3 resultados para guild
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Habitat loss and fragmentation have a prominent role in determining the size of plant populations, and can affect plant-pollinator interactions. It is hypothesized that in small plant populations the ability to set seeds can be reduced due to limited pollination services, since individuals in small populations can receive less quantity or quality of visits. In this study, I investigated the effect of population size on plant reproductive success and insect visitation in 8 populations of two common species in the island of Lesvos, Greece (Mediterranean Sea), Echium plantagineum and Ballota acetabulosa, and of a rare perennial shrub endemic to north-central Italy, Ononis masquillierii. All the three species depended on insect pollinators for sexual reproduction. For each species, pollen limitation was present in all or nearly all populations, but the relationship between pollen limitation and population size was only present in Ononis masquillierii. However, in Echium plantagineum, significant relationships between both open-pollinated and handcrossed-pollinated seed sets and population size were found, being small populations comparatively less productive than large ones. Additionally, for this species, livestock grazing intensity was greater for small populations and for sparse patches, and had a negative influence on productivity of the remnant plants. Both Echium plantagineum and Ballota acetabulosa attracted a great number of insects, representing a wide spectrum of pollinators, thereby can be considered as generalist species. For Ballota acetabulosa, the most important pollinators were megachilid female bees, and insect diversity didn’t decrease with decreasing plant population size. By contrast, Ononis masquillierii plants generally received few visits, with flowers specialized on small bees (Lasioglossum spp.), representing the most important insect guild. In Echium plantagineum and Ballota acetabulosa, plants in small and large populations received the same amount of visits per flower, and no differences in the number of intraplant visited flowers were detected. On the contrary, large Ononis populations supported higher amounts of pollinators than small ones. At patch level, high Echium flower density was associated with more and higher quality pollinators. My results indicate that small populations were not subject to reduced pollination services than large ones in Echium plantagineum and Ballota acetabulosa, and suggest that grazing and resource limitation could have a major impact on population fitness in Echium plantagineum. The absence of any size effects in these two species can be explained in the light of their high local abundance, wide habitat specificity, and ability to compete with other co-flowering species for pollinators. By contrast, size represents a key characteristic for both pollination and reproduction in Ononis masquillierii populations, as an increase in size could mitigate the negative effects coming from the disadvantageous reproductive traits of the species. Finally, the widespread occurrence of pollen limitation in the three species may be the result of 1) an ongoing weakening or disruption of plantpollinator interactions derived from ecological perturbations, 2) an adaptive equilibrium in response to stochastic processes, and 3) the presence of unfavourable reproductive traits (for Ononis masquillierii).
Resumo:
Il lavoro di Elisa Tosi Brandi riguarda il mestiere del sarto nel basso Medioevo e si sviluppa utilizzando due prospettive differenti. Da un lato, infatti, si è deciso di seguire una tradizione di studi oramai consolidata, che privilegia l’indagine degli aspetti economici e politici, dall’altro si è scelto di non trascurare la storia dei prodotti degli artigiani. L’approccio utilizzato in questa tesi tiene insieme entrambe le prospettive di ricerca, tentando dunque di indagare i produttori e i prodotti così come le fasi e i metodi di lavoro. Ciò senza ignorare, da un lato, indagini di tipo politico, economico e sociale, poiché tali oggetti sono lo specchio della società che li ha ideati e creati e da cui non si può prescindere e, dall’altro, indagini di tipo tecnico, poiché gli oggetti sono rivelatori del complesso patrimonio di conoscenze artigianali. Partendo dal caso di studio della Società dei sarti della città di Bologna, la tesi di Elisa Tosi Brandi ricostruisce questo mestiere confrontando tra loro fonti inedite (statuti corporativi, matricole, estimi) e studi effettuati su altre aree italiane. La ricca documentazione conservata ha consentito di mettere in luce l’organizzazione di questo lavoro, di collocare abitazioni e botteghe nell’area del mercato e nel più ampio tessuto cittadino, di individuare i percorsi commerciali e di approvvigionamento. L’ultima parte della tesi offre l’analisi di alcune fonti materiali al fine di ricostruire le tecniche sartoriali medievali intrecciando tutte le fonti consultate: dai documenti scritti si passa pertanto agli abiti che offrono informazioni dirette sulle tecniche di taglio ed assemblaggio.
Resumo:
La tesi affronta la vita e la riflessione politica di Beatrice Potter collocandola all’interno del pensiero politico britannico ed europeo della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento. Rispetto alla maggior parte della bibliografia disponibile, risulta un’autonomia e un’originalità anche rispetto alla riflessione del marito Sidney Webb. La riflessione politica di Potter è caratterizzata in primo luogo dalla ricerca del significato immediatamente politico di quella scienza sociale, che si sta affermando come approccio scientifico dominante nell’intero panorama europeo. Il lavoro è diviso in tre ampi capitoli così suddivisi: il primo ricostruisce l’eredità intellettuale di Potter, con particolare attenzione al rapporto con la filosofia evoluzionista di Herbert Spencer, suo mentore e amico. In questo capitolo vengono anche discussi i contributi di John Stuart Mill, Joseph Chamberlain, Alfred Marshall e Karl Marx e la loro influenza sull’opera di Potter. Il secondo capitolo prende in esame la sua opera prima dell’incontro con il marito e mostra come lo studio della povertà, del lavoro, della metropoli, della cooperazione e delle condizioni delle donne getti le basi di tutta la produzione successiva della partnership. Lo studio politico della povertà, cioè la messa a punto di una scienza amministrativa del carattere sociale del lavoro, rappresenta uno degli elementi principali di quella che viene qui definita un’epistemologia della democrazia. Il terzo capitolo riprende il tema cruciale della democrazia nella sua accezione «industriale» e indaga il ruolo funzionale dello Stato, anche in relazione alla teoria pluralista di Harold Laski, al socialismo guildista di George D. H. Cole e all’idealismo di Bernard Bosanquet. Centrale in questo confronto del pensiero di Potter con il più ampio dibattito degli anni venti e trenta sulla sovranità è la concezione della decadenza della civiltà capitalista e dell’emergere di una new civilisation, dopo la conversione al comunismo sovietico.