65 resultados para calcolo frazionario indice di Hurst moto browniano frazionario

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Con il trascorrere del tempo, le reti di stazioni permanenti GNSS (Global Navigation Satellite System) divengono sempre pi un valido supporto alle tecniche di rilevamento satellitare. Esse sono al tempo stesso unefficace materializzazione del sistema di riferimento e un utile ausilio ad applicazioni di rilevamento topografico e di monitoraggio per il controllo di deformazioni. Alle ormai classiche applicazioni statiche in post-processamento, si affiancano le misure in tempo reale sempre pi utilizzate e richieste dallutenza professionale. In tutti i casi risulta molto importante la determinazione di coordinate precise per le stazioni permanenti, al punto che si deciso di effettuarla tramite differenti ambienti di calcolo. Sono stati confrontati il Bernese, il Gamit (che condividono lapproccio differenziato) e il Gipsy (che utilizza lapproccio indifferenziato). Luso di tre software ha reso indispensabile lindividuazione di una strategia di calcolo comune in grado di garantire che, i dati ancillari e i parametri fisici adottati, non costituiscano fonte di diversificazione tra le soluzioni ottenute. Lanalisi di reti di dimensioni nazionali oppure di reti locali per lunghi intervalli di tempo, comporta il processamento di migliaia se non decine di migliaia di file; a ci si aggiunge che, talora a causa di banali errori, oppure al fine di elaborare test scientifici, spesso risulta necessario reiterare le elaborazioni. Molte risorse sono quindi state investite nella messa a punto di procedure automatiche finalizzate, da un lato alla preparazione degli archivi e dallaltro allanalisi dei risultati e al loro confronto qualora si sia in possesso di pi soluzioni. Dette procedure sono state sviluppate elaborando i dataset pi significativi messi a disposizione del DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - Universit di Bologna). E stato cos possibile, al tempo stesso, calcolare la posizione delle stazioni permanenti di alcune importanti reti locali e nazionali e confrontare taluni fra i pi importanti codici scientifici che assolvono a tale funzione. Per quanto attiene il confronto fra i diversi software si verificato che: le soluzioni ottenute dal Bernese e da Gamit (i due software differenziati) sono sempre in perfetto accordo; le soluzioni Gipsy (che utilizza il metodo indifferenziato) risultano, quasi sempre, leggermente pi disperse rispetto a quelle degli altri software e mostrano talvolta delle apprezzabili differenze numeriche rispetto alle altre soluzioni, soprattutto per quanto attiene la coordinata Est; le differenze sono per contenute in pochi millimetri e le rette che descrivono i trend sono comunque praticamente parallele a quelle degli altri due codici; il citato bias in Est tra Gipsy e le soluzioni differenziate, pi evidente in presenza di determinate combinazioni Antenna/Radome e sembra essere legato alluso delle calibrazioni assolute da parte dei diversi software. E necessario altres considerare che Gipsy sensibilmente pi veloce dei codici differenziati e soprattutto che, con la procedura indifferenziata, il file di ciascuna stazione di ciascun giorno, viene elaborato indipendentemente dagli altri, con evidente maggior elasticit di gestione: se si individua un errore strumentale su di una singola stazione o se si decide di aggiungere o togliere una stazione dalla rete, non risulta necessario il ricalcolo dellintera rete. Insieme alle altre reti stato possibile analizzare la Rete Dinamica Nazionale (RDN), non solo i 28 giorni che hanno dato luogo alla sua prima definizione, bens anche ulteriori quattro intervalli temporali di 28 giorni, intercalati di sei mesi e che coprono quindi un intervallo temporale complessivo pari a due anni. Si cos potuto verificare che la RDN pu essere utilizzata per linserimento in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame) di una qualsiasi rete regionale italiana nonostante lintervallo temporale ancora limitato. Da un lato sono state stimate le velocit ITRF (puramente indicative e non ufficiali) delle stazioni RDN e, dallaltro, stata effettuata una prova di inquadramento di una rete regionale in ITRF, tramite RDN, e si verificato che non si hanno differenze apprezzabili rispetto allinquadramento in ITRF, tramite un congruo numero di stazioni IGS/EUREF (International GNSS Service / European REference Frame, SubCommission for Europe dello International Association of Geodesy).

