5 resultados para historical perspective

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Government policies play a critical role in influencing market conditions, institutions and overall agricultural productivity. The thesis therefore looks into the history of agriculture development in India. Taking a political economy perspective, the historical account looks at significant institutional and technological innovations carried out in pre- independent and post independent India. It further focuses on the Green Revolution in Asia, as forty years after; the agricultural community still faces the task of addressing recurrent issue of food security amidst emerging challenges, such as climate change. It examines the Green Revolution that took place in India during the late 1960s and 70s in a historical perspective, identifying two factors of institutional change and political leadership. Climate change in agriculture development has become a major concern to farmers, researchers and policy makers alike. However, there is little knowledge on the farmers’ perception to climate change and to the extent they coincide with actual climatic data. Using a qualitative approach,it looks into the perceptions of the farmers in four villages in the states of Maharashtra and Andhra Pradesh. While exploring the adaptation strategies, the chapter looks into the dynamics of who can afford a particular technology and who cannot and what leads to a particular adaptation decision thus determining the adaptive capacity in water management. The final section looks into the devolution of authority for natural resource management to local user groups through the Water Users’ Associations as an important approach to overcome the long-standing challenges of centralized state bureaucracies in India. It addresses the knowledge gap of why some local user groups are able to overcome governance challenges such as elite capture, while others-that work under the design principles developed by Elinor Ostrom. It draws conclusions on how local leadership, can be promoted to facilitate participatory irrigation management.

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L’oggetto di studio dela tesi sono proprio le relazioni esistenti tra la Politica e la Pubblica Amministrazione dalla prospettiva dei dirigenti pubblici. Ancora più concretamente, l’analisi proposta si basa sull’articolazione di tale rapporto nel modello di funzione pubblica adottato in Italia e in Spagna. La tesi è strutturata in tre grandi capitoli. Il primo di essi verte, in generale, sullo studio delle relazioni tra la Politica e la Pubblica Amministrazione in Spagna. Il secondo capitolo, sarà destinato allo studio del rapporto tra politica e pubblica amministrazione in Italia, affrontato secondo una prospettiva storica. Nel terzo ed ultimo capitolo viene affrontato in modo dettagliato il regime giuridico del personale dirigente in vigore, così come appare delineato dopo la riforma realizzata dalla legge n. 15/2009, sviluppata attraverso il d.lgs. n. 150/2009, ovvero la cosiddetta riforma “Brunetta”.

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Il seguente studio propone l'esame di una cronaca veneziana del XVI secolo, inedita, dalle origini al 1538/39, che parte della tradizione manoscritta attribuisce al Patriarca di Venezia Giovanni Tiepolo (1619-1631), parte ad Agostino degli Agostini, (1530-1574), un patrizio veneziano il cui nome è legato essenzialmente ad una cronaca dal 421 al 1570. Indipendentemente da chi sia il primitivo autore, la cronaca, di discreto pregio per la storia interna e il funzionamento delle istituzioni veneziane, presenta elementi di spiccata originalità dal punto di vista compositivo e formale che la pongono in una prospettiva storiografica alternativa al dualismo tra la storiografia ufficiale promossa per pubblico decreto e l'iniziativa privata dei diaria del XV-XVI. La cronaca veneziana, abbandonata per formule più sofisticate e innovative di diffusione dell'informazione pubblica, sopravvive, formalmente immutata nella sua arcaicità, rinnovandosi nella tendenza a creare compendi ricchi di documenti e di elenchi, destinati ad aiutare la nobiltà ad orientarsi nel mondo socio-politico contemporaneo. Si consuma così il divorzio fra l'informazione tecnico-politica utile al patriziato nello svolgimento del suo lavoro e la storiografia pubblica che, di fronte alle varie esigenze e ai diversi generi letterari, sceglie ideologicamente di abbracciare il genere delle laus civitatis e della storiografia laudativa ed encomiastica. In questo contesto si inserisce la Cronaca esemplata dal Patriarca Giovanni Tiepolo, chiaro esempio di un tentativo di razionalizzazione dell'informazione in cui le notizie e gli elementi non ritenuti immediatamente utili come le lunghe liste dei 41 elettori, le promissioni ducali, nonchè singoli episodi ed eventi trattati, trovano una collocazione esterna alla cronaca, in quello che Reines definisce l'ormai nascente archivio politico del XVI secolo.

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A 7 anni dall’avvio dell’ attuazione della Politica di Coesione dell’Unione Europea 2007- 2013, l’Italia ha il tasso di assorbimento dei Fondi Strutturali più basso d’Europa, insieme alla Romania, e rischia di subire un disimpegno delle risorse, che rappresenterebbe un gravissimo fallimento economico e politico. Il contributo di questo lavoro al dibattito sull’uso dei Fondi strutturali in Italia è duplice. Da una parte, per la prima volta, si propone uno studio sistematico delle criticità nella gestione del periodo 2007-2013, che hanno causato l’attuale ritardo nella spesa. Dall’altra, si affronta il problema italiano sia da una prospettiva europea sia nella sua dimensione nazionale, indagando le differenze regionali nella performance di spesa e proponendo un’analisi basata su tre dimensioni principali delle criticità: finanziaria, politica, amministrativa. L’approccio della ricerca consiste nella convergenza di dati quantitativi e qualitativi, raccolti durante un periodo di ricerca a Bruxelles e presso le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi cofinanziati dal FESR. La questione dell’assorbimento finanziario e del ritardo nell’attuazione è stata indagata da tre punti di vista. Una prospettiva “storica”, che ha raccontato il ritardo strutturale nell’utilizzo dei Fondi Strutturali in Italia e che ha chiarito come il problema italiano, prima dell’attuale ciclo 2007-2013, sia stato non di quantità, ma di qualità della spesa. La seconda prospettiva è stata di respiro europeo, ed è servita a indagare le cause del basso livello di assorbimento finanziario dell’Italia suggerendo alcuni elementi utili a comprendere le ragioni di un simile divario con gli altri Paesi. Infine, la prospettiva nazionale e regionale ha svelato l’esistenza di un mix complesso, e micidiale, che ha letteralmente paralizzato la spesa italiana dei Fondi. Un mix di fattori finanziari, politici e amministrativi che non ha avuto eguali negli altri Paesi, e che si è concentrato soprattutto, ma non esclusivamente, nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza.

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In this work I discuss several key aspects of welfare economics and policy analysis and I propose two original contributions to the growing field of behavioral public policymaking. After providing a historical perspective of welfare economics and an overview of policy analysis processes in the introductory chapter, in chapter 2 I discuss a debated issue of policymaking, the choice of the social welfare function. I contribute to this debate by proposing an original methodological contribution based on the analysis of the quantitative relationship among different social welfare functional forms commonly used by policy analysts. In chapter 3 I then discuss a behavioral policy to contrast indirect tax evasion based on the use of lotteries. I show that the predictions of my model based on non-expected utility are consistent with observed, and so far unexplained, empirical evidence of the policy success. Finally, in chapter 4 I investigate by mean of a laboratory experiment the effects of social influence on the individual likelihood to engage in altruistic punishment. I show that bystanders’ decision to engage in punishment is influenced by the punishment behavior of their peers and I suggest ways to enact behavioral policies that exploit this finding.