3 resultados para investigative practical work

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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The present study investigates the principles that effect the relationship between voice and movement in performance. The topic stresses a contemporary tendency, which emerges from the work of numerous artits and looks into a research field that has not yet been well explored. The research arises from what I observed and experienced during my performance practical work and what I deepened after theorical studies: expression through movement and voice reflects constant principles. The first two chapters of the former study analyze the compared lines of the inquiry, from a theoretical point of view (interior and exterior voice-movement spatial patterns, and temporal patterns) and a practical point of view referring to body, action and relation. The third one is a survey on 'vocal gesture' as devised by Francesca della Monica, a topic that finds here the first academic investigation, built after nine years sudies with the artist on the oral sources of her teaching. The research is based on practical and theorical sources (especially philosophical studies of Giovanni Piana, Carlo Serra, Merleau-Ponty; performing studies of Grotowski, Laban, Dalcroze, Tomatis; ancient greek philosophy and literature; bodywork tecqniques as Kineseology, Body-mind centering, Alexander, Feldenkrais). The purpose of the study is to theorize, sistematyze and expose clear lines of compared investigation awakening the performer's interest on a central issue of his work and drawing the researcher's attention to make further focusing on the matter. Abstract (Italian) La ricerca va incontro a una tendenza che la contemporaneità pone in risalto con l'opera di numerosi artisti, investigando un campo ancora poco visitato a livello critico. Essa teorizza, sistematizza ed espone le costanti riscontrate nella relazione tra voce e movimento. L'indagine deriva dal presupposto, a me suggerito dalla pratica e dallo scambio con maestri e performer, e qui approfondito e restituito a livello teorico, che nella danza e nel canto, nell'espressione attraverso il movimento o attraverso la voce, si riflettono gli stessi principi. La tesi è articolata in tre capitoli: i primi due sviluppano le linee di indagine comparata, prima da un punto di vista filosofico e poi da un punto di vista pratico, il terzo porta alla luce il concetto di gesto-vocale come inteso da Francesca della Monica, di cui questo studio rappresenta il primo contributo scientifico, aprendo una ricerca nuova agli studi di settore. Il primo capitolo, 'Risonanze', sviluppa le premesse filosofiche della questione, introduce il corpo come veicolo di voce e movimento, affronta il tema del movimento della voce nello spazio interno del corpo e nello spazio di relazione. Legge poi il movimento in termini temporali, secondo i concetti di istante, ritmo, forma e flusso. Il secondo capitolo, 'Costanti', espone le costanti concrete della relazione voce-movimento in riferimento allo spazio interno del corpo, all'azione, allo spazio esterno di relazione. Il terzo capitolo, 'Confini', analizza il gesto vocale, come inteso da Francesca della Monica, concetto sintesi dell'intera ricerca poiché integra, nella sua essenza, il movimento fisico e vocale, restituendo e approfondendo lo spettro di riflessioni emerse nei primi due capitoli. Il gesto vocale, nella sua accezione espressiva, così come il lavoro di Francesca della Monica, è ancora estraneo agli studi di settore e trova in questo studio un primo contributo accademico. Le fonti sono quelle dell'insegnamento orale di Francesca della Monica, che ho seguito per nove anni, fino a desumerne una mia personale sistematizzazione, integrata con altri punti di vista critici. Analizzo i diversi livelli di profondità del gesto vocale scandendo il tema secondo la categoria della relazione: relazioni motorie, relazioni materiche, relazioni spaziali, temporali, compositive e sinestesiche. Le fonti della ricerca sono scaturite da due sorgenti, quella sul campo, e quella della teoria, confluite qui in un unico flusso. Le fonti 'in presa diretta' sono state avvalorate e confrontate con le fonti relative agli studi di settore (in particolare per la filosofia Giovanni Piana, Carlo Serra, Merleau-Ponty, per il teatro, il canto e la danza Grotowski, Laban, Dalcroze, Tomatis) e le bodywork techniques (Kinesiologia, Body-mind centering, metodo Alexander, metodo Feldenkrais). Ampio spazio viene dato alla grecità antica, che propone sull'espressione di voce e movimento un pensiero integrato carico di speculazioni che racchiudono in nuce i principi sviluppati. Lo studio tenta di offrire un livello di lettura idoneo a suscitare l'interesse del performer, e a valere come momento di indagine per lo studioso, che possa da queste basi operare approfondimenti sulle connessioni proposte. L'obiettivo è restituire la conoscenza, intuita in virtù della pratica, elaborata ed arricchita grazie alla teoria, su un nodo fondamentale per gli studi teatrali e recente oggetto di attenzione da parte di critici e artisti.

