2 resultados para Security Council authorization

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Il presente studio delinea alcuni degli effetti del cambiamento climatico sul diritto internazionale. Si concentra su due principali fenomeni, la scomparsa dello Stato e le migrazioni ambientali. Questa ricerca si pone l’obiettivo di dimostrare che, nonostante il cambiamento climatico abbia un forte impatto sulla vita di estese popolazioni e di molti Stati, il diritto internazionale attualmente non abbia ancora trovato gli strumenti adeguati per disciplinare le conseguenze di questi fenomeni. Per farlo ci si è basati sullo studio delle fonti del diritto internazionale, soprattutto di soft law, sugli studi della dottrina e su alcuni casi giurisprudenziali. L'elaborato è diviso in tre capitoli, un'introduzione e una conclusione. Il primo capitolo è dedicato al fenomeno dell'innalzamento del livello del mare e alle sue conseguenze sulla statualità, diritti umani e diritto del mare. Il secondo al fenomeno delle migrazioni ambientali e all’individuazione di una tutela per questa categoria. Il terzo si concentra sui tentativi volti alla previsione di una responsabilità degli Stati per mancata mitigazione degli effetti del cambiamento climatico andando ad analizzare due casi emblematici e le richieste pendenti di chiarimenti alle Corti in questo senso. Si indaga infine sulla possibilità e opportunità di investire un organo con potere coercitivo come il Consiglio di Sicurezza della responsabilità di far fronte all’inazione degli Stati rispetto alle minacce del cambiamento climatico, allo scopo di imporre il rispetto di determinati standard. Nonostante l’interesse della comunità internazionale rispetto a queste tematiche sia dimostrato dall’adozione di svariati strumenti di soft law volte all’inquadramento di questi fenomeni e alla tutela di Stati e individui, dal lavoro svolto emerge come ancora non sia matura la volontà di istituire un sistema adeguato ed effettivo.

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Recent technological advancements have played a key role in seamlessly integrating cloud, edge, and Internet of Things (IoT) technologies, giving rise to the Cloud-to-Thing Continuum paradigm. This cloud model connects many heterogeneous resources that generate a large amount of data and collaborate to deliver next-generation services. While it has the potential to reshape several application domains, the number of connected entities remarkably broadens the security attack surface. One of the main problems is the lack of security measures to adapt to the dynamic and evolving conditions of the Cloud-To-Thing Continuum. To address this challenge, this dissertation proposes novel adaptable security mechanisms. Adaptable security is the capability of security controls, systems, and protocols to dynamically adjust to changing conditions and scenarios. However, since the design and development of novel security mechanisms can be explored from different perspectives and levels, we place our attention on threat modeling and access control. The contributions of the thesis can be summarized as follows. First, we introduce a model-based methodology that secures the design of edge and cyber-physical systems. This solution identifies threats, security controls, and moving target defense techniques based on system features. Then, we focus on access control management. Since access control policies are subject to modifications, we evaluate how they can be efficiently shared among distributed areas, highlighting the effectiveness of distributed ledger technologies. Furthermore, we propose a risk-based authorization middleware, adjusting permissions based on real-time data, and a federated learning framework that enhances trustworthiness by weighting each client's contributions according to the quality of their partial models. Finally, since authorization revocation is another critical concern, we present an efficient revocation scheme for verifiable credentials in IoT networks, featuring decentralization, demanding minimum storage and computing capabilities. All the mechanisms have been evaluated in different conditions, proving their adaptability to the Cloud-to-Thing Continuum landscape.