2 resultados para documentary analysis

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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INTRODUZIONE - La presente ricerca è incentrata sul monitoraggio dell’efficacia dei progetti di Educazione Avventura con adolescenti difficili, in particolare del progetto “Lunghi cammini educativi”. A partire da un’analisi della letteratura sull’educazione esperienziale nature-based e in particolare sull’Adventure Education con adolescenti difficili, è stata progettata una rilevazione empirica attraverso cui sperimentare un metodo di monitoraggio finalizzato a cogliere la dimensione processuale (che nella ricerca nell’ambito resta spesso inesplorata, poiché sono maggiormente diffusi i metodi di monitoraggio cosiddetti “black-box”), utilizzando un sistema integrato di diverse tecniche di rilevazione. Le due principali domande che hanno guidato la ricerca sono state: 1.Quali processi educativi significativi si innescano e possono essere osservati durante l’esperienza? 2.Il metodo dell’intervista camminata, integrato ad altri metodi, è utile per individuare e monitorare questi processi? METODO - Collocandosi all’interno di un framework metodologico qualitativo (influenzato da riflessioni post-qualitative, paradigma delle mobilità e sguardo fenomenologico), la ricerca prende la forma di uno studio di caso singolo con due unità di analisi, e prevede la triangolazione di diversi metodi di raccolta dei dati: analisi documentale; osservazione partecipante nei cammini e nelle riunioni di équipe; interviste (prima, durante, dopo il cammino) con differenti tecniche: camminata, “image-elicited”, tradizionale, online. RISULTATI - L’analisi tematica abduttiva delle interviste e delle osservazioni conferma quanto già evidenziato dalla letteratura circa la centralità della dilatazione del campo d’esperienza e del lavoro su alcune life skills (in particolare, competenze personali e growth mindset). Emergono anche alcuni key findings inattesi: il notevole “peso” dello stile educativo dell’accompagnatore; la “scoperta” del ruolo della quotidianità all’interno dell’esperienza straordinaria; la necessità di consapevolezza riguardo al potenziale educativo dell’ambiente (naturale e/o antropizzato), per una maggiore intenzionalità nelle scelte strategiche di cammino. L’intervista camminata, nonostante alcuni limiti, si conferma come metodo effettivamente utile a cogliere la dimensione processuale, e coerente con il contesto indagato.

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This thesis brings together feminist documentary film theory and feminist new materialism(s) to describe how feminist material-discursive practices in a sample of Spanish and Italian documentary cinema made between 2013-2018 (can) visualise gender in/equalities. The accomplished objectives have been: 1. Building a bridge between feminist documentary film theory and Karen Barad’s diffractive methodology by approaching non-fiction cinema that deals with social inequalities as a diffraction apparatus. 2. Developing a feminist toolbox for a response-able gaze by gathering different insights from feminist film theory. 3. Identifying feminist material-discursive practices in a sample of documentary films produced in Spain and Italy over the last six years (2013-2018). 4. Analysing the effects that these feminist material-discursive practices in documentary cinema have, particularly in terms of visualising gender in/equalities on both sides of the camera and on both sides of the screen. 5. Revealing patterns between the ten case studies by reading through one another (i.e. diffractively) insights raised in each one of them. In ten documentary films/case studies, I identify patterns of continuities and differences concerning feminist material-discursive practices at four levels: content, form, production and reception. In terms of contents, I detect two patterns in which feminist material-discursive practices may operate: enacting the right to appear or enacting the right to look back and/or against the grain. As for the forms, I exemplify how feminism politicises Bill Nichols’s six modes of representation. My analysis of production practices is elaborated along the filmmakers’ self-positions/situatedness, tensions/obstructions, and effects/affects/emotions regarding four key concepts: documentary cinema, equality, gender and feminism(s). And in the case of reception practices, I identify patterns of affective identification and/or intellectual reflections.