11 resultados para planets and satellites: individual: Uranus
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
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One of the current trends in governance and legal development in Russia is aimed at establishing a modern, efficient and internationally harmonised system of safeguards of human rights and civil liberties. A fairly recent addition to this system has been the institution of ombudsman as a public authority specialised in promoting and protecting human rights and civil liberties. The introduction of this institution as well as its formalisation at the constitutional and legislative levels has been increasingly relevant and important, as it raises the dealings between the state and the individual to a new level. As an independent public institution resolving conflicts between citizens and government authorities, the ombudsman makes steps, within the scope of his jurisdiction, to restitute individual rights, and helps to enhance the reputation of government. The present work describes and assesses the birth, development and institutionalization process of the Ombudsman Office in the Russian Federation, at federal and regional levels, with a particular emphasis on the role of international references and cooperation for institution building. Ombudsmen have done a magnificent job in demonstrating value with the resolution of individual and systemic complaints; subsequent improvements to government; and economic savings by mitigating litigation costs.
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The research solved the historiographic lacuna about Leonardo Ricci’s work in the United States focusing on the span 1952-1972 as a fundamental period for the architect's research, which moved from the project for the community space to macrostructures. The considered period is comprised between Ricci’s first travel to the United States and the date of his resignation from the University of Florida, one year before his resignation from the deanship of the faculty of architecture of Florence (1973). The research retraced philologically the stages of Ricci’s activity in the U.S.A. unveiling the premises and results of his American transfer, and to what extent it marked a turning period for his work as educator and designer and for the wider historiographic contest of the Sixties. The American transfer helped him grounding his belief in avoiding a priori morphological results in favor of what he called the “form-act” design method. Ricci’s research in the U.S.A. is described in his books Anonymous (XX century) and City of the Earth (unpublished). In them and in Ricci’s projects one common thread is traceable: the application of the “form-act” as the best tool to conceive urban design, a discipline established in the United States during Ricci’s first stay at M.I.T., in which he encountered the balance point between architecture and urban planning, between the architect’s sign and his being anonymous, between the collective and the individual dimension. With the notions of “anonymous architecture” and “form-act”, Urban Design and “open work” are the key words to understand Ricci’s work in the United States and in Italy. Urban design’s main goal to design the city as a collective work of art was the solution of that dychothomous research that enlivened Ricci’s work and one possible answer to that tension useful for him to seek the truth of architecture.
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In sport climbing, athletes with vision impairments are constantly accompanied by their guides – usually trainers – both during the preparatory inspection of the routes and whilst climbing. Trainers are, so to speak, the climbers’ eyes, in the sense that they systematically put their vision in the service of the climbers’ mobility and sporting performance. The synergy between trainers and athletes is based on peculiar, strictly multimodal interactive practices that are focused on the body and on its constantly evolving sensory engagement with the materiality of routes. In this context, sensory perception and embodied actions required to plan and execute the climb are configured as genuinely interactive accomplishments. Drawing on the theoretical framework of Embodied and Situated Cognition and on the methodology of Conversation Analysis, this thesis engages in the multimodal analysis of trainer-athlete interactions in paraclimbing. The analysis is based on a corpus of video recorded climbing sessions. The major findings of the study can be summarized as follows. 1) Intercorporeality is key to interactions between trainers and athletes with visual impairments. The participants orient to perceiving the climbing space and acting in it as a ‘We’. 2) The grammar, lexicon, prosody, and timing of the trainers’ instructions are finely tuned to the ongoing corporeal experience of the climbers. 3) Climbers with visual impairments build their actions by using sensory resources that are provided by their trainers. This result is of particular importance as it shows that resources and constraints for action are in a fundamental way constituted in interaction with Others and with specific socio-material ecologies, rather than being defined a priori by the organs and functions of individuals’ body and mind. Individual capabilities are thus enhanced and extended in interaction, which encourages a more ecological view of (dis)ability.
