14 resultados para Pursuit
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La tesi analizza una parte della politica estera dell’amministrazione Johnson, e più specificamente l’avvio del dialogo con l’Urss in materia di non proliferazione e controllo degli armamenti e la revisione della China policy, inquadrando entrambe nell’adattamento della cold war strategy all’evoluzione sistema internazionale, argomentando che la distensione intesa come rilassamento delle tensioni e ricerca di terreno comune per il dialogo, fosse perlomeno uno degli strumenti politici che l’amministrazione scelse di usare. Il primo capitolo analizza i cambiamenti che interessarono il Blocco sovietico e il movimento comunista internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, soprattutto la rottura dell’alleanza sino-sovietica, e l’impatto che essi ebbero sul sistema bipolare su cui si basava la Guerra Fredda. Il capitolo secondo affronta più specificamente l’evoluzione delle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, il perseguimento di una politica di distensione, dopo la crisi dei missili cubani, e in che relazione si trovasse ciò con lo status della leadership sovietica a seguito dei cambiamenti che avevano avuto luogo. Soffermandosi sulla questione del controllo degli armamenti e sul percorso che portò alla firma del Trattato di Non-proliferazione, si analizza come la nuova rotta intrapresa col dialogo sulle questioni strategiche sia stato anche un cambiamento di rotta in generale nella concezione della Guerra Fredda e l’introduzione della distensione come strumento politico. Il terzo capitolo affronta la questione della modifica della politica verso Pechino e il processo tortuoso e contorto attraverso cui l’amministrazione Johnson giunse a distaccarsi dalla China policy seguita sino ad allora.
Resumo:
The development of High-Integrity Real-Time Systems has a high footprint in terms of human, material and schedule costs. Factoring functional, reusable logic in the application favors incremental development and contains costs. Yet, achieving incrementality in the timing behavior is a much harder problem. Complex features at all levels of the execution stack, aimed to boost average-case performance, exhibit timing behavior highly dependent on execution history, which wrecks time composability and incrementaility with it. Our goal here is to restitute time composability to the execution stack, working bottom up across it. We first characterize time composability without making assumptions on the system architecture or the software deployment to it. Later, we focus on the role played by the real-time operating system in our pursuit. Initially we consider single-core processors and, becoming less permissive on the admissible hardware features, we devise solutions that restore a convincing degree of time composability. To show what can be done for real, we developed TiCOS, an ARINC-compliant kernel, and re-designed ORK+, a kernel for Ada Ravenscar runtimes. In that work, we added support for limited-preemption to ORK+, an absolute premiere in the landscape of real-word kernels. Our implementation allows resource sharing to co-exist with limited-preemptive scheduling, which extends state of the art. We then turn our attention to multicore architectures, first considering partitioned systems, for which we achieve results close to those obtained for single-core processors. Subsequently, we shy away from the over-provision of those systems and consider less restrictive uses of homogeneous multiprocessors, where the scheduling algorithm is key to high schedulable utilization. To that end we single out RUN, a promising baseline, and extend it to SPRINT, which supports sporadic task sets, hence matches real-world industrial needs better. To corroborate our results we present findings from real-world case studies from avionic industry.
Resumo:
Il sistema comune europeo dell’imposta sul valore aggiunto privilegia caratteri e finalità economiche nel definire chi siano gli operatori economici soggetti all’IVA. Una disciplina particolare è, tuttavia, prevista per i soggetti di diritto pubblico che, oltre alla principale attività istituzionale, esercitano un’attività di carattere economico. Ai sensi dell’articolo 13 della Direttiva del 28 novembre 2006, 2006/112/CE, gli Stati, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti di diritto pubblico, in relazione alle attività ed operazioni che essi effettuano in quanto pubbliche autorità, non sono considerati soggetti passivi IVA anche se in relazione ad esse percepiscono diritti, canoni, contributi o retribuzioni. La vigente disciplina europea delle attività economiche esercitate dagli enti pubblici, oltre che inadeguata al contesto economico attuale, rischia di diventare un fattore che influenza negativamente l’efficacia del modello impositivo dell’IVA e l’agire degli enti pubblici. La tesi propone un modello alternativo che prevede l’inversione dell’impostazione attuale della Direttiva IVA al fine di considerare, di regola, soggetti passivi IVA gli organismi pubblici che svolgono - ancorché nella veste di pubblica autorità - attività oggettivamente economiche.
