2 resultados para Troubles légers de la cognition

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Rumination, defined as the tendency to think about the negative affect evoked by stressful events, has been identified as potentially playing a role in the development of cardiovascular diseases. Specifically, recent studies suggest that ruminative thoughts might be mediators of the prolonged physiological effects of stress. The main goal of this research was to study the effect of rumination, evoked in the laboratory, during the subsequent 24 hours. As rumination has been associated with the activity of several physiological systems, including the cardiovascular, endocrine, and immune system, we also aimed at studying the process from a psychoneuroendocrine point of view. Levels of anxiety, depression, anger, hostility, and trait rumination were assessed by the use of validated questionnaires. Impedance cardiography-derived measures, skin conductance, respiration, and beat-to-beat blood pressure (BP) were monitored continuously in 60 subjects during baseline, the Anger Recall Inteview, a reading task and two recovery periods. Half of the sample was randomly assigned to a distracter condition after the Anger Recall Inteview. Cortisol, plasma concentrations of epinephrine, norepinephrine, and inflammatory biomarkers (CRP, sICAM-1) were also obtained at baseline and at the end of the session. Then, all subjects were asked to wear an ambulatory BP monitor for 24 hours. Results show that the distracter was effective in stopping rumination in the laboratory but did not have a long-lasting effect in the subsequent 24 hours. Rumination was associated with prolonged sympathetic activity, vagal withdrawal, cortisol secrection, pro-inflammatory reaction and mood impairment compared to the reading task. After controlling for age and body mass index, rumination also proved to be a strong predictor of daily moods, and ambulatory HR and BP. Personality traits did not have an effect in determining the frequency or duration of daily rumination. Findings suggest that perseverative cognition can prolong stress- related affective and physiological activation and might act directly on somatic disease via the cardiovascular, immune, endocrine, and neurovisceral systems.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un ampio dibattito sull’uso della valutazione della ricerca nelle università e nelle strutture di ricerca. Nell’ambito di tale dibattito, nella presente tesi, vengono analizzate le più importanti metodologie per la valutazione della ricerca presenti a livello internazionale, i principali strumenti qualitativi di valutazione della ricerca (in particolare la peer review), gli strumenti quantitativi, quali la bibliometria, e le caratteristiche dei più importanti archivi bibliografici citazionali (es. Scopus, Web of Science), approfondendo i principali indicatori citazionali utilizzati nelle scienze umane e sociali (es. Indice H). Inoltre la tesi affronta il tema dell’impatto socio-economico della ricerca e le principali criticità di questo innovativo strumento, attraverso uno studio di caso realizzato nel Regno Unito. Una successiva analisi empirica riguarda le principali liste di riviste realizzate a livello internazionale e nazionale, nel settore scientifico di Storia e Filosofia della scienza. I risultati degli studi mostrano che le liste internazionali di riviste possono rappresentare, un punto di partenza a cui devono necessariamente essere affiancati altri strumenti di valutazione (peer review, analisi citazionali, etc); mentre le liste nazionali rischiano, invece, di essere uno strumento poco utile ed in alcuni casi inadeguato al fine di una corretta valutazione della ricerca, a causa della scarsa internazionalizzazione dei repertori e dei giudizi generalmente troppo elevati attribuiti alle riviste. Un ulteriore risultato raggiunto nella presente tesi riguarda la valutazione della ricerca nelle diverse discipline scientifiche: nelle Scienze umane e sociali risulta esserci uno scarso grado di presenza di pubblicazioni scientifiche nei principali archivi bibliografici e citazionali internazionali. Questa situazione limita fortemente l’attendibilità delle analisi statistiche basate su indici e indicatori quantitativi, per valutare la produttività scientifica di un ricercatore, oppure di una istituzione di ricerca.