2 resultados para optimum tilt angle in Brisbane

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Questo progetto di ricerca, è stato sviluppato per studiare le caratteristiche anatomofunzionali che definiscono l’articolazione del gomito, ed in modo articolare la presenza dell’angolazione valga che origina dalla diversa orientazione degli assi meccanici dell’avambraccio e del braccio e, denominata in letteratura come carrying angle. L’obiettivo principale di questo lavoro - meglio espresso nei diversi capitoli - è stato, quello di identificare un nuovo approccio di misura per la stima di questo angolo, utilizzabile sia per gli studi di biomeccanica articolare, che per gli studi di analisi del movimento per l’arto superiore. Il primo obiettivo è stato quello di scegliere un algoritmo di calcolo che rispettasse le caratteristiche dell’articolazione, ed in modo particolare abile a minimizzare gli errori introdotti sia nella fase di acquisizione dei punti di repere anatomici, che in quella legata alla predizione del movimento di flesso-estensione, con un modello matematico. Per questo motivo abbiamo dovuto realizzare una serie di misure in un primo tempo su due cadaveri di arto superiore, poi, seguendo le regole classiche per la validazione dell’approccio metodologico adottato, si sono realizzate misure in-vivo, prima in massima estensione e poi durante il movimento. Inizialmente abbiamo pensato di comparare le misure lineari relative alle ampiezze del braccio (ampiezza tra l’epicondilo laterale e mediale) e dell’avambraccio (ampiezza tra lo stiloide ulnare e radiale) con quelle ottenute mediante un antropometro; successivamente dopo aver verificato la ripetibilità tra i diversi operatori nell’ acquisizione dei punti di repere anatomici con il digitalizzatore Faro Arm, abbiamo comparato le misure ottenute relative al carrying angle con quelle di un goniometro standard, classicamente utilizzato nella pratica clinica per la definizione dei range di movimento dell’arto superiore. Infine, considerando la bontà delle misure ottenute, abbiamo riproposto tale metodologia con stumenti stereofotogrammetrici per l’analisi del movimento (VICON System), ottenendo la stessa stabilit`a nell’andamento del carrying angle in funzione della flessione, sia come riportato dagli studi in letteratura, sia come riscontrato nel nostro studio in-vitro. In conclusione, questo lavoro di ricerca ha evidenziato (sia per i risultati ottenuti, che per la elevata numerosità dei soggetti testati), come gli esseri umani presentino una grande variabilità individuale nel valore di questo angolo, e di come questo possa aiutare per la corretta definizione di un modello 3-D dell’arto superiore. Pertanto, gli studi futuri sulla biomeccanica dell’arto superiore dovrebbero includere sempre la valutazione di questa misura.

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This work investigates the slamming phenomenon experienced during the water entry of deformable bodies. Wedges are chosen as reference geometry due to their similarity to a generic hull section. Hull slamming is a phenomenon occurring when a ship re-enters the water after having been partially or completely lifted out the water. While the analysis of rigid structures entering the water has been extensively studied in the past and there are analytical solutions capable of correctly predicting the hydrodynamic pressure distribution and the overall impact dynamics, the effect of the structural deformation on the structural force is still a challenging problem to be solved. In fact, in case of water impact of deformable bodies, the dynamic deflection could interact with the fluid flow, changing the hydrodynamic load. This work investigates the hull-slamming problem by experiments and numerical simulations of the water entry of elastic wedges impacting on an initially calm surface. The effect of asymmetry due to horizontal velocity component or initial tilt angle on the impact dynamics is also studied. The objective of this work is to determine an accurate model to predict the overall dynamics of the wedge and its deformations. More than 1200 experiments were conducted by varying wedge structural stiffness, deadrise angle, impact velocity and mass. On interest are the overall impact dynamics and the local structural deformation of the panels composing the wedge. Alongside with the experimental analysis, numerical simulations based on a coupled Smoothed Particle Hydrodynamics (SPH) and FEM method are developed. The experimental results provide evidence of the mutual interaction between hydrodynamic load and structural deformation. It is found a simple criterion for the onset of fluid structure interaction (FSI), giving reliable information on the cases where FSI should been taken into account.