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La ricerca si propone di definire le linee guida per la stesura di un Piano che si occupi di qualità della vita e di benessere. Il richiamo alla qualità e al benessere è positivamente innovativo, in quanto impone agli organi decisionali di sintonizzarsi con la soggettività attiva dei cittadini e, contemporaneamente, rende evidente la necessità di un approccio più ampio e trasversale al tema della città e di una più stretta relazione dei tecnici/esperti con i responsabili degli organismi politicoamministrativi. La ricerca vuole indagare i limiti dell’urbanistica moderna di fronte alla complessità di bisogni e di nuove necessità espresse dalle popolazioni urbane contemporanee. La domanda dei servizi è notevolmente cambiata rispetto a quella degli anni Sessanta, oltre che sul piano quantitativo anche e soprattutto sul piano qualitativo, a causa degli intervenuti cambiamenti sociali che hanno trasformato la città moderna non solo dal punto di vista strutturale ma anche dal punto di vista culturale: l’intermittenza della cittadinanza, per cui le città sono sempre più vissute e godute da cittadini del mondo (turisti e/o visitatori, temporaneamente presenti) e da cittadini diffusi (suburbani, provinciali, metropolitani); la radicale trasformazione della struttura familiare, per cui la famiglia-tipo costituita da una coppia con figli, solido riferimento per l’economia e la politica, è oggi minoritaria; l’irregolarità e flessibilità dei calendari, delle agende e dei ritmi di vita della popolazione attiva; la mobilità sociale, per cui gli individui hanno traiettorie di vita e pratiche quotidiane meno determinate dalle loro origini sociali di quanto avveniva nel passato; l’elevazione del livello di istruzione e quindi l’incremento della domanda di cultura; la crescita della popolazione anziana e la forte individualizzazione sociale hanno generato una domanda di città espressa dalla gente estremamente variegata ed eterogenea, frammentata e volatile, e per alcuni aspetti assolutamente nuova. Accanto a vecchie e consolidate richieste – la città efficiente, funzionale, produttiva, accessibile a tutti – sorgono nuove domande, ideali e bisogni che hanno come oggetto la bellezza, la varietà, la fruibilità, la sicurezza, la capacità di stupire e divertire, la sostenibilità, la ricerca di nuove identità, domande che esprimono il desiderio di vivere e di godere la città, di stare bene in città, domande che non possono essere più soddisfatte attraverso un’idea di welfare semplicemente basata sull’istruzione, la sanità, il sistema pensionistico e l’assistenza sociale. La città moderna ovvero l’idea moderna della città, organizzata solo sui concetti di ordine, regolarità, pulizia, uguaglianza e buon governo, è stata consegnata alla storia passata trasformandosi ora in qualcosa di assai diverso che facciamo fatica a rappresentare, a descrivere, a raccontare. La città contemporanea può essere rappresentata in molteplici modi, sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista sociale: nella letteratura recente è evidente la difficoltà di definire e di racchiudere entro limiti certi l’oggetto “città” e la mancanza di un convincimento forte nell’interpretazione delle trasformazioni politiche, economiche e sociali che hanno investito la società e il mondo nel secolo scorso. La città contemporanea, al di là degli ambiti amministrativi, delle espansioni territoriali e degli assetti urbanistici, delle infrastrutture, della tecnologia, del funzionalismo e dei mercati globali, è anche luogo delle relazioni umane, rappresentazione dei rapporti tra gli individui e dello spazio urbano in cui queste relazioni si muovono. La città è sia concentrazione fisica di persone e di edifici, ma anche varietà di usi e di gruppi, densità di rapporti sociali; è il luogo in cui avvengono i processi di