3 resultados para post-separation parenting programs (PSPPs)

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L’ictus è un importante problema di salute pubblica, è causa di morte e disabilità nella popolazione anziana. La necessità di strategie di prevenzione secondaria e terziaria per migliorare il funzionamento post-ictus e prevenire o ritardare altre condizioni disabilitanti, ha portato l’Italia a sviluppare un intervento di Attività Fisica Adattata (AFA) per l’ictus, che permettesse di migliorare gli esiti della riabilitazione. Obiettivo dello studio è di valutare se l’AFA unita all’Educazione Terapeutica (ET), rispetto al trattamento riabilitativo standard, migliora il funzionamento e la qualità di vita in pazienti con ictus. Studio clinico non randomizzato, in cui sono stati valutati 229 pazienti in riabilitazione post-ictus, 126 nel gruppo sperimentale (AFA+ET) e 103 nel gruppo di controllo. I pazienti sono stati valutati al baseline, a 4 e a 12 mesi di follow-up. Le misure di esito sono il cambiamento a 4 mesi di follow-up (che corrisponde a 2 mesi post-intervento nel gruppo sperimentale) di: distanza percorsa, Berg Balance Scale, Short Physical Performance Battery, e Motricity Index. Le variabili misurate a 4 e a 12 mesi di follow-up sono: Barthel Index, Geriatric Depression Scale, SF-12 e Caregiver Strain Index. La distanza percorsa, la performance fisica, l’equilibrio e il punteggio della componente fisica della qualità di vita sono migliorate a 4 mesi nel gruppo AFA+ET e rimasti stabili nel gruppo di controllo. A 12 mesi di follow-up, il gruppo AFA+ET ottiene un cambiamento maggiore, rispetto al gruppo di controllo, nell’abilità di svolgimento delle attività giornaliere e nella qualità di vita. Infine il gruppo AFA+ET riporta, nell’ultimo anno, un minor numero di fratture e minor ricorso a visite riabilitative rispetto al gruppo di controllo. I risultati confermano che l’AFA+ET è efficace nel migliorare le condizioni cliniche di pazienti con ictus e che gli effetti, soprattutto sulla riabilitazione fisica, sono mantenuti anche a lungo termine.

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La ricerca prende in esame le produzioni narrative, in particolare quelle dedicate agli adolescenti e ai giovani adulti, nei cui linguaggi e nelle cui trame si insinuano modelli di vita, comportamenti, valori, stereotipie, ecc. Attraverso le fiction dell'ultimo decennio, sono offerte interpretazioni alle costanti e alle variabili che percorrono i diversi prodotti culturali e che sono metafore di caratteristiche e di dinamiche della società post-moderna. Nella ricerca si studiano le trame e i personaggi delle narrazioni e, in parallelo, si individuano le correlazioni con studi pedagogici interessati alle ultime generazioni giovanili. La comparazione ha portato ad un sistema di decifrazione per individuare il giovane dell'era post-moderna tra gli elementi di finzione. Si sono prese in esame le più importanti icone dell'immaginario che, pur attraverso innumerevoli riscritture, continuano ad imporsi come metafore per identificazione, abnegazione, catarsi. Rispetto al passato, molte icone presenti nelle ultime produzioni di fiction subiscono alterazioni leggibili come spie (i.e. Ginzburg). È in queste trasformazioni, spinte fino alla metamorfosi dell'icona, che è possibile rintracciare alcune caratteristiche proprie del mondo giovanile in rapporto con la società contemporanea. L'immaginario può dunque essere lo specchio in cui l'uomo e la società possono riconoscersi, e studiarlo apre possibilità per sviluppare prospettive di interpretazione verso nuovi orizzonti.

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This doctorate focused on the development of dense polymeric membranes for carbon capture, mostly in post combustion applications, and for natural gas sweetening. The work was supported by the European Project NANOMEMC2 funded under H2020 program. Different materials have been investigated, that rely on two main transport mechanisms: the solution-diffusion and the facilitated transport. In both cases, proper nano-fillers have been added to the matrix, in order to boost the mechanical and permselective properties of the membranes. Facilitated transport membranes were based on the use of was polyvinylamine (PVAm), as main matrix with fixed-site carriers, and L-Arginine as mobile carrier; the filler, used mostly as reinforcer, was carboxymethylated nanocellulose (cNFC). Humid test showed interesting results, and especially the blend made of PVAm/cNFC/Arg in weight ratio 27,5/27,5/45 crossed the Robeson CO2/N2 upper bound, representing current state of the art membranes, with a CO2 permeability of 271 Barrer and CO2/N2 selectivity of 70. Solution diffusion membranes were based on Pebax®2533 matrix which was added with three different graphene oxide (GO)-based materials, namely pristine GO, Porous Graphene Oxide (PGO) and a GO functionalized with polyetheramine (PEAGO). All of them provided a modest but clear increment of permeability of the Pebax matrix, from plus 2% (GO) to plus 8% (PGO), with no change in selectivity. The gas tested with this type of composites were CO2 and N2, for Post combustion capture applications. Pebax®2533 was also chemically modified, obtaining the product called “Benzoyl-P2533”, that was fully characterized, and tested in term of permeation using five gas: CO2, N2, CH4, O2, and He. Modified material showed an increment of the overall permeability of the material of a fair 10% for all gases tested, apart from helium, that increased of almost 50%.