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Lo studio condotto si propone lapprofondimento delle conoscenze sui processi di evoluzione spontanea di comunit vegetali erbacee di origine secondaria in cinque siti allinterno di unarea protetta del Parco di Monte Sole (Bologna, Italia), dove, come molte aree rurali marginali in Italia e in Europa, la cessazione o riduzione delle tradizionali pratiche gestionali negli ultimi cinquantanni, ha determinato lo sviluppo di fitocenosi di ridotto valore floristico e produttivo. Tali siti si trovano in due aree distinte allinterno del parco, denominate Zannini e Stanzano, selezionate in quanto rappresentative di situazioni di comunit del Mesobrometo. Due siti appartenenti alla prima area e uno appartenente alla seconda, sono gestiti con sfalcio annuale, i rimanenti non hanno nessun tipo di gestione. Lo stato delle comunit erbacee di tali siti stato valutato secondo pi punti di vista. E stata fatta una caratterizzazione vegetazionale dei siti, mediante rilievo lineare secondo la metodologia Daget-Poissonet, permettendo una prima valutazione relativa al numero di specie presenti e alla loro abbondanza allinterno della comunit vegetale, determinando i Contributi Specifici delle famiglie principali e delle specie dominanti (B. pinnatum, B. erectus e D. glomerata). La produttivit stata calcolata utilizzando un indice di qualit foraggera, il Valore Pastorale, e con la determinazione della produzione di Fitomassa totale, Fitomassa fotosintetizzante e Necromassa. A questo proposito sono state trovate correlazioni negative tra la presenza di Graminacee, in particolare di B. pinnatum, e i Contributi Specifici delle altre specie, soprattutto a causa dello spesso strato di fitomassa e necromassa prodotto dallo stesso B. pinnatum che impedisce meccanicamente linsediamento e la crescita di altre piante. E stata inoltre approfonditamente sviluppata un terza caratterizzazione, che si propone di quantificare la diversit funzionale dei siti medesimi, interpretando le risposte della vegetazione a fattori globali di cambiamento, sia abiotici che biotici, per cogliere gli effetti delle variazioni ambientali in atto sulla comunit, e pi in generale, sullintero ecosistema. In particolare, nello studio condotto, sono stati proposti alcuni caratteri funzionali, cosiddetti functional traits, scelti perch correlati allacquisizione e alla conservazione delle risorse, e quindi al trade-off dei nutrienti allinterno della pianta, ossia: Superficie Fogliare Specifica, SLA, Tenore di Sostanza Secca, LDMC, Concentrazione di Azoto Fogliare, LNC, Contenuto in Fibra, LFC, separato nelle componenti di Emicellulosa, Cellulosa, Lignina e Ceneri. Questi caratteri sono stati misurati in relazione a tre specie dominanti: B. pinnatum, B. erectus e D. glomerata. Si tratta di specie comunemente presenti nelle praterie semi-mesofile dellAppennino Settentrionale, ma caratterizzate da differenti propriet ecologiche e adattative: B. pinnatum e B. erectus sono considerati competitori stress-toleranti, tipicamente di ambienti poveri di risorse, mentre D. glomerata, una specie pi mesofila, caratteristica di ambienti produttivi. Attraverso lanalisi dei traits in riferimento alle diverse strategie di queste specie, sono stati descritti specifici adattamenti alle variazioni delle condizioni ambientali, ed in particolare in risposta al periodo di stress durante lestate dovuto a deficit idrico e in risposta alla diversa modalit di gestione dei siti, ossia alla pratica o meno dello sfalcio annuale. Tra i caratteri funzionali esaminati, stato identificato LDMC come il migliore per descrivere le specie, in quanto pi facilmente misurabile, meno variabile, e direttamente correlato con altri traits come SLA e le componenti della fibra. E stato quindi proposto il calcolo di un indice globale per caratterizzare i siti in esame, che tenesse conto di tutti questi aspetti, riunendo insieme sia i parametri di tipo vegetativo e produttivo, che i parametri funzionali. Tale indice ha permesso di disporre i siti lungo un gradiente e di cogliere differenti risposte in relazione a variazioni stagionali tra primavera o autunno e in relazione al tipo di gestione, valutando le posizioni occupate dai siti stessi e la modalit dei loro eventuali spostamenti lungo questo gradiente. Al fine di chiarire se le variazioni dei traits rilevate fossero dovute ad adattamento fenotipico dei singoli individui alle condizioni ambientali, o piuttosto fossero dovute a differenziazione genotipica tra popolazioni cresciute in siti diversi, stato proposto un esperimento in condizioni controllate. Allinterno di unarea naturale in UK, le Chiltern Hills, sono stati selezionati cinque siti, caratterizzati da diverse et di abbandono: Bradenham Road MaiColtivato e Small Dean MaiColtivato, di cui non si conosce storia di coltivazione, caratterizzati rispettivamente da vegetazione arborea e arbustiva prevalente, Butterfly Bank 1970, non pi coltivato dal 1970, oggi prateria seminaturale occasionalmente pascolata, Park Wood 2001, non pi coltivato dal 2001, oggi prateria seminaturale mantenuta con sfalcio annuale, e infine Manor Farm Coltivato, attualmente arato e coltivato. Lesperimento stato condotto facendo crescere i semi delle tre specie pi comuni, B. sylvaticum, D. glomerata e H. lanatus provenienti dai primi quattro siti, e semi delle stesse specie acquistati commercialmente, nei cinque differenti tipi di suolo dei medesimi siti. Sono stati misurati quattro caratteri funzionali: Massa Radicale Secca (DRM), Massa Epigea Secca (DBM), Superficie Fogliare Secca (SLA) e Tenore di Sostanza Secca (LDMC). I risultati ottenuti hanno evidenziato che ci sono significative differenze tra le popolazioni di una stessa specie ma con diversa provenienza, e tra individui appartenenti alla stessa popolazione se fatti crescere in suoli diversi. Tuttavia, queste differenze, sembrano essere dovute ad adattamenti locali legati alla presenza di nutrienti, in particolare N e P, nel suolo piuttosto che a sostanziali variazioni genotipiche tra popolazioni. Anche per questi siti stato costruito un gradiente sulla base dei quattro caratteri funzionali analizzati. La disposizione dei siti lungo il gradiente ha evidenziato tre gruppi distinti: i siti pi giovani, Park Wood 2001 e Manor Farm Coltivato, nettamente separati da Butterfly Bank 1970, e seguiti infine da Small Dean MaiColtivato e Bradenham Road MaiColtivato. Lapplicazione di un indice cos proposto potrebbe rivelarsi un utile strumento per descrivere ed indagare lo stato della prateria e dei processi evolutivi in atto, al fine di meglio comprendere e dominare tali dinamiche per proporre sistemi di gestione che ne consentano la conservazione anche in assenza delle tradizionali cure colturali.