2 resultados para Visual language

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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La tesi è dedicata alla personalità artistica dell’Illustratore, tra i protagonisti della miniatura bolognese degli anni trenta e quaranta del Trecento, così felicemente soprannominato da Roberto Longhi. Dopo un capitolo dedicato alla vicenda critica dell’artista, la tesi affronta il percorso artistico dell’Illustratore nell’ambito della decorazione libraria bolognese del secondo quarto del XIV secolo. Ho trattato le opere attribuite al’Illustratore insieme agli esempi contemporanei della miniatura bolognese, in modo da far emergere il ruolo di questo maestro nelle relazioni con il contesto cittadino. Nella successione cronologica dei manoscritti, emerge un nuovo sconvolgimento caotico che scardina l’ordine spaziale e compositivo delle opere iniziali debitrici del giottismo del Maestro del 1328. Il capitolo si conclude con alcune osservazioni sui rapporti tra il maestro e i suoi aiuti e sul rapporto con Buffalmacco. In questo capitolo sono inoltre presentate due nuove attribuzioni. Gli ultimi due capitoli sono un approfondimento sull’interazione tra il linguaggio figurativo dell’artista e la funzione dell’immagine quale forma di comunicazione visiva in stretta relazione con i testi scritti che accompagnano e sui caratteri della committenza, là dove è possibile definirli. La prima parte del terzo capitolo è dedicata all’illustrazione dei libri legales, mentre nella seconda parte si tratta di un caso particolare, le iniziali istoriate dell’Inferno e del Purgatorio di Dante Alighieri della Biblioteca Riccardiana di Firenze (ms. 1005), per molti aspetti riconducibili all’illustrazione giuridica. La mia intenzione in questo capitolo è di verificare come il caratteristico linguaggio narrativo espressivo e diretto dell’Illustratore abbia risposto alla funzione delle immagini dipinte nei codici giuridici di offrire una struttura materiale alla memorizzazione visiva per via di luoghi e figure dei contenuti di studio del diritto comune. In appendice alla tesi si trova un catalogo dei manoscritti decorati da miniature dell’Illustratore, comprensivo anche di una sezione per le opere di dubbia o erronea attribuzione.

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This thesis investigated affordances and verbal language to demonstrate the flexibility of embodied simulation processes. Starting from the assumption that both object/action understanding and language comprehension are tied to the context in which they take place, six studies clarified the factors that modulate simulation. The studies in chapter 4 and 5 investigated affordance activation in complex scenes, revealing the strong influence of the visual context, which included either objects and actions, on compatibility effects. The study in chapter 6 compared the simulation triggered by visual objects and objects names, showing differences depending on the kind of materials processed. The study in chapter 7 tested the predictions of the WAT theory, confirming that the different contexts in which words are acquired lead to the difference typically observed in the literature between concrete and abstract words. The study in chapter 8 on the grounding of abstract concepts tested the mapping of temporal contents on the spatial frame of reference of the mental timeline, showing that metaphoric congruency effects are not automatic, but flexibly mediated by the context determined by the goals of different tasks. The study in chapter 9 investigated the role of iconicity in verbal language, showing sound-to-shape correspondences when every-day object figures, result that validated the reality of sound-symbolism in ecological contexts. On the whole, this evidence favors embodied views of cognition, and supports the hypothesis of a high flexibility of simulation processes. The reported conceptual effects confirm that the context plays a crucial role in affordances emergence, metaphoric mappings activation and language grounding. In conclusion, this thesis highlights that in an embodied perspective cognition is necessarily situated and anchored to a specific context, as it is sustained by the existence of a specific body immersed in a specific environment.