3 resultados para Trade union

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Nel presente lavoro viene trattato il delicato tema dell’autotutela collettiva, nell’intersezione tra ipotesi di revisione nazionale e prospettive europee. Dapprima viene ricostruita l’evoluzione della valutazione del conflitto collettivo nell’ordinamento giuridico italiano ed effettuata una ricognizione delle diverse manifestazioni del conflitto collettivo ivi riscontrabili. Il tentativo è quello di superare i limiti di una trattazione ristretta allo sciopero e di verificare la perdurante validità della tradizionale nozione di sciopero, intesa esclusivamente come astensione collettiva dalle prestazioni di lavoro. In un secondo capitolo vengono esaminati i disegni di legge di riforma in materia di conflitto collettivo, presentati nel corso della XVI legislatura e le clausole, incidenti sulla medesima materia, rinvenibili nell’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e negli accordi FIAT del 2010, relativi agli stabilimenti di Pomigliano D’Arco e Mirafiori. Alla luce di tali materiali, si riesaminano le tematiche della titolarità individuale del diritto di sciopero, delle clausole di tregua e delle procedure arbitrali e conciliative. Successivamente, viene esaminata la produzione legislativa e giurisprudenziale comunitaria in tema di conflitto collettivo. Il confronto con l’ordinamento nazionale consente di mettere criticamente in luce il diverso rapporto tra mercato e diritti d’azione collettiva e di rilevare che nell’ordinamento comunitario la giurisprudenza della Corte di giustizia abbia introdotto limiti eccessivi al dispiegarsi dei diritti sociali in esame. Da ultimo, vengono formulate alcune considerazioni conclusive. Criticamente viene rilevato come, in tempi di globalizzazione, non viene prestata sufficiente attenzione alla valorizzazione del conflitto collettivo, come motore dell’emancipazione e del progresso sociale.

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This research seeks to provide an explanation for variations of “politics” of preference formation in international trade negotiations. Building on the ‘policy determines politics’ argument, I hypothesize the existence of a causal relationship between issue-characteristics and their variations with politics dynamics and their variations. More specifically, this study seeks to integrate into a single analytical framework two dimensions along which variations in the “politics of preference formation” can be organized: configurations of power relationships among the relevant actors in the structures within which they interact as well as the logic and the motivations of the actors involved in the policy making process. To do so, I first construct a four-cell typology of ‘politics of preference formation’ and, then, I proceed by specifying that the type of state-society configurations as well as the type of actors’ motivations in the “politics of preference formation” depend, respectively, on the degree to which a policy issue is perceived as politically salient and on the extent to which the distributional implications of such an issue can be calculated by the relevant stakeholders in the policy making process. The empirical yardstick against which the validity of the theoretical argument proposed is tested is drawn from evidence concerning the European Union’s negotiating strategy in four negotiating areas in the context of the so-called WTO’s Doha Development Round of multilateral trade negotiations: agriculture, competition, environment and technical assistance and capacity building.