4 resultados para mechanization
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Interactive theorem provers are tools designed for the certification of formal proofs developed by means of man-machine collaboration. Formal proofs obtained in this way cover a large variety of logical theories, ranging from the branches of mainstream mathematics, to the field of software verification. The border between these two worlds is marked by results in theoretical computer science and proofs related to the metatheory of programming languages. This last field, which is an obvious application of interactive theorem proving, poses nonetheless a serious challenge to the users of such tools, due both to the particularly structured way in which these proofs are constructed, and to difficulties related to the management of notions typical of programming languages like variable binding. This thesis is composed of two parts, discussing our experience in the development of the Matita interactive theorem prover and its use in the mechanization of the metatheory of programming languages. More specifically, part I covers: - the results of our effort in providing a better framework for the development of tactics for Matita, in order to make their implementation and debugging easier, also resulting in a much clearer code; - a discussion of the implementation of two tactics, providing infrastructure for the unification of constructor forms and the inversion of inductive predicates; we point out interactions between induction and inversion and provide an advancement over the state of the art. In the second part of the thesis, we focus on aspects related to the formalization of programming languages. We describe two works of ours: - a discussion of basic issues we encountered in our formalizations of part 1A of the Poplmark challenge, where we apply the extended inversion principles we implemented for Matita; - a formalization of an algebraic logical framework, posing more complex challenges, including multiple binding and a form of hereditary substitution; this work adopts, for the encoding of binding, an extension of Masahiko Sato's canonical locally named representation we designed during our visit to the Laboratory for Foundations of Computer Science at the University of Edinburgh, under the supervision of Randy Pollack.
Resumo:
La Tesi analizza le relazioni tra i processi di sviluppo agricolo e l’uso delle risorse naturali, in particolare di quelle energetiche, a livello internazionale (paesi in via di sviluppo e sviluppati), nazionale (Italia), regionale (Emilia Romagna) e aziendale, con lo scopo di valutare l’eco-efficienza dei processi di sviluppo agricolo, la sua evoluzione nel tempo e le principali dinamiche in relazione anche ai problemi di dipendenza dalle risorse fossili, della sicurezza alimentare, della sostituzione tra superfici agricole dedicate all’alimentazione umana ed animale. Per i due casi studio a livello macroeconomico è stata adottata la metodologia denominata “SUMMA” SUstainability Multi-method, multi-scale Assessment (Ulgiati et al., 2006), che integra una serie di categorie d’impatto dell’analisi del ciclo di vita, LCA, valutazioni costi-benefici e la prospettiva di analisi globale della contabilità emergetica. L’analisi su larga scala è stata ulteriormente arricchita da un caso studio sulla scala locale, di una fattoria produttrice di latte e di energia elettrica rinnovabile (fotovoltaico e biogas). Lo studio condotto mediante LCA e valutazione contingente ha valutato gli effetti ambientali, economici e sociali di scenari di riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. I casi studio a livello macroeconomico dimostrano che, nonostante le politiche di supporto all’aumento di efficienza e a forme di produzione “verdi”, l’agricoltura a livello globale continua ad evolvere con un aumento della sua dipendenza dalle fonti energetiche fossili. I primi effetti delle politiche agricole comunitarie verso una maggiore sostenibilità sembrano tuttavia intravedersi per i Paesi Europei. Nel complesso la energy footprint si mantiene alta poiché la meccanizzazione continua dei processi agricoli deve necessariamente attingere da fonti energetiche sostitutive al lavoro umano. Le terre agricole diminuiscono nei paesi europei analizzati e in Italia aumentando i rischi d’insicurezza alimentare giacché la popolazione nazionale sta invece aumentando.
Resumo:
La ricerca svolta ha voluto approfondire le possibilità offerte dai sistemi di allevamento dei vigneti a Doppia Cortina (GDC) e a Cordone Libero nei riguardi della meccanizzazione. La ricerca ha considerato gli interventi di potatura invernale, di gestione della chioma (spollonatura, cimatura, defogliazione e pettinatura della doppia cortina) e di vendemmia. Un’operazione particolarmente seguita è stata la potatura invernale realizzando differenti livelli di meccanizzazione. Tutti gli interventi sono stati eseguiti sia manualmente che meccanicamente, confrontando i tempi d’impiego, la qualità del lavoro svolto e gli impegni di manodopera. I risultati sono stati sintetizzati in una valutazione economica, ipotizzando differenti livelli di costo della manodopera impiegata, per ottenere giudizi di convenienza per i singoli interventi e per costruire una valutazione completa e più organica della linea di lavoro proposta. Nelle due forme d’allevamento la meccanizzazione della potatura invernale e della gestione della chioma hanno rispettato pienamente gli obbiettivi tecnici prefissati, dimostrando di essere un valido mezzo per ridurre tempi e costi di gestione. Per questi interventi l’acquisto delle macchine risulta conveniente anche per vigneti di piccola dimensione. Ancor più evidenti in queste due forme d’allevamento sono i vantaggi economici offerti dalla vendemmia meccanica, realizzata con pochi maltrattamenti e perdite di prodotto. La tendenza a meccanizzare integralmente gli interventi di gestione del ciclo colturale della vite, può essere nei prossimi anni un motivo di interesse e di scelta nella realizzazione di nuovi impianti con queste due forme di allevamento, che hanno dimostrato di essere un’espressione completa di sinergia tra macchina e pianta.
Resumo:
In Bosnia Herzegovina the development of clear policy objectives and endorsement of a long-term, coherent and mutual agricultural and rural development policy have also been affected by structural problems: a lack of reliable information on population and other relevant issues, the absence of an adequate land registry system and cadastre. Moreover in BiH the agricultural and rural sectors are characterized by many factors that have typically affected transition countries such as land fragmentation, lack of agricultural mechanization and outdated production technologies, and rural aging, high unemployment and out-migration. In such a framework the condition and role of women in rural areas suffered for the lack of gender disaggregated data and a consequent poor information that lead to the exclusion of gender related questions in the agenda of public institutions and to the absence of targeted policy interventions. The aim of the research is to investigate the role and condition of women in the rural development process of Republic of Srpska and to analyze the capacity of extension services to stimulate their empowerment. Specific research questions include the status of women in the rural areas of Republic of Srpska, the role of government in fostering the empowerment of rural women, and the role of the extension service in supporting rural women. The methodology - inspired by the case study method developed by R. Yin - is designed along the three specific research questions that are used as building blocks. Each of the three research questions is investigated with a combination of methodological tools - including surveys, experts interviews and focus groups - aimed to overcome the lack of data and knowledge that characterize the research objectives.