coesione o di esclusione sociale, luogo delle norme culturali che regolano i comportamenti, dell’identità che si esprime materialmente e simbolicamente nello spazio pubblico della vita cittadina. Per studiare la città contemporanea è necessario utilizzare un approccio nuovo, fatto di contaminazioni e saperi trasversali forniti da altre discipline, come la sociologia e le scienze umane, che pure contribuiscono a costruire l’immagine comunemente percepita della città e del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. La rappresentazione del sociale urbano varia in base all’idea di cosa è, in un dato momento storico e in un dato contesto, una situazione di benessere delle persone. L’urbanistica moderna mirava al massimo benessere del singolo e della collettività e a modellarsi sulle “effettive necessità delle persone”: nei vecchi manuali di urbanistica compare come appendice al piano regolatore il “Piano dei servizi”, che comprende i servizi distribuiti sul territorio circostante, una sorta di “piano regolatore sociale”, per evitare quartieri separati per fasce di popolazione o per classi. Nella città contemporanea la globalizzazione, le nuove forme di marginalizzazione e di esclusione, l’avvento della cosiddetta “new economy”, la ridefinizione della base produttiva e del mercato del lavoro urbani sono espressione di una complessità sociale che può essere definita sulla base delle transazioni e gli scambi simbolici piuttosto che sui processi di industrializzazione e di modernizzazione verso cui era orientata la città storica, definita moderna. Tutto ciò costituisce quel complesso di questioni che attualmente viene definito “nuovo welfare”, in contrapposizione a quello essenzialmente basato sull’istruzione, sulla sanità, sul sistema pensionistico e sull’assistenza sociale. La ricerca ha quindi analizzato gli strumenti tradizionali della pianificazione e programmazione territoriale, nella loro dimensione operativa e istituzionale: la destinazione principale di tali strumenti consiste nella classificazione e nella sistemazione dei servizi e dei contenitori urbanistici. E’ chiaro, tuttavia, che per poter rispondere alla molteplice complessità di domande, bisogni e desideri espressi dalla società contemporanea le dotazioni effettive per “fare città” devono necessariamente superare i concetti di “standard” e di “zonizzazione”, che risultano essere troppo rigidi e quindi incapaci di adattarsi all’evoluzione di una domanda crescente di qualità e di servizi e allo stesso tempo inadeguati nella gestione del rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio collettivo. In questo senso è rilevante il rapporto tra le tipologie abitative e la morfologia urbana e quindi anche l’ambiente intorno alla casa, che stabilisce il rapporto “dalla casa alla città”, perché è in questa dualità che si definisce il rapporto tra spazi privati e spazi pubblici e si contestualizzano i temi della strada, dei negozi, dei luoghi di incontro, degli accessi. Dopo la convergenza dalla scala urbana alla scala edilizia si passa quindi dalla scala edilizia a quella urbana, dal momento che il criterio del benessere attraversa le diverse scale dello spazio abitabile. Non solo, nei sistemi territoriali in cui si è raggiunto un benessere diffuso ed un alto livello di sviluppo economico è emersa la consapevolezza che il concetto stesso di benessere sia non più legato esclusivamente alla capacità di reddito collettiva e/o individuale: oggi la qualità della vita si misura in termini di qualità ambientale e sociale. Ecco dunque la necessità di uno strumento di conoscenza della città contemporanea, da allegare al Piano, in cui vengano definiti i criteri da osservare nella progettazione dello spazio urbano al fine di determinare la qualità e il benessere dell’ambiente costruito, inteso come benessere generalizzato, nel suo significato di “qualità