2 resultados para Tomás de Valencia , O.F.M. Cap.-Biografies

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Scopo del presente lavoro di ricerca è quello di comparare due contesti metropolitani, valenciano e bolognese, sulle pratiche di accompagnamento al lavoro rivolte a fasce svantaggiate, in particolare persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope. L’indagine propone un confronto su alcune tematiche trasversali (tipologia di azioni messe in campo, organizzazione territoriale e governance, profilo degli utenti, inserimento sociale, coinvolgimento del mondo produttivo) e pone in evidenza gli elementi che ci consentono di individuare e segnalare sia delle buone pratiche trasferibili sia delle linee progettuali, partendo dunque dal presupposto che capacitare una persona significa innanzitutto offrirle congrue opportunità di scelta, nel senso seniano e come spiegato dalla stessa Nussbaum, ma soprattutto accompagnarla e sostenerla nel percorso di inserimento lavorativo e, in parallelo, sociale. Il bisogno raccolto è quello di un sostegno, motivazionale e orientativo, che segua un approccio socio educativo capace di fornire, alla persona, una risposta integrata, di unicità, capace dunque di agire sull’autonomia, sull’autostima, sull’elaborazione delle proprie esperienze di vita e lavorative, nonché su elementi anche di contesto quali la casa, le reti amicali e familiari, spesso compromesse. L’elemento distintivo che consente di agire in questa direzione è il lavoro di collaborazione tra i diversi servizi e la co-progettazione del percorso con l’utente stesso. Il tema degli inserimenti lavorativi è un argomento molto complesso che chiama in causa diversi aspetti: i mutamenti sociali e le trasformazioni del lavoro; l’emergere di nuove fasce deboli e il rischio di aggravamento delle condizioni di esclusione per le fasce deboli “tradizionali”; l’importanza del lavoro per la costruzione di percorsi identitari e di riconoscimento; l’impatto delle politiche attive sulle fasce svantaggiate e i concetti di capitazione e attivazione; il ruolo del capitale sociale e l’emergere di nuovi welfare; la rete degli attori coinvolti dal processo di inserimento e il tema della governace territoriale.

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The CAP reform process has been a central issue for agricultural economics research in recent years, and is gaining further attention in view of the post-2013 perspectives (Viaggi et al., 2010; Bartolini et al., 2011). Today the CAP is in the middle of a new reform process. Through the debate generated by the official proposals, published in October 2011 (COM(2011)625/3), the European Union (EU) engaged in a revision of the CAP ended on 26 June 2013 when a political agreement has been reached (IP/13/613, MEMO-13-621 and IP/13/864). In particular, in Italy the switch of the payment regime from historical to regional bases will take place. The underlying assumption is that the shift to regionalized payments changes the remuneration of inputs and has an impact on farmers’ allocation of fixed resources. In this context, farmers are expected to adjust their plans to the new policy environment as the regionalization of support is meant to create a change in incentives faced by farmers. The objective of this thesis is to provide an ex-ante analysis of the potential impact of the introduction of regionalized payments, within the post-2013 CAP reform, on the land market. Regionalized payments seem to produce differentiated effects and contribute to a general (slight) increase of land exchanges. The individual reaction to the new payments introduction would be different depending on location and specialization. These effects seem to be also strongly influenced by the difference in historical payments endowment and value, i.e. by the previous historical system of distribution of payments.