2 resultados para Reduced growth
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Poiché le infestazioni parassitarie dei rettili in cattività possono incidere sulla loro salute, è stato condotto uno studio sui parassiti intestinali e gli ectoparassiti su 213 rettili del Bioparco di Roma. In cattività, dove gli animali sono confinati in piccoli spazi, la concentrazione di parassiti può essere più alta. Alcuni di essi sono innocui, ma altri, specialmente in associazione allo stress, possono essere pericolosi, causare malattie e portare anche alla morte se non trattati. Inoltre, i rettili parassitati hanno una vita più breve, sono più suscettibili ad altre malattie, hanno scarsa fertilità, ridotta crescita ed alta mortalità. Tra Gennaio 2012 e Dicembre 2014 sono stati raccolti campioni da 213 rettili che non mostravano alcun segno clinico e che includevano 23 specie di sauri, 20 specie di cheloni, 20 specie di ofidi e 4 specie di alligatori. I campioni sono stati esaminati per la presenza di parassiti intestinali mediante copromicroscopia di tipo qualitativo previa sedimentazione e successiva flottazione, mentre la tecnica di Zihel-Neelsen è stata usata per la ricerca di oocisti di Cryptosporidium . I campioni di feci sottoposti ad esame copromicroscopico qualitativo sono risultati positivi per almeno una tipologia di endoparassiti nel 49% dei casi. Il 35% dei campioni è risultato positivo per ossiuri, il 22% per coccidi, l’1% per strongili ed il 5% per ascaridi. Degli strisci fecali colorati con la tecnica di Zihel-Neelsen, il 25% sono risultati positivi per Cryptosporidium spp. Ossiuri e coccidi sono stati più prevalenti nei sauri rispetto ai cheloni, agli ofidi e agli alligatori e nel 14% è stata osservata la presenza di entrambi. Inoltre, per quanto riguarda gli ectoparassiti, sono state rilevate uova di Myocoptes musculinus nel 24% dei rettili esaminati. Tutti gli strisci risultati positivi per Cryptosporidium spp. sono stati inviati all’Università di Santiago de Compostela per essere sottoposti alla tecnica PCR.
Resumo:
Jasmonates (JAs) and spermidine (Sd) influence fruit (and seed) development and ripening. In order to unravel their effects in peach fruit, at molecular level, field applications of methyl jasmonate (MJ) and propyl dihydrojasmonate (PDJ), and Sd were performed at an early developmental stage (late S1). At commercial harvest, JA-treated fruit were less ripe than controls. Realtime RT-PCR analyses confirmed a down-regulation of ethylene biosynthetic, perception and signaling genes, and flesh softening-related genes. The expression of cell wall-related genes, of a sugar-transporter and hormone-related transcript levels was also affected by JAs. Seeds from JA-treated fruit showed a shift in the expression of developmental marker genes suggesting that the developmental program was probably slowed down, in agreement with the contention that JAs divert resources from growth to defense. JAs also affected phenolic content and biosynthetic gene expression in the mesocarp. Levels of hydroxycinnamic acids, as well as those of flavan-3-ols, were enhanced, mainly by MJ, in S2. Transcript levels of phenylpropanoid pathway genes were up-regulated by MJ, in agreement with phenolic content. Sd-treated fruits at harvest showed reduced ethylene production and flesh softening. Sd induced a short-term and long-term response patterns in endogenous polyamines. At ripening the up-regulation of the ethylene biosynthetic genes was dramatically counteracted by Sd, leading to a down-regulation of softening-related genes. Hormone-related gene expression was also altered both in the short- and long-term. Gene expression analyses suggest that Sd interfered with fruit development/ripening by interacting with multiple hormonal pathways and that fruit developmental marker gene expression was shifted ahead in accord with a developmental slowing down. 24-Epibrassinolide was applied to Flaminia peaches under field conditions early (S1) or later (S3) during development. Preliminary results showed that, at harvest, treated fruit tended to be larger and less mature though quality parameters did not change relative to controls.