2 resultados para SAMPLERS

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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La cippatura è un processo produttivo fondamentale nella trasformazione della materia prima forestale in biomassa combustibile che coinvolgerà un numero sempre più crescente di operatori. Scopo dello studio è stato quantificare la produttività e il consumo di combustibile in 16 cantieri di cippatura e determinare i livelli di esposizione alla polvere di legno degli addetti alla cippatura, in funzione di condizioni operative differenti. Sono state identificate due tipologie di cantiere: uno industriale, con cippatrici di grossa taglia (300-400kW) dotate di cabina, e uno semi-industriale con cippatrici di piccola-media taglia (100-150kW) prive di cabina. In tutti i cantieri sono stati misurati i tempi di lavoro, i consumi di combustibile, l’esposizione alla polvere di legno e sono stati raccolti dei campioni di cippato per l’analisi qualitativa. Il cantiere industriale ha raggiunto una produttività media oraria di 25 Mg tal quali, ed è risultato 5 volte più produttivo di quello semi-industriale, che ha raggiunto una produttività media oraria di 5 Mg. Ipotizzando un utilizzo massimo annuo di 1500 ore, il cantiere semi-industriale raggiunge una produzione annua di 7.410 Mg, mentre quello industriale di 37.605 Mg. Il consumo specifico di gasolio (L per Mg di cippato) è risultato molto minore per il cantiere industriale, che consuma in media quasi la metà di quello semi-industriale. Riguardo all’esposizione degli operatori alla polvere di legno, tutti i campioni hanno riportato valori di esposizione inferiori a 5 mg/m3 (limite di legge previsto dal D.Lgs. 81/08). Nei cantieri semi-industriali il valore medio di esposizione è risultato di 1,35 mg/m3, con un valore massimo di 3,66 mg/m3. Nei cantieri industriali si è riscontrato che la cabina riduce drasticamente l’esposizione alle polveri di legno. I valori medi misurati all’esterno della cabina sono stati di 0,90 mg/m3 mentre quelli all’interno della cabina sono risultati pari a 0,20 mg/m3.

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In this work, new tools in atmospheric pollutant sampling and analysis were applied in order to go deeper in source apportionment study. The project was developed mainly by the study of atmospheric emission sources in a suburban area influenced by a municipal solid waste incinerator (MSWI), a medium-sized coastal tourist town and a motorway. Two main research lines were followed. For what concerns the first line, the potentiality of the use of PM samplers coupled with a wind select sensor was assessed. Results showed that they may be a valid support in source apportionment studies. However, meteorological and territorial conditions could strongly affect the results. Moreover, new markers were investigated, particularly focusing on the processes of biomass burning. OC revealed a good biomass combustion process indicator, as well as all determined organic compounds. Among metals, lead and aluminium are well related to the biomass combustion. Surprisingly PM was not enriched of potassium during bonfire event. The second research line consists on the application of Positive Matrix factorization (PMF), a new statistical tool in data analysis. This new technique was applied to datasets which refer to different time resolution data. PMF application to atmospheric deposition fluxes identified six main sources affecting the area. The incinerator’s relative contribution seemed to be negligible. PMF analysis was then applied to PM2.5 collected with samplers coupled with a wind select sensor. The higher number of determined environmental indicators allowed to obtain more detailed results on the sources affecting the area. Vehicular traffic revealed the source of greatest concern for the study area. Also in this case, incinerator’s relative contribution seemed to be negligible. Finally, the application of PMF analysis to hourly aerosol data demonstrated that the higher the temporal resolution of the data was, the more the source profiles were close to the real one.