dello star bene”. E’ evidente che per raggiungere tale livello di qualità e benessere è necessario provvedere al soddisfacimento da una parte degli aspetti macroscopici del funzionamento sociale e del tenore di vita attraverso gli indicatori di reddito, occupazione, povertà, criminalità, abitazione, istruzione, etc.; dall’altra dei bisogni primari, elementari e di base, e di quelli secondari, culturali e quindi mutevoli, trapassando dal welfare state allo star bene o well being personale, alla wellness in senso olistico, tutte espressioni di un desiderio di bellezza mentale e fisica e di un nuovo rapporto del corpo con l’ambiente, quindi manifestazione concreta di un’esigenza di ben-essere individuale e collettivo. Ed è questa esigenza, nuova e difficile, che crea la diffusa sensazione dell’inizio di una nuova stagione urbana, molto più di quanto facciano pensare le stesse modifiche fisiche della città.
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THE TITLE OF MY THESIS IS THE ROLE OF THE IDEAS AND THEIR CHANGE IN HIGHER EDUCATION POLICY-MAKING PROCESSES FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY: THE CASES OF ENGLAND AND NEW ZEALAND IN COMPARATIVE PERSPECTIVE UNDER A THEORETICAL POINT OF VIEW, THE AIM OF MY WORK IS TO CARRY OUT A RESEARCH MODELLED ON THE CONSTRUCTIVIST THEORY. IT FOCUSES ON THE ANALYSIS OF THE IMPACT OF IDEAS ON THE PROCESSES OF POLICY MAKING BY MEANS OF EPISTEMIC COMMUNITIES, THINK TANKS AND VARIOUS SOCIOECONOMIC CONTEXTS THAT MAY HAVE PLAYED A KEY ROLE IN THE CONSTRUCTION OF THE DIFFERENT PATHS. FROM MY POINT OF VIEW IDEAS CONSTITUTE A PRIORITY RESEARCH FIELD WHICH IS WORTH ANALYSING SINCE THEIR ROLE IN POLICY MAKING PROCESSES HAS BEEN TRADITIONALLY RATHER UNEXPLORED. IN THIS CONTEXT AND WITH THE AIM OF DEVELOPING A RESEARCH STRAND BASED ON THE ROLE OF IDEAS, I INTEND TO CARRY ON MY STUDY UNDER THE PERSPECTIVE OF CHANGE. DEPENDING ON THE DATA AND INFORMATION THAT I COLLECTED I EVALUATED THE WEIGHT OF EACH OF THESE VARIABLES AND MAYBE OTHERS SUCH AS THE INSTITUTIONS AND THE INDIVIDUAL INTERESTS, WHICH MAY HAVE INFLUENCED THE FORMATION OF THE POLICY MAKING PROCESSES. UNDER THIS LIGHT, I PLANNED TO ADOPT THE QUALITATIVE METHODOLOGY OF RESEARCH WHICH I BELIEVE TO BE VERY EFFECTIVE AGAINST THE MORE DIFFICULT AND POSSIBLY REDUCTIVE APPLICATION OF QUANTITIVE DATA SETS. I RECKON THEREFORE THAT THE MOST APPROPRIATE TOOLS FOR INFORMATION PROCESSING INCLUDE CONTENT ANALYSIS, AND IN-DEPTH INTERVIEWS TO PERSONALITIES OF THE POLITICAL PANORAMA (ÉLITE OR NOT) WHO HAVE PARTICIPATED IN THE PROCESS OF HIGHER EDUCATION REFORM FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY. THE TWO CASES TAKEN INTO CONSIDERATION SURELY SET AN EXAMPLE OF RADICAL REFORM PROCESSES WHICH HAVE OCCURRED IN QUITE DIFFERENT CONTEXTS DETERMINED BY THE SOCIOECONOMIC CHARACTERISTICS AND THE TRAITS OF THE ÉLITE. IN NEW ZEALAND THE DESCRIBED PROCESS HAS TAKEN PLACE WITH A STEADY PACE AND A GOOD GRADE OF CONSEQUANTIALITY, IN LINE WTH THE REFORMS IN OTHER STATE DIVISIONS DRIVEN BY THE IDEAS OF THE NEW PUBLIC MANAGEMENT. CONTRARILY IN ENGLAND THE REFORMATIVE ACTION OF MARGARET THATCHER HAS ACQUIRED A VERY RADICAL CONNOTATION AS IT HAS BROUGHT INTO THE AMBIT OF HIGHER EDUCATION POLICY CONCEPTS LIKE EFFICIENCY, EXCELLENCE, RATIONALIZATION THAT WOULD CONTRAST WITH THE GENERALISTIC AND MASS-ORIENTED IDEAS THAT WERE FASHIONABLE DURING THE SEVENTIES. THE MISSION I INTEND TO ACCOMPLISH THORUGHOUT MY RESEARCH IS TO INVESTIGATE AND ANALYSE INTO MORE DEPTH THE DIFFERENCES THAT SEEM TO EMERGE FROM TWO CONTEXTS WHICH MOST OF THE LITERATURE REGARDS AS A SINGLE MODEL: THE ANGLO-SAXON MODEL. UNDER THIS LIGHT, THE DENSE ANALYSIS OF POLICY PROCESSES ALLOWED TO BRING OUT BOTH THE CONTROVERSIAL AND CONTRASTING ASPECTS OF THE TWO REALITIES COMPARED, AND THE ROLE AND WEIGHT OF VARIABLES SUCH AS IDEAS (MAIN VARIABLE), INSTITUTIONAL