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente lavoro ha come obiettivo la definizione e la misura della complessit tecnologica, al fine di costruire strumenti a supporto di tutti gli operatori che si occupano dello sviluppo e della fabbricazione di un prodotto industriale, quali progettisti di prodotto e responsabili di produzione. La ricerca stata sviluppata attraverso le fasi di seguito descritte. Analisi dello stato dellarte su definizioni e misure della complessit in ambito industriale attraverso lindividuazione e studio di oltre un centinaio di pubblicazioni al riguardo. Classificazione dei metodi proposti in letteratura per la misura della complessit in cinque categorie e analisi critica dei punti di forza e di debolezza dei differenti metodi, ai fini di orientare la elaborazione di un nuovo metodo. Sono stati inoltre analizzati i principali metodi di Intelligenza Artificiali quali potenziali strumenti di calcolo della complessit. Indagine su tematiche correlate alla complessit quali indicatori, trasferimento tecnologico e innovazione. La complessit viene misurata in termini di un indice che appartiene alla categoria degli indicatori, utilizzati in molti ambiti industriali, in particolare quello della misura delle prestazioni di produzione. In particolare si approfondito significato e utilizzo dellOEE (Overall Equipment Effectiveness), particolarmente diffuso nelle piccole medie imprese emilianoromagnole e in generale dalle aziende che utilizzano un sistema produttivo di tipo job-shop. stato implementato un efficace sistema di calcolo dellOEE presso una azienda meccanica locale. Lindice di complessit trova una delle sue pi interessanti applicazioni nelle operazioni di trasferimento tecnologico. Introdurre uninnovazione significa in genere aumentare la complessit del sistema, quindi i due concetti sono connessi. Sono stati esaminati diversi casi aziendali di trasferimento di tecnologia e di misura delle prestazioni produttive, evidenziando legami e influenza della complessit tecnologica sulle scelte delle imprese. Elaborazione di un nuovo metodo di calcolo di un indice di complessit tecnologica di prodotto, a partire dalla metodologia ibrida basata su modello entropico proposta dai Prof. ElMaraghy e Urbanic nel 2003. Lattenzione stata focalizzata sulla sostituzione nella formula originale a valori determinati tramite interviste agli operatori e pertanto soggettivi, valori oggettivi. Verifica sperimentale della validit della nuova metodologia attraverso lapplicazione della formula ad alcuni componenti meccanici grazie alla collaborazione di unazienda meccanica manifatturiera. Considerazioni e conclusioni sui risultati ottenuti, sulla metodologia proposta e sulle applicazioni del nuovo indice, delineando gli obiettivi del proseguo della ricerca. In tutto il lavoro si sono evidenziate connessioni e convergenze delle diverse fonti e individuati in diversi ambiti concetti e teorie che forniscono importanti spunti e considerazioni sul tema della complessit. Particolare attenzione stata dedicata allintera bibliografia dei Prof. ElMaraghy al momento riconosciuti a livello internazionale come i pi autorevoli studiosi del tema della complessit in ambito industriale.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questa tesi riguarda l'analisi delle trasmissioni ad ingranaggi e delle ruote dentate in generale, nell'ottica della minimizzazione delle perdite di energia. stato messo a punto un modello per il calcolo della energia e del calore dissipati in un riduttore, sia ad assi paralleli sia epicicloidale. Tale modello consente di stimare la temperatura di equilibrio dell'olio al variare delle condizioni di funzionamento. Il calcolo termico ancora poco diffuso nel progetto di riduttori, ma si visto essere importante soprattutto per riduttori compatti, come i riduttori epicicloidali, per i quali la massima potenza trasmissibile solitamente determinata proprio da considerazioni termiche. Il modello stato implementato in un sistema di calcolo automatizzato, che pu essere adattato a varie tipologie di riduttore. Tale sistema di calcolo consente, inoltre, di stimare l'energia dissipata in varie condizioni di lubrificazione ed stato utilizzato per valutare le differenze tra lubrificazione tradizionale in bagno d'olio e lubrificazione a carter secco o a carter umido. Il modello stato applicato al caso particolare di un riduttore ad ingranaggi a due stadi: il primo ad assi paralleli ed il secondo epicicloidale. Nell'ambito di un contratto di ricerca tra il DIEM e la Brevini S.p.A. di Reggio Emilia, sono state condotte prove sperimentali su un prototipo di tale riduttore, prove che hanno consentito di tarare il modello proposto [1]. Un ulteriore campo di indagine stato lo studio dellenergia dissipata per ingranamento tra due ruote dentate utilizzando modelli che prevedano il calcolo di un coefficiente d'attrito variabile lungo il segmento di contatto. I modelli pi comuni, al contrario, si basano su un coefficiente di attrito medio, mentre si pu constatare che esso varia sensibilmente durante lingranamento. In particolare, non trovando in letteratura come varia il rendimento nel caso di ruote corrette, ci si concentrati sul valore dell'energia dissipata negli ingranaggi al variare dello spostamento del profilo. Questo studio riportato in [2]. stata condotta una ricerca sul funzionamento di attuatori lineari vite-madrevite. Si sono studiati i meccanismi che determinano le condizioni di usura dell'accoppiamento vite-madrevite in attuatori lineari, con particolare riferimento agli aspetti termici del fenomeno. Si visto, infatti, che la temperatura di contatto tra vite e chiocciola il parametro pi critico nel funzionamento di questi attuatori. Mediante una prova sperimentale, stata trovata una legge che, data pressione, velocit e fattore di servizio, stima la temperatura di esercizio. Di tale legge sperimentale stata data un'interpretazione sulla base dei modelli teorici noti. Questo studio stato condotto nell'ambito di un contratto di ricerca tra il DIEM e la Ognibene Meccanica S.r.l. di Bologna ed pubblicato in [3].

