5 resultados para Vedic philology.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The purpose of this thesis is to show that Vico had the constant aim, remained unaltered in time, to support the usefulness of Rhetoric. The awareness of the strength acquired by the “anti-rhetorical” movements, particularly by the Cartesians and the Logicians from Port-Royal, obliged Vico to elaborate some strategies and counter-moves that, little by little, became more and more complex and refined, till they inspired his main work, The New Science. By taking into consideration the most significant aspects of Vico’s speculation (topic, tropes, the formation of language, the development of human thought, the new conception of philology ), this work shows that they are part of a strategy worked out by the Neapolitan philosopher, in order to demonstrate the validity, the usefulness and the modernity of Rhetoric. Every aspect of Vico’s thought reaches its peak when Vico formulates his theory about myths, which he interprets as an expression of the primitive man’s necessities and demands. The point of view expressed by this doctorate thesis emphasizes that, despite the inevitable modifications that have taken place through the centuries, Vico’s thought keeps its substantial unity. So those subjects that critical literature tends to separate are, in reality, linked and unified.
Resumo:
Il lavoro consiste nella traduzione dell’adagio 2001, Herculei labores con commento delle righe 1-116, che comprendono il racconto della fatica di Ercole contro l’idra di Lerna e le interpretazioni che Erasmo ne fornisce per introdurre la filologia come impresa erculea in chiave autobiografica. L’introduzione ha lo scopo di presentare una sintesi degli elementi notevoli del commento e alcune osservazioni sull’autorappresentazione di sé dell’umanista. Erasmo fa dell’identificazione con Ercole un topos della propria descrizione in chiave ironica, ma si propone anche come emulo di Girolamo, di cui cura l’edizione delle lettere. Questo lavoro prende in considerazione infine il ritratto di Erasmo dipinto da Holbein e custodito a Longford Castle in relazione al testo dell’adagio, al quale allude con la scritta in primo piano, ΗΡΑΚΛΕΙΟΙ ΠΟΝΟΙ.
Resumo:
Il lavoro presenta le ricerche svolte ed i risultati ottenuti per consentire alle persone non vedenti lo studio quanto più autonomo del greco antico tramite sintesi vocale. Una introduzione storica ripercorre la prima vicenda professionale dell'esercizio della professione docente delle lettere classiche da parte di un soggetto privo di vista, mentre il riferimento alla legislazione contemporanea tenta di disegnare una cornice capace dei più moderni approdi supportati dalle tecnologie informatiche. La Tesi illustra infine il funzionamento dei vari dispositivi prodotti, mentre una importante appendice ripercorre le pubblicazioni via via curate dal Gruppo di Studio, accogliendo infine le trascrizioni dei codici di programmazione delle sintesi vocali realizzate. Essa affida così all'Università la prosecuzione delle ricerche delineando ulteriori ipotesi di sviluppo.
Resumo:
L’elaborato si propone di esaminare le tappe principali della formazione intellettuale di Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere, 22 marzo 1924 – Bologna, 18 marzo 2014). Dopo aver illustrato i riflessi dei maestri (Lorenzo Bianchi, Franco Serra, Roberto Longhi, Carlo Calcaterra) nella produzione critica dello studioso, il nostro lavoro, grazie al materiale archivistico dell’Accademia della Crusca, ha tentato di ricostruire da una parte le dinamiche del dialogo instaurato da Ezio Raimondi con Gianfranco Contini, Giorgio Pasquali e Francesco Pagliai, e dall’altra i criteri ecdotici e filologici fissati nell’edizione critica dei Dialoghi di Torquato Tasso (1958). La lunga consuetudine con uno dei massimi poeti nostri, e con un testo di grande rilievo nella storia della cultura nell’età della Controriforma, offrì al giovane studioso la prospettiva più felice, e insieme un saldo fondamento filologico e storico, all’interesse che era venuto crescendo in lui per il Manierismo. Con il sostegno dei documenti del Fondo Riccardo Ricciardi editore, conservati al Centro Apice di Milano, non è sembrato inopportuno discutere, tramite il carteggio tra Ezio Raimondi e Gianni Antonini, le ‘scelte di canone’ dell’antologia Trattatisti e narratori del Seicento (1960). L’analisi della corrispondenza tra Charles Singleton ed Ezio Raimondi si è rivelata, invece, particolarmente stimolante per avanzare qualche proposta interpretativa sulla critica simbolica, della quale lo studioso fu uno dei maggiori promotori. La tesi si conclude con un’Appendice, in cui compare, per la prima volta, un elenco provvisorio del materiale documentario allegato ai libri del professore, da noi inventariato dopo che l’archivio culturale Ezio Raimondi è stato donato dagli eredi dello studioso alla biblioteca del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.
Resumo:
A Digital Scholarly Edition is a conceptually and structurally sophisticated entity. Throughout the centuries, diverse methodologies have been employed to reconstruct a text transmitted through one or multiple sources, resulting in various edition types. With the advent of digital technology in philology, these practices have undergone a significant transformation, compelling scholars to reconsider their approach in light of the web. In the digital age, philologists are expected to possess (too) advanced technical skills to prepare interactive and enriched editions, even though, in most cases, only mechanical or documentary editions are published online. The Śivadharma Database is a web Content Management System (CMS) designed to facilitate the preparation, publication, and updating of Digital Scholarly Editions. By providing scholars with a user-friendly CRUD web application to reconstruct and annotate a text, they can prepare their textus with additional components such as apparatus, notes, translations, citations, and parallels. It is possible by leveraging an annotation system based on HTML and graph data structure. This choice is made because the text entity is multidimensional and multifaceted, even if its sequential presentation constrains it. In particular, editions of South Asian texts of the Śivadharma corpus, the case study of this research, contain a series of phenomena that are difficult to manage formally, such as overlapping hierarchies. Hence, it becomes necessary to establish the data structure best suited to represent this complexity. In Śivadharma Database, the textus is an HTML file readily displayable. Textual fragments, annotated via an interface without requiring philologists to write code and saved in the backend, form the atomic unit of multiple relationships organised in a graph database. This approach enables the formal representation of complex and overlapping textual phenomena, allowing for good annotation expressiveness with minimal effort to learn the relevant technologies during the editing workflow.