SETTINGS AND INDIVIDUAL INTERESTS ACTING IN EACH CONTEXT. THE CASES I MEAN TO ATTEND PRESENT PECULIAR ASPECTS WORTH DEVELOPING AN IN-DEPTH ANALYSIS, AN OUTLINE OF WHICH WILL BE PROVIDED IN THIS ABSTRACT. ENGLAND THE CONSERVATIVE GOVERNMENT, SINCE 1981, INTRODUCED RADICAL CHANGES IN THE SECTOR OF HIGHER EDUCATION: FIRST CUTTING DOWN ON STATE FUNDINGS AND THEN WITH THE CREATION OF AN INSTITUTION FOR THE PLANNING AND LEADERSHIP OF THE POLYTECHNICS (NON-UNIVERSITY SECTOR). AFTERWARDS THE SCHOOL REFORM BY MARGARET THATCHER IN 1988 RAISED TO A GREAT STIR ALL OVER EUROPE DUE TO BOTH ITS CONSIDERABLE INNOVATIVE IMPRINT AND THE STRONG ATTACK AGAINST THE PEDAGOGY OF THE ‘ACTIVE’ SCHOOLING AND PROGRESSIVE EDUCATION, UNTIL THEN RECOGNIZED AS A MERIT OF THE BRITISH PUBLIC SCHOOL. IN THE AMBIT OF UNIVERSITY EDUCATION THIS REFORM, TOGETHER WITH SIMILAR MEASURES BROUGHT IN DURING 1992, PUT INTO PRACTICE THE CONSERVATIVE PRINCIPLES THROUGH A SERIES OF ACTIONS THAT INCLUDED: THE SUPPRESSION OF THE IRREMOVABILITY PRINCIPLE FOR UNIVERSITY TEACHERS; THE INTRODUCTION OF STUDENT LOANS FOR LOW-INCOME STUDENTS AND THE CANCELLATION OF THE CLEAR DISTINCTION BETWEEN UNIVERSITIES AND POLYTECHNICS. THE POLICIES OF THE LABOUR MAJORITY OF MR BLAIR DID NOT QUITE DIVERGE FROM THE CONSERVATIVES’ POSITION. IN 2003 BLAIR’S CABINET RISKED TO BECOME A MINORITY RIGHT ON THE OCCASION OF AN IMPORTANT UNIVERSITY REFORM PROPOSAL. THIS PROPOSAL WOULD FORESEE THE AUTONOMY FOR THE UNIVERSITIES TO RAISE UP TO 3.000 POUNDS THE ENROLMENT FEES FOR STUDENTS (WHILE FORMERLY THE CEILING WAS 1.125 POUNDS). BLAIR HAD TO FACE INTERNAL OPPOSITION WITHIN HIS OWN PARTY IN RELATION TO A MEASURE THAT, ACCORDING TO THE 150 MPS PROMOTERS OF AN ADVERSE MOTION, HAD NOT BEEN INCLUDED IN THE ELECTORAL PROGRAMME AND WOULD RISK CREATING INCOME-BASED DISCRIMINATION AMONG STUDENTS. AS A MATTER OF FACT THE BILL FOCUSED ON THE INTRODUCTION OF VERY LOW-INTEREST STUDENT LOANS TO BE SETTLED ONLY WHEN THE STUDENT WOULD HAVE FOUND A REMUNERATED OCCUPATION (A SYSTEM ALREADY PROVIDED FOR BY THE AUSTRALIAN LEGISLATION). NEW ZEALAND CONTRARILY TO MANY OTHER COUNTRIES, NEW ZEALAND HAS ADOPTED A VERY WIDE VISION OF THE TERTIARY EDUCATION. IT INCLUDES IN FACT THE FULL EDUCATIONAL PROGRAMME THAT IS INTERNATIONALLY RECOGNIZED AS THE POST-SECONDARY EDUCATION. SHOULD WE SPOTLIGHT A PECULIARITY OF THE NEW ZEALAND TERTIARY EDUCATION POLICY THEN IT WOULD BE ‘CHANGE’. LOOKING AT THE REFORM HISTORY RELATED TO THE TERTIARY EDUCATION SYSTEM, WE CAN CLEARLY IDENTIFY FOUR ‘SUB-PERIODS’ FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY: 1. BEFORE THE 80S’: AN ELITARIAN SYSTEM CHARACTERIZED BY LOW PARTICIPATION RATES. 2. BETWEEN MID AND LATE 80S’: A TREND TOWARDS THE ENLARGEMENT OF PARTICIPATION ASSOCIATED TO A GREATER COMPETITION. 3. 1990-1999: A FUTHER STEP TOWARDS A COMPETITIVE MODEL BASED ON THE MARKET-ORIENTED SYSTEM. 4. FROM 2000 TO TODAY: A CONTINUOUS EVOLUTION TOWARDS A MORE COMPETITIVE MODEL BASED ON THE MARKET-ORIENTED SYSTEM TOGETHER WITH A GROWING ATTENTION TO STATE CONTROL FOR SOCIAL AND ECONOMIC DEVELOPMENT OF THE NATION. AT PRESENT THE GOVERNMENT OF NEW ZEALAND OPERATES TO STRENGHTHEN THIS PROCESS, PRIMARILY IN RELATION TO THE ROLE OF TERTIARY EDUCATION AS A STEADY FACTOR OF NATIONAL WALFARE, WHERE PROFESSIONAL DEVELOPMENT CONTRIBUTES ACTIVELY TO THE GROWTH OF THE NATIONAL ECONOMIC SYSTEM5. THE CASES OF ENGLAND AND NEW ZEALAND ARE THE FOCUS OF AN IN-DEPTH INVESTIGATION THAT STARTS FROM AN ANALYSIS OF THE POLICIES OF EACH NATION AND DEVELOP INTO A COMPARATIVE STUDY. AT THIS POINT I ATTEMPT TO DRAW SOME PRELIMINARY IMPRESSIONS ON THE FACTS ESSENTIALLY DECRIBED ABOVE. THE UNIVERSITY POLICIES IN ENGLAND AND NEW ZEALAND HAVE BOTH UNDERGONE A SIGNIFICANT REFORMATORY PROCESS SINCE THE EARLY EIGHTIES; IN BOTH CONTEXTS THE IMPORTANCE OF IDEAS THAT CONSTITUTED THE BASE OF POLITICS UNTIL 1980 WAS QUITE