Resumo:
A fronte dal recepimento del direttiva SHR nel nostro ordinamento, realizzato dal d.lgs. 27/2010, il presente lavoro si propone anzitutto di analizzare l'attuale ruolo della delega di voto - sollecitata e non - per poi verificare quale sia l'interesse concretamente sotteso a un voto così esercitato, con particolare attenzione alla sollecitazione di deleghe di voto, oggi destinata espressamente (per la prevalente dottrina) a consentire al promotore il perseguimento di interessi propri. Le considerazioni riguardo all'interesse concretamente sotteso al voto esercitato per delega portano a vagliarne la rilevanza ai fini della nozione di controllo, ex art. 2359 c.c., la quale esclude espressamente dai voti rilevanti esclusivamente quelli esercitati "per conto terzi", e non, dunque, anche quelli esercitati nell'interesse proprio da un soggetto non titolare della partecipazione. Viene quindi affrontata la principale critica ad un controllo raggiunto per tale via e, più in generale, attraverso una delle varie forme di dissociazione tra titolarità della partecipazione e legittimazione all'esercizio del voto ad essa relativo, ovvero la apparente mancanza di stabilità. Considerando tuttavia che ogni ipotesi di controllo c.d. di fatto per definizione non gode di stabilità se non si scelga di ammettere una valutazione di tale requisito necessariamente prognostica ed ex ante, si giunge alla conclusione che la fattispecie di un controllo acquisito tramite sollecitazione di deleghe si distingue da altre ipotesi di controllo di fatto esclusivamente per la maggiore difficoltà dell'accertamento in fatto del requisito della stabilità. Si affronta infine la possibilità di garantire il diritto di exit (ovvero una tutela risarcitoria) del socio di minoranza che veda modificate le condizioni di rischio del proprio investimento a causa di una modifica del soggetto controllante derivante da sollecitazione di deleghe, tramite applicazione diretta della disciplina OPA ovvero riconducendo la fattispecie all'art. 2497quater, lett. d, ove ne ricorrano i presupposti.
Resumo:
Il lavoro mira a fornire un complessivo inquadramento dell'istituto della società mista, identificato in primo luogo quale strumento di diritto privato a cui partecipano soggetti pubblici e soggetti privati. L'indagine si svolge su differenti piani di valutazione. Si dà ragione delle caratteristiche peculiari di tale contratto associativo e dei limiti che il nostro ordinamento impone allo sviluppo della figura. L'attenzione si sposta poi sulla specifica declinazione che il modello di società mista ha assunto in ambito europeo attraverso l'analisi del partenariato pubblico privato istituzionalizzato. L'istituto è di particolare interesse perchè individua nella società mista un modello organizzativo dai tratti specifici, all'interno del quale il ruolo del socio privato assume connotazioni e forme non comuni a tutti i modelli societari. La ricerca mira a mostrare come tale figura ha trovato riscontro nell'ordinamento interno e quali possibili sviluppi la stessa possa trovare in differenti campi della vita economica. In questi termini, si cerca di valutare quale sia l'incidenza delle procedure competitive nella costituzione e nella vita della società mista ed in che termini lo svolgimento delle attività affidate al socio privato debba essere inquadrato all'interno del rapporto di partenariato. Sul punto è centrale la declinazione fornita all'istituto in relazione ad uno specifico ambito di attività: i servizi pubblici locali di rilevanza economica. In questo contesto, particolarmente rilevante sul piano sistematico è la ricerca di un equilibrio tra il rispetto delle disciplina posta a tutela della concorrenza, ed il perseguimento delle finalità che hanno portato alla scelta di costruire una società mista. La scelta in favore di tale modello organizzativo pare infatti giustificata solo qualora essa apporti un reale vantaggio nella gestione del servizio e la realizzazione di concrete sinergie positive.