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In questo lavoro di dottorato sono stati analizzati differenti strumenti impiegati per le stime di pericolosit sismica. Facendo riferimento alla Mappa di Pericolosit Sismica Italiana MPS04 (Gruppo di Lavoro MPS, 2004), redatta dallIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e adottata come mappa di riferimento per il territorio nazionale ai sensi dellOrdinanza PCM 3519 del 28 aprile 2006, All. 1b, stato approfondito il calcolo dei tassi di sismicit attraverso la relazione di Gutenberg e Richter (1944). In particolare, si proceduto attraverso un confronto tra i valori ottenuti dagli autori della Mappa (Gruppo di Lavoro MPS, 2004) e i valori ottenuti imponendo un valore costante e unico al parametro b della relazione (Gutenberg e Richter, 1944). Il secondo tema affrontato stato lanalisi della presenza di eventi di origine non tettonica in un catalogo. Nel 2000 Wiemer e Baer hanno proposto un algoritmo che identifica e rimuove gli eventi di origine antropica. Alla metodologia di Wiemer e Baer (2000) sono state apportate delle modifiche al fine di limitare la rimozione di eventi naturali. Tale analisi stata condotta sul Catalogo Strumentale della Sismicit Italiana (CSI 1.1; Castello et al., 2006) e sui cataloghi Europei disponibili online: Spagna e Portogallo, Francia, Nord Europa, Repubblica Ceca, Romania, Grecia. Lultimo argomento trattato ha riguardato la presunta correlazione tra i meccanismi di fagliazione e il parametro b della relazione di Gutenberg e Richter (1944). Nel lavoro di Schorlemmer et al. (2005), tale correlazione dimostrata calcolando il b-value su una griglia a scala mondiale raggruppando i terremoti in funzione dellangolo di rake: i valori maggiori del parametro sono misurati per i terremoti che si originano in un regime distensivo, seguono quelli in un regime trascorrente mentre i valori minori si registrano nelle aree a regime compressivo. Il principale ostacolo per una applicazione del metodo al territorio italiano rappresentato dal numero ridotto di terremoti per i quali possibile avere indicazioni circa il meccanismo focale della sorgente: la correlazione stata cos valutata calcolando il b-value allinterno delle zone sismogenetiche definite per la realizzazione di MPS04 (Gruppo di Lavoro MPS, 2004), alle quali stato nuovamente assegnato un meccanismo di fagliazione prevalente attraverso la somma del tensore momento. Sono inoltre allegati lavori altri lavori prodotti nellambito della pericolosit sismica.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La Piastinopenia Immune (PTI) una patologia autoimmune ad eziologia ignota caratterizzata da piastrinopenia. I linfociti T regolatori (Tregs) sono coinvolti nei meccanismi di tolleranza immunologica e agiscono regolando lattivit delle cellule T autoreattive e delle cellule dendritiche (DCs). Viceversa, le DCs, che esprimono Indoleamine 2,3-dioxygenase (IDO), partecipano al mantenimento della tolleranza agli auto-antigeni attraverso lespansione dei Tregs. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che i linfociti T helper 17 (Th17) sono coinvolti nellautoimmunit e che lespressione di Interleuchina (IL)-17 associata a numerose patologie autoimmuni. Il ruolo dellinterazione fra DCs e Tregs ed il ruolo dei Th17 nella patogenesi della PTI non sono mai stati studiati in maniera approfondita. Gli obiettivi principali di questa tesi sono stati: a) caratterizzare fenotipicamente e funzionalmente i linfociti Tregs e DCs; b) valutare il ruolo patogenetico dellinterazione tra Tregs e DCs; c) quantificare i Th17 circolanti. I risultati dimostrano che: 1) il numero dei Tregs circolanti dei pazienti, identificati tramite i marcatori Foxp3 e CD127, significativamente ridotto rispetto alla controparte normale; 2) la conversione in vitro delle cellule CD4+CD25- in linfociti Tregs (CD4+CD25+Foxp3+) dopo stimolazione con DCs mature significativamente ridotta nei pazienti rispetto ai controlli; 3) sia lespressione dellenzima IDO nelle DCs mature (mRNA) che i livelli di chinurenine prodotte (indice di attivit enzimatica) sono risultati significativamente ridotti nei pazienti rispetto alla controparte normale. Questi risultati suggeriscono quindi che il ridotto numero dei Tregs circolanti nei pazienti con PTI pu essere, almeno in parte, attribuito alla scarsa capacit di conversione delle DCs, in quanto tali cellule esprimono meno IDO. I risultati dimostrano inoltre che: 1) i Tregs dei pazienti con PTI hanno una capacit soppressoria che significativamente inferiore rispetto ai soggetti normali; tale dato stato confermato dal dosaggio di IFN- nel surnatante della coltura; 2) i Tregs di pazienti con PTI non sono in grado di inibire la maturazione delle DCs, a differenza di quanto avviene nei soggetti sani: infatti, lespressione delle molecole costimolatorie CD80 e CD86 sulle DCs risultata invariata in seguito a cocoltura con DCs immature; 3) il dosaggio delle citochine nel surnatante delle cocolture dimostra che la concentrazione di IL-10 e IL-6 significativamente ridotta nei pazienti rispetto ai controlli. La scarsa abilit dei Tregs di inibire la maturazione delle DCs e lalterato pattern di secrezione di citochine potrebbero quindi contribuire all insorgenza del fenotipo pi maturo delle DCs nei pazienti con PTI. I linfociti Th17 circolanti di pazienti e controlli sono stati identificati in citofluorimetria come cellule CD4+CD161+CD196+. Da tale analisi emerso che la frequenza dei Th17 circolanti non significativamente diversa nei due gruppi. Questi dati dimostrano quindi che nella PTI linterazione bidirezionale tra Tregs e DCs risulta alterata e svolge un ruolo patogenetico, in quanto, da un lato, ci sono Tregs con un deficit numerico e funzionale e, dallaltro, DCs con maggiore capacit immunogenica. Il numero dei Th17 non risulta invece alterato.