RELEVANT. GENERALLY SPEAKING, IN BOTH CASES THE PRE-REFORM POLICIES WERE INSPIRED BY EGALITARIANISM AND EXPANSION OF THE STUDENT POPULATION WHILE THOSE BROUGHT IN BY THE REFORM WOULD PURSUE EFFICIENCY, QUALITY AND COMPETITIVENESS. UNDOUBTEDLY, IN LINE WITH THIS GENERAL TENDENCY THAT REFLECTS THE HYPOTHESIS PROPOSED, THE TWO UNIVERSITY SYSTEMS PRESENT SEVERAL DIFFERENCES. THE UNIVERSITY SYSTEM IN NEW ZEALAND PROCEEDED STEADILY TOWARDS THE IMPLEMENTATION OF A MANAGERIAL CONCEPTION OF TERTIARY EDUCATION, ESPECIALLY FROM 1996 ONWARDS, IN ACCORDANCE WITH THE REFORMATORY PROCESS OF THE WHOLE PUBLIC SECTOR. IN THE UNITED KINGDOM, AS IN THE REST OF EUROPE, THE NEW APPROACH TO UNIVERSITY POLICY-MAKING HAD TO CONFRONT A DEEP-ROOTED TRADITION OF PROGRESSIVE EDUCATION AND THE IDEA OF EDUCATION EXPANSION THAT IN FACT DOMINATED UNTIL THE EIGHTIES. FROM THIS VIEW POINT THE GOVERNING ACTION OF MARGARET THATCHER GAVE RISE TO A RADICAL CHANGE THAT REVOLUTIONIZED THE OBJECTIVES AND KEY VALUES OF THE WHOLE EDUCATIONAL SYSTEM, IN PARTICULAR IN THE HIGHER EDUCATION SECTOR. IDEAS AS EFFICIENCY, EXCELLENCE AND CONTROL OF THE PERFORMANCE BECAME DECISIVE. THE LABOUR CABINETS OF BLAIR DEVELOPED IN THE WAKE OF CONSERVATIVE REFORMS. THIS APPEARS TO BE A FOCAL POINT OF THIS STUDY THAT OBSERVES HOW ALSO IN NEW ZEALAND THE REFORMING PROCESS OCCURRED TRANSVERSELY DURING PROGRESSIVE AND CONSERVATIVE ADMINISTRATIONS. THE PRELIMINARY IMPRESSION IS THEREFORE THAT IDEAS DEEPLY MARK THE REFORMATIVE PROCESSES: THE AIM OF MY RESEARCH IS TO VERIFY TO WHICH EXTENT THIS STATEMENT IS TRUE. IN ORDER TO BUILD A COMPREHENSIVE ANALYLIS, FURTHER SIGNIFICANT FACTORS WILL HAVE TO BE INVESTIGATED: THE WAY IDEAS ARE PERCEIVED AND IMPLEMENTED BY THE DIFFERENT POLITICAL ELITES; HOW THE VARIOUS SOCIOECONOMIC CONTEXTS INFLUENCE THE REFORMATIVE PROCESS; HOW THE INSTITUTIONAL STRUCTURES CONDITION THE POLICY-MAKING PROCESSES; WHETHER INDIVIDUAL INTERESTS PLAY A ROLE AND, IF YES, TO WHICH EXTENT.
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Starting from the contexts on which the researches about migrant minors and adolescents have been concentrated so far, school, free time, friends, family, society integration, this work puts attention on gender dimension, supporting the ideas that socialization is a life-long process, that gender and gender roles are a cultural construction and the subject has multiple identities. The research aim to understand if being male or female, related with ethnic and cultural origin, influences the identity construction, the gender belonging and roles, the behaviours, in a different way, in interaction with the different everyday contexts. The research points out how being male or female affects: - daily choices, expectations and behaviours inside peer group, family and school; - future expectations as adult inside family, work and society; - idea about the adolescence and the self-decription as adolescent, female, male and immigrant. The analysis highlights that the gender belonging, as the ethnic and cultural belonging, doesn’t drive behaviours, attitudes, expectations totally to tradition or totally to “western way”, in the different everyday contexts. There is rather a combination of these ways, choosing the one or the other way in the different contexts according to be in a position in which there are more or less contacts with the society they live in. Differently, the self perception as adolescent and as individual is relatively independent from gender and ethniccultural belonging, over which prevail the idea of “ peer normality”. Above all, it is important to put in evidence that they are experiencing a very high level of complexity and change as adolescent and migrant or migrant’ son. Personal, cultural and social transitions can explain a large part of variability and our difficulty to construct high defined classifications.
