4 resultados para dance practice-led research

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Big data and AI are paving the way to promising scenarios in clinical practice and research. However, the use of such technologies might clash with GDPR requirements. Today, two forces are driving the EU policies in this domain. The first is the necessity to protect individuals’ safety and fundamental rights. The second is to incentivize the deployment of innovative technologies. The first objective is pursued by legislative acts such as the GDPR or the AIA, the second is supported by the new data strategy recently launched by the European Commission. Against this background, the thesis analyses the issue of GDPR compliance when big data and AI systems are implemented in the health domain. The thesis focuses on the use of co-regulatory tools for compliance with the GDPR. This work argues that there are two level of co-regulation in the EU legal system. The first, more general, is the approach pursued by the EU legislator when shaping legislative measures that deal with fast-evolving technologies. The GDPR can be deemed a co-regulatory solution since it mainly introduces general requirements, which implementation shall then be interpretated by the addressee of the law following a risk-based approach. This approach, although useful is costly and sometimes burdensome for organisations. The second co-regulatory level is represented by specific co-regulatory tools, such as code of conduct and certification mechanisms. These tools are meant to guide and support the interpretation effort of the addressee of the law. The thesis argues that the lack of co-regulatory tools which are supposed to implement data protection law in specific situations could be an obstacle to the deployment of innovative solutions in complex scenario such as the health ecosystem. The thesis advances hypothesis on theoretical level about the reasons of such a lack of co-regulatory solutions.

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A partire dagli anni '70, si è assistito ad un progressivo riassetto geopolitico a livello mondiale Grazie anche all’evoluzione tecnologica ed alla sua diffusione di massa, il tempo e lo spazio si contraggono nel processo di globalizzazione che ha caratterizzato le società contemporanee ove l'informazione e la comunicazione assumono ormai un ruolo centrale nelle dinamiche di conoscenza. Il presente studio, intende far luce in primis sulla disciplina dell'intelligence, così come enunciata in ambito militare e "civile", in particolare nel contesto USA, NATO ed ONU, al fine quindi di evidenziare le peculiarità di una nuova disciplina di intelligence, cosiddetta Open Source Intelligence, che ha come elemento di innovazione l'utilizio delle informazioni non classificate. Dopo aver affrontato il problema della concettualizzazione ed evoluzione del fenomeno terroristico, sarà posto il focus sull’espressione criminale ad oggi maggiormente preoccupante, il terrorismo internazionale di matrice islamica, in prospettiva multidimensionale, grazie all’adozione di concetti criminologici interdisciplinari. Sotto il profilo della sperimentazione, si è, quindi, deciso di proporre, progettare e sviluppare l’architettura della piattaforma Open Source Intellicence Analysis Platform,un tool operativo di supporto per l’analista Open Source Intelligence, che si pone quale risorsa del’analisi criminologica, in grado di fornire un valido contributo, grazie al merge tra practice e research, nell’applicazione di tale approccio informativo al fenomeno terroristico.

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Queste ricerche si propongono di indagare gli apporti patrimoniali alla morte del marito in favore della moglie superstite, concentrandosi sulla normazione di età tardoantica e giustinianea. Vengono presi in considerazione i principali istituti giuridici che realizzavano, al momento della scomparsa dell’uomo, una cessione patrimoniale a favore della sua vedova: la successione intestata e testata della moglie superstite, la restituzione della dote e il suo lucro sulla donazione nuziale, nonché la c.d. quarta della vedova povera. Di essi si indagano i profili dei relativi regimi giuridici interessanti per il tema di indagine, soffermandosi sulla portata e le ragioni delle riforme che li hanno riguardati, le loro specifiche funzioni nel sistema di sostentamento patrimoniale della coniuge superstite, la loro interazione e integrazione reciproca, il loro ricorso nella prassi. Si giunge alla conclusione che il sistema di tutela della coniuge superstite ebbe poco a che vedere con la successione intestata. Profondamente differente il discorso per quanto attiene alla successione testata e la dote. Più circoscritti di quanto comunemente si pensi, invece, sono i termini in cui è possibile parlare di una funzione di appannaggio vedovile della donazione nuziale. Ecco dunque che, se le garanzie patrimoniali della moglie superstite si sostanziano nel testamento del marito, nella dote, nella donazione nuziale e – nel diritto ultimo e nei soli casi di estremo bisogno – nella quarta uxoria, è chiaro come la questione sia stata demandata, in gran parte, all’autoregolamentazione dei privati. Il legislatore ha saputo predisporre gli strumenti giuridici necessari, assestare gli squilibri dovuti a mutamenti economici e sociali, intervenire laddove ce ne fosse stato bisogno, ma senza invadere un campo così privato e intimo come quello delle relazioni patrimoniali tra coniugi. D’altro canto, il suo intervento non è richiesto «si sanctitas inter eos sit digna foedere coniugali».

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The study sheds light on the application of the rule of state immunity to sovereign wealth funds (SWFs). SWFs are Janus-faced investment vehicles established by their parent states to invest public resources in financial markets, with the aim of increasing long-term returns and pursuing macroeconomic goals. The ultimate purpose of the study is to assess if the hybrid nature of SWFs results in changes to the rule of state immunity when applied to them, and whether a generally accepted standard in this regard can be deduced from state practice. The research is conducted through a comparative analysis. It is based on the provisions of the UN Convention on Jurisdictional Immunities of States and Their Property (UNCSI), as well as on six domestic jurisdictions (US, UK, France, Germany, Italy and China) among those that have contributed most significantly to the international debate on state immunity and which host the largest amount of SWF investments.