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In questa tesi sono illustrate alcune sperimentazioni finalizzate alla standardizzazione del ciclo produttivo della sogliola comune (Solea solea) in cattivit. E stato creato un parco di riproduttori selvatici ed stata standardizzata la riproduzione ad un livello compatibile con la realt produttiva del settore. Indagini genetiche di assegnazione parentale hanno evidenziato come alcuni esemplari siano stati predominanti negli accoppiamenti e nel conseguente contributo alla generazione della prole. Ci ha determinato una diminuzione della variabilit genetica dei discendenti. La composizione quali-quantitativa degli acidi grassi delle uova stata correlata con la sopravvivenza larvale nel corso di unintera stagione riproduttiva. Tale composizione non ha subito importanti variazioni su scala temporale e sembra essere stata influenzata dallalimentazione somministrata ai riproduttori nel periodo precedente alla riproduzione. Le analisi di interazione tra momento riproduttivo e qualit delle uova hanno confermato che stato possibile ottenere uova di buona qualit in termini di sopravvivenza larvale nel corso di tutta la stagione riproduttiva. Larve di sogliola sono state svezzate precocemente 13 giorni dopo la schiusa riducendo limpiego di cibo vivo a favore di micro diete commerciali. Tale svezzamento ha ridotto le performance di accrescimento, ma non la sopravvivenza e lo sviluppo della metamorfosi quando comparati ad un trattamento standard. La riduzione del cibo vivo ha ottimizzato i costi di produzione e migliorato ligiene in vasca. Lontogenesi di precursori di enzimi digestivi stata determinata tramite PCR quantitativa. I risultati di espressione di tripsinogeno, chimotripsinogeno e amilasi hanno mostrato come tali enzimi rivestano un ruolo chiave nei processi digestivi delle prime fasi larvali. Esemplari giovanili hanno ottenuto un significativo maggiore indice di accrescimento e migliore indice di conversione quando alimentati con diete sperimentali contenenti un elevato tenore proteico. Un aumento dellincidenza di vacuoli lipidici a livello epatico stato osservato allaumentare del tenore proteico della dieta.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La ricerca si propone un duplice obbiettivo: 1. provare, attraverso lapplicazione di un metodo teorico tradizionale di analisi economico-finanziaria, il livello ottimale di equilibrio finanziario fra accesso al credito esterno e capitale proprio; 2. mostrare lutilit di alcuni strumenti finanziari partecipativi per la ricapitalizzazione dellimpresa cooperativa. Oggetto di studio limpresa cooperativa che si occupa di una o pi fasi del processo di lavorazione, trasformazione e prima commercializzazione del prodotto agricolo conferito dai soci, confrontata con le imprese di capitali che svolgono la medesima attivit. La societ cooperativa e quella capitalistica saranno, pertanto analizzate in termini di liquidit generata, redditivit prodotta e grado di indebitamento, attraverso il calcolo e lanalisi di una serie di indici, tratti dai rispettivi bilanci desercizio. opportuno sottolineare che nella seguente trattazione sar riservato uno spazio al tema della ricerca del valore nellimpresa cooperativa inteso come espressione della ricchezza creata dai processi aziendali in un determinato periodo di tempo tentando di definire, se esiste, una struttura finanziaria ottimale , ossia uno specifico rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri, che massimizzi il valore dellimpresa. Lattenzione verso la struttura finanziaria, pertanto, non sar solo rivolta al costo esplicito del debito o dellequity, ma si estender anche alle implicazioni delle scelte di finanziamento sulle modalit di governo dellimpresa. Infatti molti studi di economia aziendale, e in particolar modo di gestione dimpresa e finanza aziendale, hanno trattato il tema dellattivit di governo dellimpresa, quale elemento in grado di contribuire alla creazione di valore non solo attraverso la selezione dei progetti dinvestimento ma anche attraverso la composizione della struttura finanziaria.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Perfusion CT imaging of the liver has potential to improve evaluation of tumour angiogenesis. Quantitative parameters can be obtained applying mathematical models to Time Attenuation Curve (TAC). However, there are still some difficulties for an accurate quantification of perfusion parameters due, for example, to algorithms employed, to mathematical model, to patients weight and cardiac output and to the acquisition system. In this thesis, new parameters and alternative methodologies about liver perfusion CT are presented in order to investigate the cause of variability of this technique. Firstly analysis were made to assess the variability related to the mathematical model used to compute arterial Blood Flow (BFa) values. Results were obtained implementing algorithms based on maximum slope method and Dual input one compartment model . Statistical analysis on simulated data demonstrated that the two methods are not interchangeable. Anyway slope method is always applicable in clinical context. Then variability related to TAC processing in the application of slope method is analyzed. Results compared with manual selection allow to identify the best automatic algorithm to compute BFa. The consistency of a Standardized Perfusion Index (SPV) was evaluated and a simplified calibration procedure was proposed. At the end the quantitative value of perfusion map was analyzed. ROI approach and map approach provide related values of BFa and this means that pixel by pixel algorithm give reliable quantitative results. Also in pixel by pixel approach slope method give better results. In conclusion the development of new automatic algorithms for a consistent computation of BFa and the analysis and definition of simplified technique to compute SPV parameter, represent an improvement in the field of liver perfusion CT analysis.