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This Thesis focuses on the X-ray study of the inner regions of Active Galactic Nuclei, in particular on the formation of high velocity winds by the accretion disk itself. Constraining AGN winds physical parameters is of paramount importance both for understanding the physics of the accretion/ejection flow onto supermassive black holes, and for quantifying the amount of feedback between the SMBH and its environment across the cosmic time. The sources selected for the present study are BAL, mini-BAL, and NAL QSOs, known to host high-velocity winds associated to the AGN nuclear regions. Observationally, a three-fold strategy has been adopted: - substantial samples of distant sources have been analyzed through spectral, photometric, and statistical techniques, to gain insights into their mean properties as a population; - a moderately sized sample of bright sources has been studied through detailed X-ray spectral analysis, to give a first flavor of the general spectral properties of these sources, also from a temporally resolved point of view; - the best nearby candidate has been thoroughly studied using the most sophisticated spectral analysis techniques applied to a large dataset with a high S/N ratio, to understand the details of the physics of its accretion/ejection flow. There are three main channels through which this Thesis has been developed: - [Archival Studies]: the XMM-Newton public archival data has been extensively used to analyze both a large sample of distant BAL QSOs, and several individual bright sources, either BAL, mini-BAL, or NAL QSOs. - [New Observational Campaign]: I proposed and was awarded with new X-ray pointings of the mini-BAL QSOs PG 1126-041 and PG 1351+640 during the XMM-Newton AO-7 and AO-8. These produced the biggest X-ray observational campaign ever made on a mini-BAL QSO (PG 1126-041), including the longest exposure so far. Thanks to the exceptional dataset, a whealth of informations have been obtained on both the intrinsic continuum and on the complex reprocessing media that happen to be in the inner regions of this AGN. Furthermore, the temporally resolved X-ray spectral analysis field has been finally opened for mini-BAL QSOs. - [Theoretical Studies]: some issues about the connection between theories and observations of AGN accretion disk winds have been investigated, through theoretical arguments and synthetic absorption line profiles studies.
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Scopo della presente trattazione è quello di andare ad osservare in che modo il legislatore della riforma abbia cercato di offrire una disciplina ad un fenomeno sempre più in espansione nell’economia italiana: i gruppi di impresa. In particolare, l’elaborato è composto da 3 nuclei. Il primo analizza la disciplina, introdotta nel 2003, relativa all’attività di direzione e coordinamento (art. 2497 c.c. e ss) rintracciandone le regole generali e il rapporto con le norme del codice civile. Una seconda parte approfondisce gli elementi costitutivi dell'attivita' di direzione e coordinamento, i presupposti affinche' si possa configurare una responsabilita' da parte della societa' capogruppo e i soggetti conivolti all'interno di un gruppo. La terza parte e' invece dedicata allo studio delle problematiche legate all’azione risarcitoria introdotta con la disposizione di cui all’art. 2497 c.c., soprattutto confrontando la posizione dei soci di minoranza con quella dei creditori sociali. In particolare, vengono descritte le modalità con le quali i soci e i creditori sociali possono esercitare l’azione a tutela dei propri interessi e dunque tentare di trovare pieno ristoro ai danni sofferti; danni che in qualche modo risultano legati alle scelte operate dal gruppo di comando e, più tecnicamente, dalla società che esercita l’attività di direzione e coordinamento, la c.d. capogruppo.
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Il primo studio ha verificato l'affidabilità del software Polimedicus e gli effetti indotti d'allenamento arobico all’intensità del FatMax. 16 soggetti sovrappeso, di circa 40-55anni, sono stati arruolati e sottoposti a un test incrementale fino a raggiungere un RER di 0,95, e da quel momento il carico è stato aumentato di 1 km/ h ogni minuto fino a esaurimento. Successivamente, è stato verificato se i valori estrapolati dal programma erano quelli che si possono verificare durante a un test a carico costante di 1ora. I soggetti dopo 8 settimane di allenamento hanno fatto un altro test incrementale. Il dati hanno mostrato che Polimedicus non è molto affidabile, soprattutto l'HR. Nel secondo studio è stato sviluppato un nuovo programma, Inca, ed i risultati sono stati confrontati con i dati ottenuti dal primo studio con Polimedicus. I risultati finali hanno mostrato che Inca è più affidabile. Nel terzo studio, abbiamo voluto verificare l'esattezza del calcolo del FatMax con Inca e il test FATmaxwork. 25 soggetti in sovrappeso, tra 40-55 anni, sono stati arruolati e sottoposti al FATmaxwork test. Successivamente, è stato verificato se i valori estrapolati da INCA erano quelli che possono verificarsi durante un carico di prova costante di un'ora. L'analisi ha mostrato una precisione del calcolo della FatMax durante il carico di lavoro. Conclusione: E’ emersa una certa difficoltà nel determinare questo parametro, sia per la variabilità inter-individuale che intra-individuale. In futuro bisognerà migliorare INCA per ottenere protocolli di allenamento ancora più validi.
