2 resultados para human rights violations
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The research hypothesis of the thesis is that “an open participation in the co-creation of the services and environments, makes life easier for vulnerable groups”; assuming that the participatory and emancipatory approaches are processes of possible actions and changes aimed at facilitating people’s lives. The adoption of these approaches is put forward as the common denominator of social innovative practices that supporting inclusive processes allow a shift from a medical model to a civil and human rights approach to disability. The theoretical basis of this assumption finds support in many principles of Inclusive Education and the main focus of the hypothesis of research is on participation and emancipation as approaches aimed at facing emerging and existing problems related to inclusion. The framework of reference for the research is represented by the perspectives adopted by several international documents concerning policies and interventions to promote and support the leadership and participation of vulnerable groups. In the first part an in-depth analysis of the main academic publications on the central themes of the thesis has been carried out. After investigating the framework of reference, the analysis focuses on the main tools of participatory and emancipatory approaches, which are able to connect with the concepts of active citizenship and social innovation. In the second part two case studies concerning participatory and emancipatory approaches in the areas of concern are presented and analyzed as example of the improvement of inclusion, through the involvement and participation of persons with disability. The research has been developed using a holistic and interdisciplinary approach, aimed at providing a knowledge-base that fosters a shift from a situation of passivity and care towards a new scenario based on the person’s commitment in the elaboration of his/her own project of life.
Resumo:
Secondo il Report IFAD sulla povertà rurale, nel 2008, circa due terzi della popolazione africana viveva nelle aree rurali ed era in qualche modo coinvolta in attività agricole commerciali o di sussistenza (IFAD, 2011). L’agricoltura rappresenta il più importante settore economico per la popolazione africana e le donne risultano cruciali per la produzione agricola: rappresentano infatti il 62,8 per cento della forza lavoro (FAO, 2014). Dopo la crisi alimentare del 2007-2008 si è andato intensificando il fenomeno delle acquisizione di terre su larga scala in paesi del Sud del mondo, in particolare nel continente africano, da parte di multinazionali, governi, aziende nazionali e singoli soggetti privati. Questo processo è stato denominato anche land grabbing dalle principali organizzazioni internazionali e della società civile e ha avuto grande impatto mediatico a livello internazionale. L'intensificarsi del fenomeno ha portato a una progressiva perdita di controllo e accesso ad ampie porzioni di territorio da parte delle comunità locali, che non possono più disporre delle risorse naturali collegate alla terra. La cessione di ampi terreni avviene in molti casi senza trasparenza informativa, con violazione dei diritti umani e senza il consenso delle comunità che vi abitano e che coltivano tali aree, e a cui viene imposto un cambio radicale di vita. La terra è una risorsa centrale per l'identità, il sostentamento e la sicurezza alimentare di una comunità, dunque le conseguenze sono molteplici a livello sociale, culturale, economico e politico. Gli impatti sulle relazioni di genere e in particolare sulle donne delle comunità rurali risultano essere cruciali nel discorso sullo sviluppo. L’obiettivo di questo lavoro è indagare come le relazioni di genere, a seguito delle trasformazioni nella gestione della terra, si modificano amplificando squilibri già esistenti e creando conseguenze sulle logiche di potere delle comunità rurali e sulle vite delle persone che ne fanno parte.