2 resultados para Volatilité

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Fra il 2006 e il 2008, molte commodity hanno fatto registrare rapidi e intensi aumenti di prezzo sui mercati internazionali. Fra queste, anche alcuni prodotti agricoli alla base dell’alimentazione umana. Il presente lavoro concentra l’attenzione su alcune commodity - frumento, riso, mais e semi di soia - riportando le loro quotazioni mensili a partire dal 2002, quindi con un largo anticipo rispetto al manifestarsi del fenomeno. L’obiettivo principale del lavoro è offrire una valida interpretazione dell’instabilità de prezzo di questi prodotti, individuando i fattori che sono alla base della volatilità e sottolineandone le implicazioni economiche e politiche a livello globale. La metodologia usata è duplice e composta da un’attenta analisi descrittiva dei fattori che hanno agito sulla domanda e sull’offerta dei prodotti in questione e un’analisi quantitativa, facendo ricorso alle tecniche statistiche proprie delle serie storiche.

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Le scelte di asset allocation costituiscono un problema ricorrente per ogni investitore. Quest’ultimo è continuamente impegnato a combinare diverse asset class per giungere ad un investimento coerente con le proprie preferenze. L’esigenza di supportare gli asset manager nello svolgimento delle proprie mansioni ha alimentato nel tempo una vasta letteratura che ha proposto numerose strategie e modelli di portfolio construction. Questa tesi tenta di fornire una rassegna di alcuni modelli innovativi di previsione e di alcune strategie nell’ambito dell’asset allocation tattica, per poi valutarne i risvolti pratici. In primis verificheremo la sussistenza di eventuali relazioni tra la dinamica di alcune variabili macroeconomiche ed i mercati finanziari. Lo scopo è quello di individuare un modello econometrico capace di orientare le strategie dei gestori nella costruzione dei propri portafogli di investimento. L’analisi prende in considerazione il mercato americano, durante un periodo caratterizzato da rapide trasformazioni economiche e da un’elevata volatilità dei prezzi azionari. In secondo luogo verrà esaminata la validità delle strategie di trading momentum e contrarian nei mercati futures, in particolare quelli dell’Eurozona, che ben si prestano all’implementazione delle stesse, grazie all’assenza di vincoli sulle operazioni di shorting ed ai ridotti costi di transazione. Dall’indagine emerge che entrambe le anomalie si presentano con carattere di stabilità. I rendimenti anomali permangono anche qualora vengano utilizzati i tradizionali modelli di asset pricing, quali il CAPM, il modello di Fama e French e quello di Carhart. Infine, utilizzando l’approccio EGARCH-M, verranno formulate previsioni sulla volatilità dei rendimenti dei titoli appartenenti al Dow Jones. Quest’ultime saranno poi utilizzate come input per determinare le views da inserire nel modello di Black e Litterman. I risultati ottenuti, evidenziano, per diversi valori dello scalare tau, extra rendimenti medi del new combined vector superiori al vettore degli extra rendimenti di equilibrio di mercato, seppur con livelli più elevati di rischio.