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The aim of the present thesis was to better understand the physiological role of the phytohormones jasmonates (JAs) and abscisic acid (ABA) during fruit ripening in prospect of a possible field application of JAs and ABA to improve fruit yield and quality. In particular, the effects of exogenous application of these substances at different fruit developmental stages and under different experimental conditions were evaluated. Some aspects of the water relations upon ABA treatment were also analysed. Three fruit species, peach (Prunus persica L. Batsch), golden (Actinidia chinensis) and green kiwifruit (Actinidia deliciosa), and several of their cvs, were used for the trials. Different experimental models were adopted: fruits in planta, detached fruit, detached branches with fruit, girdled branches and micropropagated plants. The work was structured into four sets of experiments as follows: (i) Pre-harvest methyl jasmonate (MJ) application was performed at S3/S4 transition under field conditions in Redhaven peach; ethylene production, ripening index, fruit quality and shelf-life were assessed showing that MJ-treated fruit were firmer and thus less ripe than controls as confirmed by the Index of Absorbance Difference (IAD), but exhibited a shorter shelf-life due to an increase in ethylene production. Moreover, the time course of the expression of ethylene-, auxin- and other ripening-related genes was determined. Ripening-related ACO1 and ACS1 transcript accumulation was inhibited though transiently by MJ, and gene expression of the ethylene receptor ETR2 and of the ethylene-related transcription factor ERF2 was also altered. The time course of the expression of several auxin-related genes was strongly affected by MJ suggesting an increase in auxin biosynthesis, altered auxin conjugation and release as well as perception and transport; the need for a correct ethylene/auxin balance during ripening was confirmed. (ii) Pre- and post-harvest ABA applications were carried out under field conditions in Flaminia and O’Henry peach and Stark Red Gold nectarine fruit; ethylene production, ripening index, fruit quality and shelf-life were assessed. Results show that pre-harvest ABA applications increase fruit size and skin color intensity. Also post-harvest ABA treatments alter ripening-related parameters; in particular, while ethylene production is impaired in ABA-treated fruit soluble solids concentration (SSC) is enhanced. Following field ABA applications stem water potential was modified since ABA-treated peach trees retain more water. (iii) Pre- and post-harvest ABA and PDJ treatments were carried out in both kiwifruit species under field conditions at different fruit developmental stages and in post-harvest. Ripening index, fruit quality, plant transpiration, photosynthesis and stomatal conductance were assessed. Pre-harvest treatments enhance SSC in the two cvs and flesh color development in golden kiwifruit. Post-harvest applications of either ABA or ABA plus PDJ lead to increased SSC. In addition, ABA reduces gas exchanges in A. deliciosa. (iv) Spray, drench and dipping ABA treatments were performed in micropropagated peach plants and in peach and nectarine detached branches; plant water use and transpiration, biomass production and fruit dehydration were determined. In both plants and branches ABA significantly reduces water use and fruit dehydration. No negative effects on biomass production were detected. The present information, mainly arising from plant growth regulator application in a field environment, where plants have to cope with multiple biotic and abiotic stresses, may implement the perspectives for the use of these substances in the control of fruit ripening.

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La ricerca è strutturata in due sezioni: nella prima, dopo una premessa storica sul suicidio ed una lettura dei relativi dati statistici italiani integrata dall’analisi delle principali teorie sociologiche e dei principali aspetti psicopatologici e di psicologia clinica, vengono esaminati i risultati forniti da numerosi studi scientifici sul tema complementare delle morti equivoche, con particolare riferimento alle categorie a rischio rappresentate da anziani, carcerati, piloti di aerei, soggetti dediti a pratiche di asfissia autoerotica o roulette russa, istigatori delle forze di polizia e suicida stradali. Successivamente sono esaminati gli aspetti investigativi e medico-legali in tema di suicidi e morti equivoche con particolare riferimento alla tecnica dell’autopsia psicologica analizzandone le origini ed evoluzioni, il suo ambito di utilizzo ed i relativi aspetti metodologici. Nella seconda sezione del lavoro il tema dei suicidi e delle morti equivoche viene approfondito grazie all’apporto di professionisti di discipline diverse esperti in materia di autopsia psicologica ed indagini giudiziarie. A questi è stata presentata, con l’utilizzo della tecnica qualitativa “Dephi, una iniziale ipotesi di protocollo di autopsia psicologica, con le relative modalità applicative, al fine di procedere ad una sua revisione ed adattamento alle esigenze operative italiane grazie alle specifiche esperienze professionali e multidisciplinari maturate dagli esperti. I dati raccolti hanno permesso di giungere alla formulazione di un protocollo di autopsia psicologica, basato sulla elaborazione di domande generali, specifiche e conclusive, a risposta aperta, che possono esser formulate, secondo le modalità previste, alle persone affettivamente significative per la vittima nei confronti della quale si intende procedere con tale strumento investigativo.