2 resultados para ovule ontogeny
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The development of bipedal locomotion was gradual during evolution, and with the increase in discoveries of fossils and, in particular, in discoveries of pedal bones, the attention to this problematic has grown in the last decades. Moreover, the discoveries of juveniles fossil foot bones has led the attention to the evolution and the development of bipedal locomotion. The study of the development of human gait in children may help in shedding light to the development of human locomotion. The human talus plays a pivotal role, linking the leg to the foot and receiving and distributing the weight, while permitting a wide range of foot movements. It is also present at birth, and this makes a perfect bone to study to disentangle how the bone structure acts to cope with the changes in locomotion and body weight. Here, I analyze the external and internal morphology of the human talus from the perinatal period to adolescence, to investigate how the different phases of the acquisition of bipedal gait affect talar morphology, and how the bone copes with the weight gain during growth. Results show that the talar internal and external morphologies change in line with the different activities and loading of the foot. Initially, at around birth, the talus has a very globular and immature external shape, with a very dense trabecular architecture, composed of thin, numerous, and densely packed trabeculae, with a rather isotropic structure. External and internal morphologies change in relation to the different loading patterns which follow during growth, showing a more specialized structure, both in the external and internal morphology, linked to the maturation of bipedal locomotion, until the adult-like pattern is reached, during adolescence.
Resumo:
In questa tesi sono illustrate alcune sperimentazioni finalizzate alla standardizzazione del ciclo produttivo della sogliola comune (Solea solea) in cattività. E’ stato creato un parco di riproduttori selvatici ed è stata standardizzata la riproduzione ad un livello compatibile con la realtà produttiva del settore. Indagini genetiche di assegnazione parentale hanno evidenziato come alcuni esemplari siano stati predominanti negli accoppiamenti e nel conseguente contributo alla generazione della prole. Ciò ha determinato una diminuzione della variabilità genetica dei discendenti. La composizione quali-quantitativa degli acidi grassi delle uova è stata correlata con la sopravvivenza larvale nel corso di un’intera stagione riproduttiva. Tale composizione non ha subito importanti variazioni su scala temporale e sembra essere stata influenzata dall’alimentazione somministrata ai riproduttori nel periodo precedente alla riproduzione. Le analisi di interazione tra momento riproduttivo e qualità delle uova hanno confermato che è stato possibile ottenere uova di buona qualità in termini di sopravvivenza larvale nel corso di tutta la stagione riproduttiva. Larve di sogliola sono state svezzate precocemente 13 giorni dopo la schiusa riducendo l’impiego di cibo vivo a favore di micro diete commerciali. Tale svezzamento ha ridotto le performance di accrescimento, ma non la sopravvivenza e lo sviluppo della metamorfosi quando comparati ad un trattamento standard. La riduzione del cibo vivo ha ottimizzato i costi di produzione e migliorato l’igiene in vasca. L’ontogenesi di precursori di enzimi digestivi è stata determinata tramite PCR quantitativa. I risultati di espressione di tripsinogeno, chimotripsinogeno e amilasi hanno mostrato come tali enzimi rivestano un ruolo chiave nei processi digestivi delle prime fasi larvali. Esemplari giovanili hanno ottenuto un significativo maggiore indice di accrescimento e migliore indice di conversione quando alimentati con diete sperimentali contenenti un elevato tenore proteico. Un aumento dell’incidenza di vacuoli lipidici a livello epatico è stato osservato all’aumentare del tenore proteico della dieta.