4 resultados para SCORE

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Background Echocardiography is the cornerstone in the evaluation of cardiac masses and provides accurate characterization. Despite, its accuracy in diagnosis of cardiac masses (CM) remains challenging and, up to date, no validated diagnostic algorithm is validated. Purpose The aim of our study was to evaluate the diagnostic accuracy of echocardiography, to identify the echocardiographic predictors of malignancy and to develop and then validate a multiparametric echocardiographic score that could be used to estimate the likelihood of the histological nature of a CM. Materials and methods The final sample consisted of 273 consecutive patients who had a 2D-echocardiographic evaluation and a histologic diagnosis. Logistic regression was performed to evaluate the ability of echocardiographic findings to discriminate benign versus malignant masses, then a scoring system was developed and validated in a separate test cohort. Results Of the 322 patients initially included in the Bologna Cardiac Masses Registry, 13 with a poor acoustic window, 27 with no histological examination patients and 9 extra-cardiac masses were excluded. In the remaining 273 patients, classical 2-D echocardiogram identified 249 masses with a diagnostic accuracy of 88%. A weighted score [Diagnostic Echocardiographic Mass (DEM) Score] ranging from 0 to 9 was obtained from 6 variables: infiltration, polylobate mass, moderate-severe pericardial effusion. The AUC for the score was 0.965 (95% CI [0.938-0.993]). In a logistic regression analysis using the DEM score as a predictor, the likelihood of malignant CM increased more than 4 times for a 1-unit increase in the score (OR=4.468; 95% CI 2.733-7.304). A score < 3 denoted a high probability of a benign diagnosis, and a score ≥ 5 points corresponded to a higher risk of malignancy. Conclusion 2D-Echocardiography provides a high diagnostic accuracy in identifying cardiac masses and our multiparametric echocardiographic score could be useful to predict the histological nature of cardiac masses.

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Introduzione: La malattia policistica autosomica dominante (ADPKD) è una causa comune di malattia renale terminale (ESKD). È caratterizzata dallo sviluppo di cisti renali bilaterali che aumentano progressivamente di volume. Il Tolvaptan viene prescritto in base a 3 criteri: volume renale totale (HtTKV) e Mayo Clinic Imaging Class (MCIC), tasso di declino dell'eGFR e al Predicting Renal Outcome in Polycystic Kidney Disease (PROPKD), che combina variabili cliniche e genetiche. In questa coorte multicentrica retrospettiva, l'obiettivo era di valutare e migliorare la concordanza di sensibilità e specificità predittive di MCIC e PROPKD. Metodi: I dati di pazienti adulti affetti da ADPKD sono stati ottenuti da 2 centri di Bologna (B) e Dublino (D). Abbiamo definito RP un calo dell'eGFR ≥3 mL/min/1,73m2/anno su 4 anni (Clinical Score), o classi MCIC 1C-D-E, o punteggio PROPKD da 7 a 9. Per i parametri clinici sono state utilizzate statistiche descrittive. La concordanza tra i punteggi è stata valutata tramite la statistica Kappa. Nelle varianti missenso di PKD1, il punteggio REVEL è stato trattato come una variabile continua; (>0,65 patogeno'). Risultati: Abbiamo valutato 201 pazienti con ADPKD. Il Propkd e il MCIC erano rispettivamente: 90% specifico e 31,3% sensibile; 89,6% sensibile e 28,6% specifico per identificare il calo dell'eGFR. Kappa di Cohen era di 0,025. Il 47,9% (n=143) è risultato concorde. Il punteggio Revel applicato alle mutazioni PKD1NT identifica da 15 a 19 pazienti che potrebbero avere una RP. L'analisi multivariata mostra dati statisticamente significativi per HB (p:0,016), eventi urologici (p: 0,005) e MCIC (p: 0,074). Conclusioni: La concordanza tra i punteggi risulta bassa. Il PROPKD è più selettivo rispetto al Mayo. Tuttavia, il PROPKD permette di identificare alcune RP escluse dall'uso del solo MCIC. L'uso combinato dei punteggi può aumentare la capacità di identificare le RP. Il punteggio REVEL potrebbe migliorare questa concordanza

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Questo studio si concentra sull'ischemia critica cronica dell'arto inferiore (CLTI), una patologia globale con gravi complicanze e impatto sociale elevato. Recentemente, la "Medial Artery Calcification" (MAC) è emersa come fattore prognostico significativo nei pazienti con CLTI e malattia grave dei vasi del piede, ma le informazioni sono principalmente retrospettive. Questa tesi esplora la relazione tra MAC e CLTI in tre sezioni. Nella sezione clinica, 248 pazienti sono stati divisi in gruppi MAC per valutare l'impatto prospettico sulla guarigione e sul salvataggio dell'arto. Nella sezione isto-patologica, campioni arteriosi di 26 pazienti sottoposti ad amputazione maggiore sono stati analizzati per comprendere la relazione tra MAC, aterosclerosi e occlusione vascolare. Nella sezione di arterializzazione, 16 pazienti sottoposti all'arterializzazione delle vene del piede (AVP) sono stati esaminati per valutare i risultati clinici prospettici. I risultati della sezione clinica indicano che la presenza di MAC severa è associata a risultati clinici peggiori nei pazienti affetti da CLTI. L'analisi isto-patologica mostra una prevalenza elevata di MAC rispetto all'aterosclerosi, con una associazione importante tra MAC e iperplasia intimale. L'AVP presenta risultati promettenti nei pazienti affetti da CLTI. In conclusione, la MAC influisce sui risultati clinici della CLTI, e l'AVP potrebbe essere una strategia efficace di trattamento.