were to identify suitable urinary markers of Cumyl-CB-MEGACLONE, Cumyl-NB-MEGACLONE, Cumyl-NB-MINACA, 5F-EDMB-PICA, EDMB-PINACA and ADB-HEXINACA, to present data on their prevalence and to adapt the methodology from the University of Freiburg to the University of Bologna. Materials and methods. Human phase-I metabolites detected in 46 authentic urine samples were confirmed in vitro with pooled human liver microsomes (pHLM) assays, analyzed by liquid chromatography-quadrupole time-of-flight mass spectrometry (LC-qToF-MS). Prevalence data were obtained from urines collected for abstinence control programs. The method to study SCRAs metabolism in use at the University of Freiburg was adapted to the local facilities, tested in vitro with 5F-EDMB-PICA and applied to the study of ADB-HEXINACA metabolism. Results. Metabolites built by mono, di- and tri-hydroxylation were recommended as specific urinary biomarkers to monitor the consumption of SCRAs bearing a cumyl moiety. Monohydroxylated and defluorinated metabolites were suitable proof of 5F-EDMB-PICA consumption. Products of monohydroxylation and amide or ester hydrolysis, coupled to monohydroxylation or ketone formation, were recognized as specific markers for EDMB-PINACA and ADB-HEXINACA. The LC-qToF-MS method was successfully adapted to the University of Bologna, as tested with 5F-EDMB-PICA in vitro metabolites. Prevalence data showed that 5F-EDMB-PINACA and EDMB-PINACA were more prevalent than ADB-HEXINACA, but for a limited period. Conclusion. Due to undetectability of parent compounds in urines and to shared metabolites among structurally related compounds, the identification of specific urinary biomarkers as unequivocal proofs of SCRAs consumption remains challenging for forensic laboratories. Urinary biomarkers are necessary to monitor SCRAs abuse and prevalence data could help in establishing tailored strategies to prevent their spreading, highlighting the role for legal medicine as a service to public health.