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Obiettivo Valutare lipotesi secondo cui la movimentazione manuale di carichi possa essere un fattore di rischio per il di distacco di retina. Metodi Si condotto uno studio caso-controllo ospedaliero multicentrico, a Bologna, (reparto di Oculistica del policlinico S. Orsola Malpighi, Prof. Campos), e a Brescia (reparto di oculistica Spedali Civili Prof. Semeraro). I casi sono 104 pazienti operati per distacco di retina. I controlli sono 173 pazienti reclutati tra lutenza degli ambulatori del medesimo reparto di provenienza dei casi. Sia i casi che i controlli (alloscuro dallipotesi in studio) sono stati sottoposti ad unintervista, attraverso un questionario strutturato concernente caratteristiche individuali, patologie pregresse e fattori di rischio professionali (e non) relativi al distacco di retina. I dati relativi alla movimentazione manuale di carichi sono stati utilizzati per creare un indice di sollevamento cumulativoICS (peso del carico sollevato x numero di sollevamenti/ora x numero di anni di sollevamento). Sono stati calcolati mediante un modello di regressione logistica unconditional (aggiustato per et e sesso) gli Odds Ratio (OR) relativi allassociazione tra distacco di retina e vari fattori di rischio, tra cui la movimentazione manuale di carichi. Risultati Oltre alla chirurgia oculare e alla miopia (fattori di rischio noti), si evidenzia un trend positivo tra laumento dellICS e il rischio di distacco della retina. Il rischio maggiore si osserva per la categoria di sollevamento severo (OR 3.6, IC 95%, 1.59.0). Conclusione I risultati, mostrano un maggiore rischio di sviluppare distacco di retina per coloro che svolgono attivit lavorative che comportino la movimentazione manuale di carichi e, a conferma di quanto riportato in letteratura, anche per i soggetti miopi e per coloro che sono stati sottoposti ad intervento di cataratta. Si rende quindi evidente limportanza degli interventi di prevenzione in soggetti addetti alla movimentazione manuale di carichi, in particolare se miopi.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

OBIETTIVI: Per esplorare il contributo dei fattori di rischio biomeccanico, ripetitivit (hand activity level HAL) e forza manuale (peak force - PF), nellinsorgenza della sindrome del tunnel carpale (STC), abbiamo studiato unampia coorte di lavoratori dellindustria, utilizzando come riferimento il valore limite di soglia (TLV) dellAmerican Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH). METODI: La coorte stata osservata dal 2000 al 2011. Abbiamo classificato lesposizione professionale rispetto al limite di azione (AL) e al TLV dellACGIH in: accettabile (sotto AL), intermedia (tra AL e TLV) e inaccettabile (sopra TLV). Abbiamo considerato due definizioni di caso: 1) sintomi di STC; 2) sintomi e positivit allo studio di conduzione nervosa (SCN). Abbiamo applicato modelli di regressione di Poisson aggiustati per sesso, et, indice di massa corporea e presenza di patologie predisponenti la malattia. RISULTATI: Nellintera coorte (1710 lavoratori) abbiamo trovato un tasso di incidenza (IR) di sintomi di STC di 4.1 per 100 anni-persona; un IR di STC confermata dallo SCN di 1.3 per 100 anni-persona. Gli esposti sopra TLV presentano un rischio di sviluppare sintomi di STC di 1.76 rispetto agli esposti sotto AL. Un andamento simile emerso per la seconda definizione di caso [incidence rate ratios (IRR) sopra TLV, 1.37 (intervallo di confidenza al 95% (IC95%) 0.842.23)]. Gli esposti a carico intermedio risultano a maggior rischio per la STC [IRR per i sintomi, 3.31 (IC95% 2.394.59); IRR per sintomi e SCN positivo, 2.56 (IC95% 1.474.43)]. Abbiamo osservato una maggior forza di associazione tra HAL e la STC. CONCLUSIONI: Abbiamo trovato un aumento di rischio di sviluppare la STC allaumentare del carico biomeccanico: laumento di rischio osservato gi per gli esposti a carico intermedio suggerisce che gli attuali valori limite potrebbero non essere sufficientemente protettivi per alcuni lavoratori. Interventi di prevenzione vanno orientati verso attivit manuali ripetitive.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Ogni anno in Europa milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via. Una stima pubblicata dalla Commissione europea afferma che, nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo, o di 179 kg pro capite, vengono scartati. Lo spreco si verifica lungo tutta la catena di agro alimentare; la riduzione dei rifiuti alimentari diventata una delle priorit dell'agenda europea. La ricerca si concentra su un caso studio, Last Minute Market, un progetto di recupero di sprechi alimentari. L'impatto di questo progetto dal punto di vista economico e ambientale gi stato calcolato. Quello che verr analizzato l'impatto di questa iniziativa sulla comunit e in particolare sul capitale sociale, definito come "l'insieme di norme e reti che consentono l'azione collettiva". Obiettivo del presente lavoro , quindi, quello di eseguire, attraverso la somministrazione di un questionario a diversi stakeholder del progetto, unanalisi confrontabile con quella del 2009 e di verificare a distanza di cinque anni, se l'iniziativa Last Minute Market abbia prodotto una crescita di capitale sociale nella comunit interessata da questa iniziativa. Per riassumere linfluenza del progetto sul capitale sociale in un indice sintetico, viene calcolato quello che verr chiamato indice di "affidabilit del progetto" (definito in statistica, la "capacit di un prodotto, un sistema o un servizio di fornire le prestazioni richieste, per un certo periodo di tempo in condizioni predeterminate").