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La ricerca è dedicata a verificare se e come, a livello dell’Unione europea, la lotta alla criminalità (ed in particolare quella organizzata) venga condotta nel rispetto di diritti e libertà fondamentali, e se la cooperazione tra Stati membri su questo fronte possa giungere a promuovere standard omogenei ed elevati di tutela degli stessi. Gli ambiti di cooperazione interessati sono principalmente quello giudiziario in materia penale e quello di polizia, e la ritrosia degli Stati a cedere all’Unione competenze in materia si è accompagnata ad un ritardo ancora maggiore dell’emersione, nell’ambito degli stessi, della dimensione dei diritti. Ciò ha reso molto difficile lo sviluppo completo ed equilibrato di uno “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” (art. 67 TFUE). L’assetto istituzionale introdotto dal Trattato di Lisbona e l’attribuzione di valore giuridico vincolante alla Carta hanno però posto le basi per il superamento della condizione precedente, anche grazie al fatto che, negli ambiti richiamati, la salvaguardia dei diritti è divenuta competenza ed obiettivo esplicito dell’Unione. Centrale è per la ricerca la cooperazione giudiziaria in materia penale, che ha visto la ricca produzione normativa di stampo repressivo recentemente bilanciata da interventi del legislatore europeo a finalità garantista e promozionale. L’analisi degli strumenti nella prospettiva indicata all’inizio dell’esposizione è quindi oggetto della prima parte dell’elaborato. La seconda parte affronta invece la cooperazione di polizia e quello degli interventi volti alla confisca dei beni e ad impedire il riciclaggio, misure – queste ultime - di particolare rilievo soprattutto per il contrasto al crimine organizzato. Sottesi all’azione dell’Unione in queste materie sono, in modo preponderante, due diritti: quello alla salvaguardia dei dati personali e quello al rispetto della proprietà privata. Questi, anche in ragione delle peculiarità che li caratterizzano e della loro natura di diritti non assoluti, sono analizzati con particolare attenzione.
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Lo studio si tratta di mettere in evidenza il cambiamento che ha subito il termine Oriente nel secolo XX in alcuni testi della letteratura italiana contemporanea. L’opera di Edward Said, L’Orientalismo è un testo di riferimento per i nostri studi. Nel quale abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti salienti: il concetto di orientalismo; l’interesse nei confronti dell’Oriente sul piano politico, scientifico, letterario; l’impossibilità di separare lo studioso dalle circostanze biografiche e sociali. Siamo riusciti, quindi, a stabilire che il cambiamento dell’immagine orientale dipende da tre fattori: lo scrittore (emittente), il soggetto (la fonte) ed il lettore (destinatario), dai quali si origina l’oggetto (il testo). Basandoci su questi tre elementi abbiamo cercato di inquadrare l’interesse letterario per l’Oriente vista da una triplice prospettiva: imperialismo, fascino ed erotismo. Per studiare le prime due prospettive, abbiamo scelto due opere. La prima presenta l’immagine dell’imperialismo, si tratta di Sanya, La moglie egiziana e il Romanzo dell’Oriente Moderno (1927) di Bruno Corra. La seconda prospettiva dove troviamo l’immagine dell’Oriente fascinoso è nello scritto di Annie Vivanti, La terra di Cleopatra (1925). Il punto centrale della tesi si tratta di studiare Annie Messina (1910-1996), è una scrittrice che ha uno stile peculiare ed un approccio tutto suo al tema dell’Oriente. I testi studiati sono : "Il mirto e la rosa" (1982), "Il banchetto dell'emiro" (1997) e "La principessa e il wâlî" (1996), tutti pubblicati dalla casa editrice Sellerio.L’unico pubblicato da Mondadori è "La palma di Rusafa" (1989). L’ultima parte del lavoro abbiamo esposto un profilo storico e socio-religioso della letteratura erotica araba. In cui abbiamo rintracciato le origini dell’immagine erotico dell’Oriente e il tema dell’omosessualità, mettendo a confronto il testo omosessuale di Messina con la letteratura italiana contemporanea.