2 resultados para norovirus

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Shellfish are filter-feeding organisms that can accumulate many bacteria and viruses. Considering that depuration procedures are not effective in removal of certain microorganisms, shellfish-borne diseases are frequent in many parts of the world, and their control must rely primarily on investigation of prevalence of human pathogens in shellfish and water environment. However, the diffusion of enteric viruses and Vibrio bacteria is not known in many geographical areas, for example in Sardinia, Italy. A survey aimed at investigating the prevalence of Norovirus (NoV), hepatitis A virus (HAV), V. parahaemolyticus, V. cholerae and V. vulnificus was carried out, analyzing both local and imported purified, non-purified and retail shellfish from North Italy and Sardinia. Shellfish from both areas were found contaminated by NoVs, HAV and Vibrio, including retail and purified animals. Molecular analysis evidenced different NoV genogroups and genotypes, including bovine NoVs, as well as pathogenic Vibrio strains, underlining the risk for shellfish consumers. However, also other approaches are needed to control the diffusion of shellfish-borne diseases. It was originally thought that enteric viruses are passively accumulated by shellfish. Recently, it was proven that NoVs bind to specific carbohydrate ligands in oysters, and various NoV strains are characterized by a different bioaccumulation pattern. To deepen the knowledge on this argument, a study was carried out, analyzing bioaccumulation of up to 8 different NoV strains in four different species of shellfish. Different bioaccumulation patterns were observed for each shellfish species and NoV strain used, potentially important in setting up effective shellfish purification protocols. Finally, a novel study of evaluation of viral contamination in shellfish from the French Atlantic coast was carried out following the passage of Xynthia tempest over Western Europe which caused massive destruction. Different enteric viruses were found over a one month period, evidencing the potential of these events of contaminating shellfish.

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Il virus dell’Epatite E (HEV) e i calicivirus (norovirus e sapovirus) causano rispettivamente epatite acuta e gastroenterite. Questi virus sono considerati agenti eziologici emergenti rappresentando un problema di sanità pubblica e di sicurezza alimentare. Per HEV, è ormai confermata la trasmissione zoonotica, e il suino è considerato il principale serbatoio asintomatico. Norovirus e sapovirus infettano sia i bambini che gli adulti. Sebbene questi virus siano stati identificati anche negli animali, la possibile trasmissione zoonotica non è stata dimostrata in modo conclusivo. Il lavoro sperimentale condotto durante il Dottorato di Ricerca è stato focalizzato sullo studio degli aspetti biologici ed epidemiologici dell’infezioni causate da HEV e da calicivirus. Per la prima volta in Italia, i risultati ottenuti hanno dimostrato la presenza del virus HEV nei fegati di suini in fase di macellazione ed hanno confermato, attraverso la ricerca di anticorpi, un’elevata esposizione degli animali al virus. Inoltre, mediante la produzione di antigeni e reattivi immunologici, sono stati messi a punto test diagnostici per la ricerca di anticorpi contro HEV nel suino e nei cinghiali. Il lavoro svolto per la ricerca di calicivirus nel suino e nel bovino ha dimostrato la circolazione dei sapovirus in popolazioni di suini asintomatici e la presenza di norovirus nei vitelli affetti da diarrea acuta.Sono stati inoltre sviluppati reattivi immunologici, utilizzando proteine del capside di norovirus umano e bovino espresse con il sistema ricombinante baculovirus. Questi hanno permesso di evidenziare la presenza di anticorpi contro norovirus umano e bovino, in sieri di veterinari professionalmente esposti. Inoltre, sono stati utilizzati per sviluppare metodi per la concentrazione dei virus da matrici a bassa concentrazione.Infine, le VLP sono state utilizzate per valutare l’attivazione del sistema immunitario umano ex vivo. I risultati hanno dimostrato che le VLP di NoV stimolano il sistema immunitario attivando risposte di tipo Th1 e Th2 .