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La Fusariosi della spiga (FDS) una fitopatia diffusa a livello mondiale che colpisce le colture cerealicole, tra cui il frumento duro, ed in grado di causare gravi danni di tipo qualitativo ed economico. Le specie fungine responsabili appartengono al genere Fusarium, tra cui F. graminearum, F. culmorum e pi recentemente F. poae. La conseguenza pi rilevante riguarda la contaminazione della granella da micotossine, molecole prodotte dai miceti, considerate dalla comunit scientifica ad alto rischio per la salute delluomo e animali. Leziologia molto complessa, dal momento che su una stessa spiga di frumento possono coesistere pi specie fungine che contribuiscono ad influenzare i quantitativi di micotossine prodotte. Lo scopo della ricerca incentrato sulla caratterizzazione di ceppi di F. poae, in termini di potenziale patogeno e aggressivit. Tramite lallestimento di un saggio di inoculazione in vitro Petri-dish stato possibile attribuire un indice di aggressivit a ciascun isolato fungino, basato su parametri quali AUHPC e AUDPC standard, insieme ad altre variabili come la riduzione della lunghezza del coleottile e del tasso di germinazione. Il saggio stato esteso anche a F. culmorum, per valutare la riproducibilit del test su altre specie fungine. Il test in vitro offre diversi vantaggi, tra cui affidabilit e rapidit di esecuzione ed quindi adatto allo screening di ceppi patogeni da utilizzare in successive sperimentazioni. Gli stessi ceppi di F. poae, provenienti da una prova di inoculazione artificiale in serra su piante di frumento duro, sono stati caratterizzati dal punto di vista bio-molecolare. Poich lo studio della fusariosi della spiga richiede la determinazione quantitativa della biomassa dei patogeni nei tessuti della pianta-ospite, anche in assenza di sintomi, il protocollo di Real-Time PCR con chimica SYBR Green I qui sviluppato, ha dimostrato essere un buon compromesso tra attendibilit, rapidit e costi complessivi della metodica.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

I comportamenti nutrizionali stanno assumendo sempre maggiore rilievo allinterno delle politiche comunitarie e questo sottolinea che la dieta sta avendo, negli ultimi anni, una maggiore importanza come fattore di causa e allo stesso tempo prevenzione nella diffusione di malattie croniche come il cancro, malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e disturbi dentali. Numerosi studi mostrano infatti che i tassi di obesit sono triplicati nelle ultime due decadi e si stimato che, se i livelli di obesit continueranno a crescere allo stesso tasso del 1990, nel 2010 il numero di persone obese raggiunger i 150 milioni tra gli adulti e i 15 milioni tra bambini e adolescenti. I governi nazionali stanno quindi cercando di risolvere questo problema, a cui sono inoltre legati alti costi nazionali, tramite limplementazione di politiche nutrizionali. Analisi di tipo cross-section sono gi state evidenziate da studiosi come Schmidhuber e Traill (2006), i quali hanno effettuato unanalisi di convergenza a livello europeo per esaminare la distanza tra le calorie immesse da 426 prodotti diversi. In questanalisi hanno cos dimostrato la presenza di una similarit distinta e crescente tra i paesi europei per quanto riguarda la composizione della dieta. Srinivasan et al. invece hanno osservato la relazione esistente tra ogni singolo prodotto alimentare consumato e le norme nutrizionali dell Organizzazione Mondiale della Sanit (World Health Organization, WHO) Lo scopo di questa tesi quello di evidenziare il problema a livello di aggregati nutritivi e di specifiche componenti nutrizionali come zucchero, frutta e verdura e non relativamente ad ogni singolo prodotto consumato. A questo proposito ci si basati sulla costruzione di un indicatore (Recommendation Compliance Index) in modo da poter misurare le distanze tra la dieta media e le raccomandazioni del WHO. Lo scopo quindi quello di riuscire a quantificare il fenomeno del peggioramento della dieta in diverse aree del mondo negli ultimi quattro decenni, tramite unanalisi panel, basandosi sui dati sui nutrienti consumati, provenienti dal database della FAO (e precisamente dal dataset Food Balance Sheets FBS). Nella prima fase si introduce il problema dellobesit e delle malattie croniche correlate, evidenziando dati statistici in diversi paesi europei e mondiali. Si sottolineano inoltre le diverse azioni dei governi e del WHO, tramite lattuazione di campagne contro lobesit e in favore di una vita pi salutare e di una maggiore attivit fisica. Nella seconda fase si costruito un indicatore aggregato (Recommendation Compliance Index) in modo da analizzare le caratteristiche nella dieta dei diversi Paesi a livello mondiale rispetto alle norme del WHO. Lindicatore si basa sui dati ottenuti da FAOSTAT ed calcolato per 149 paesi del database dellFBS per il periodo 1961-2002. Nellanalisi si sono utilizzati i dati sulle percentuali di energia prodotta dalle varie componenti nutritive, quali grassi, grassi saturi e transaturi, zuccheri, carboidrati, proteine e le quantit di frutta e verdura consumate. Inoltre si applicato un test statistico per testare se il valore del RCI significativamente cambiato nel tempo, prendendo in considerazione gruppi di Paesi (Paesi OECD, Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati). Si voluto poi valutare la presenza o meno di un processo di convergenza, applicando lanalisi di -convergenza per osservare ad esempio se la variabilit diminuita nel tempo in modo significativo. Infine si applicato lindicatore ad un livello micro, utilizzando il database del National Diet and Nutrition Survey, che raccoglie dati di macrocomponenti nutritive e misure antropometriche della popolazione inglese dai 16 ai 64 anni per il periodo 2000-2001. Si sono quindi effettuate analisi descrittive nonch analisi di correlazione, regressione lineare e ordinale per osservare le relazioni tra lindicatore, i macronutrienti, il reddito e le misure antropometriche dell Indice di Massa Corporea (Body Mass Index, BMI) e del rapporto vita-fianchi (Waist-hip ratio, WHR).

