2 resultados para Skeletal Disorders
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La chirurgia con ultrasuoni focalizzati guidati da MRI (MR-g-FUS) è un trattamento di minima invasività, guidato dal più sofisticato strumento di imaging a disposizione, che utilizza a scopo diagnostico e terapeutico forme di energia non ionizzante. Le sue caratteristiche portano a pensare un suo possibile e promettente utilizzo in numerose aree della patologia umana, in particolare scheletrica. L'osteoma osteoide affligge frequentemente pazienti di giovane età, è una patologia benigna, con origine ed evoluzione non chiare, e trova nella termoablazione con radiofrequenza continua sotto guida CT (CT-g-RFA) il suo trattamento di elezione. Questo lavoro ha valutato l’efficacia, gli effetti e la sicurezza del trattamento dell’osteoma osteoide con MR-g-FUS. Sono stati presi in considerazione pazienti arruolati per MR-g-FUS e, come gruppo di controllo, pazienti sottoposti a CT-g-RFA, che hanno raggiunto un follow-up minimo di 18 mesi (rispettivamente 6 e 24 pazienti). Due pazienti erano stati esclusi dal trattamento MR-g-FUS per claustrofobia (2/8). Tutti i trattamenti sono stati portati a termine con successo tecnico e clinico. Non sono state registrate complicanze o eventi avversi correlati all’anestesia o alle procedure di trattamento, e tutti i pazienti sono stati dimessi regolarmente dopo 12-24 ore. La durata media dei trattamenti di MR-g-FUS è stata di 40±21 min. Da valori di score VAS pre-trattamento oscillanti tra 6 e 10 (su scala 0-10), i trattamenti hanno condotto tutti i pazienti a VAS 0 (senza integrazioni farmacologiche). Nessun paziente ha manifestato segni di persistenza di malattia o di recidiva al follow-up. Nonostante la neurolisi e la risoluzione dei sintomi, la perfusione del nidus è stata ritrovata ancora presente in oltre il 70% dei casi sottoposti a MR-g-FUS (4/6 pazienti). I risultati derivati da un'analisi estesa a pazienti più recentemente arruolati confermano questi dati. Il trattamento con MR-g-FUS sembra essere efficace e sicuro nel risolvere la sintomatologia dell'osteoma osteoide.
Resumo:
In the last decades a negative trend in inbreeding has accompanied the evident improvement in productivity and performance of bovine domestic population, predisposing to the occurrence of recessively inherited disorders. The objectives of this thesis were: a) the study of genetic diseases applying a “forward genetic approach” (FGA); b) the estimation of the prevalence of deleterious alleles responsible for eight recessive disorders in different breeds; c) the collection of well-characterized materials in a Biobank for Bovine Genetic Disorders. The FGA allowed the identification of seven new recessive deleterious variants (Paunch calf syndrome - KDM2B; Congenital cholesterol deficiency - APOB; Ichthyosis congenita - FA2H; Hypotrichosis - KRT71; Hypotrichosis - HEPHL1; Achromatopsia - CNGB3; Hemifacial microsomia – LAMB1) and of seven new de novo dominant deleterious variants (Achondrogenesis type II - two variants in COL2A1; Osteogenesis imperfecta - COL1A1; Skeletal-cardio-enteric dysplasia - MAP2K2; Congenital neuromuscular channelopathy - KGNG1; Epidermolysis bullosa simplex - KRT5; Classical Ehlers-Danlos syndrome - COL5A2) in different breeds, associated with a large spectrum of phenotypes affecting different systems. The FGA was based on the sequence of a clinical, genealogical, gross- and/or histopathological and genomic study. In particular, a WGS trio-approach (patient, dam and sire) was applied. The prevalence of deleterious alleles was calculated for the Pseudomyotonia congenita, Paunch calf syndrome, Hemifacial microsomia, Congenital bilateral cataract, Ichthyosis congenita, Ichthyosis fetalis, Achromatopsia and Hypotrichosis. A particular concern resulted the allelic frequency of 12% for the Paunch calf syndrome in Romagnola cattle. In respect to the Biobank for Bovine Genetic Diseases, biological materials of clinical cases and their available relatives as well as controls used for the allelic frequency estimations were stored at -20 °C. Altogether, around 16.000 samples were added to the biobank.