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La definizione di benessere animale e le modalit di determinazione di tale parametro sono ancora ampiamente dibattute. C, per, una generale concordanza sul fatto che una condizione di malessere dia origine a variazioni fisiologiche e comportamentali che possono essere rilevate e misurate. Tra i parametri endocrini, il pi studiato , senza dubbio, il cortisolo, in quanto connesso con lattivazione dellasse ipotalamico-pituitario-surrenale in condizioni di stress e quindi ritenuto indicatore ideale di benessere, bench debba essere utilizzato con cautela in quanto un aumento dei livelli di questo ormone non si verifica con ogni tipo di stressor. Inoltre, si deve considerare che la raccolta del campione per effettuare le analisi, spesso implica il confinamento ed il contenimento degli animali e pu essere, quindi, essa stessa un fattore stressante andando ad alterare i risultati. Alla luce delle suddette conoscenze gli obiettivi scientifici di questa ricerca, condotta sul gatto e sul cane, sono stati innanzitutto validare il metodo di dosaggio di cortisolo dal pelo e stabilire se tale dosaggio pu rappresentare un indicatore, non invasivo, di benessere dellanimale (indice di stress cronico). In seguito, abbiamo voluto individuare i fattori di stress psico-sociale in gatti che vivono in gattile, in condizioni di alta densit, analizzando i correlati comportamentali ed ormonali dello stress e del benessere in questa condizione socio-ecologica, ricercando, in particolare, levidenza ormonale di uno stato di stress prolungato e la messa in atto di strategie comportamentali di contenimento dello stesso e il ruolo della marcatura visivo-feromonale, inoltre abbiamo effettuato un confronto tra oasi feline di diversa estensione spaziale per valutare come varia lo stress in rapporto allo spazio disponibile. Invece, nel cane abbiamo voluto evidenziare eventuali differenze dei livelli ormonali tra cani di propriet e cani di canili, tra cani ospitati in diversi canili e tra cani che vivono in diverse realt familiari; abbiamo voluto valutare gli effetti di alcuni arricchimenti sui cani di canile ed, infine, abbiamo analizzato cani sottoposti a specifici programmi si addestramento. Il primo importante ed originale risultato raggiunto, che risponde al primo obiettivo della ricerca, stato la validazione del dosaggio radioimmunologico di cortisolo in campioni di pelo. Questo risultato, a nostro avviso, apre una nuova finestra sul campo della diagnostica endocrinologica metabolica. Attualmente, infatti, il monitoraggio ormonale viene effettuato su campioni ematici la cui raccolta prevede un elevato stress (stress da prelievo) per lanimale data l'invasivit dell'operazione che modifica lattivit di ipotalamo-ipofisi-surrene e, dunque, provoca repentine alterazioni delle concentrazioni ormonali. Questa metodica offre, quindi, il vantaggio dellestrema semplicit di raccolta del campione e, in pi, il bassissimo costo del materiale utilizzato. Dalle ricerche condotte sui gatti di gattile sono scaturite preziose indicazioni per future indagini sullo stress e sul comportamento sociale felino. I risultati dellanalisi congiunta del comportamento e delle concentrazioni ormonali hanno evidenziato che la disponibilit di postazioni di marcatura visivo-feromonale ha un effetto positivo sia sugli indicatori comportamentali, sia su quelli ormonali di stress. I risultati dellanalisi delle concentrazioni di cortisolo, derivanti dal confronto tra sette oasi feline di diversa estensione spaziale hanno permesso di evidenziare un aumento dei livelli dellormone inversamente proporzionale allo spazio disponibile. Lo spazio disponibile, per, non lunico fattore da prendere in considerazione al fine di assicurare il benessere dellanimale infatti, nelle colonie che presentavano instabilit sociale e variabilit territoriale il cortisolo aveva valori elevati nonostante le notevoli disponibilit di spazio. Infine, si potuto costatare come anche lo stare appartati, aumenti proporzionalmente con laumentare dello spazio. Questo comportamento risulta essere molto importante in quanto mitiga lo stress ed da prendere in considerazione nellallestimento di colonie feline. Infatti, nelle colonie di dimensioni ridotte dove lo stress gi alto, limpossibilit dei soggetti di appartarsi pu contribuire a peggiorare la situazione; ecco perch si dovrebbero creare luoghi artificiali per fornire ai gatti la possibilit di appartarsi, magari sfruttando gli spazi sopraelevati (tetti, alberi, ecc.). Per quanto riguarda il confronto tra cani di propriet e cani di canile non sono state evidenziate differenze significative nei livelli di cortisolo nel pelo mentre abbiamo rilevato che questultimi sono influenzati dalla disponibilit di spazio: infatti sia i cani di propriet che vivevano in giardino, sia i cani dei canili che praticavano lo sgambamento presentavano livelli di cortisolo nel pelo pi bassi rispetto, rispettivamente, ai cani di propriet che vivevano in appartamento o appartamento/giardino e a quelli di canile che non praticavano lo sgambamento. Larricchimento ambientale fornito ai cani di canile ha esercitato uninfluenza positiva riducendo i livelli di cortisolo e migliorando la docilit dei soggetti, favorendone uneventuale adozione. Si inoltre messo in luce che i programmi di addestramento, eseguiti con tecniche gentili, non comportano situazioni stressanti per lanimale e aiutano i cani ad esprimere doti di equilibrio che rimarrebbero altrimenti celate dagli aspetti pi istintivi del carattere. Daltra parte, limpegno agonistico prima di una competizione e il livello di addestramento raggiunto dai cani, influenzano le concentrazioni di cortisolo a riposo e durante lesercizio fisico. Questi risultati possono sicuramente dare utili suggerimenti per la gestione e la cura di gatti e cani al fine di migliorarne le condizioni di benessere.