Resumo:
Lo studio delle Zone Franche Urbane all’interno del Diritto tributario europeo non ha potuto prescindere da una introduttiva delimitazione del lavoro, capace di distinguere le diverse tipologie di zone franche esistenti nei Paesi intra/extra Ue. Attraversando i casi-studio di Madeira, delle Azzorre, fino alla istituenda Zona Franca di Bruxelles, Zone d’Economie Urbaine stimulée (ZEUS), si è giunti alla constatazione dell’assenza di una definizione di Zona Franca Urbana: analizzando le esperienze normative vissute in Francia e in Italia, si è potuto tratteggiare il profilo territoriale, soggettivo e oggettivo del sistema agevolativo rivolto al recupero delle aree urbane degradate. La funzione strumentale della fiscalità, esplicitata per mezzo delle ZFU, ha condotto ad una verifica di diritto interno per controllare la legittimità delle scelte nazionali in ragione dei principi costituzionali nazionali, come anche una di diritto europeo per evitare che le scelte nazionali, anche se legittime sul piano interno, possano per gli stessi effetti incentivanti alle attività d'impresa presentarsi come una forma territoriale di aiuti di Stato fiscali. Evidenziando il rapporto tra le ZFU e il Mercato europeo si è voluto, da un lato, effettuare una ricostruzione sistemica necessaria per un’interpretazione delle ZFU che metta in luce le componenti di tale strumento orientate al perseguimento di un interesse socioeconomico, che in prima battuta generi una contraddizione, una deroga ai principi costituzionali e comunitari, per poi “sciogliersi” in una coerente applicazione degli stessi; dall’altro, tentare di elevare le ZFU a misura sistemica dell’Ordinamento europeo. Si è svolto, infine, un ragionamento in termini di federalismo fiscale con riferimento alle ZFU, trovando una adeguata collocazione nel percorso di devoluzione intrapreso dal legislatore nazionale, avendo quali interlocutori privilegiati le Regioni a Statuto Speciale.
Resumo:
The convergence between the recent developments in sensing technologies, data science, signal processing and advanced modelling has fostered a new paradigm to the Structural Health Monitoring (SHM) of engineered structures, which is the one based on intelligent sensors, i.e., embedded devices capable of stream processing data and/or performing structural inference in a self-contained and near-sensor manner. To efficiently exploit these intelligent sensor units for full-scale structural assessment, a joint effort is required to deal with instrumental aspects related to signal acquisition, conditioning and digitalization, and those pertaining to data management, data analytics and information sharing. In this framework, the main goal of this Thesis is to tackle the multi-faceted nature of the monitoring process, via a full-scale optimization of the hardware and software resources involved by the {SHM} system. The pursuit of this objective has required the investigation of both: i) transversal aspects common to multiple application domains at different abstraction levels (such as knowledge distillation, networking solutions, microsystem {HW} architectures), and ii) the specificities of the monitoring methodologies (vibrations, guided waves, acoustic emission monitoring). The key tools adopted in the proposed monitoring frameworks belong to the embedded signal processing field: namely, graph signal processing, compressed sensing, ARMA System Identification, digital data communication and TinyML.
Resumo:
Questo elaborato contiene studi riguardanti il benessere del suino pesante italiano ed in particolare si sofferma su alcuni aspetti particolarmente significativi per il miglioramento del benessere. Gli aspetti in esame hanno riguardato la percezione da parte del consumatore italiano del benessere in azienda; inoltre sono stati studiati gli effetti sul benessere di alcune caratteristiche dell'allevamento e di aspetti multifattoriali riguardanti il trasporto al macello. Alla luce dei lavori contenuti in questo lavoro, emerge come una revisione della normativa, anche considerando la categoria dei suini pesanti, possa migliorare notevolmente le loro condizioni di benessere. I consumatori italiani, infatti, hanno confermato di essere attenti e interessati al benessere animale, oltre che disposti a spendere di più per gli animali derivanti da pratiche innovative e più rispettose del benessere, come l'immunocastrazione. Un altro criterio importante, soprattutto in questa categoria di prodotti, è la disponibilità di spazio. Le nostre evidenze sperimentali dimostrano che garantire a questa categoria di suini requisiti di spazio superiori a quelli richiesti dalla normativa migliora il comportamento degli animali e i parametri di produzione. Infine, in termini di trasporto, lo studio da noi condotto ha permesso di identificare parametri da utilizzare come indicatori del livello di stress degli animali, risultando in una buona correlazione con i parametri di stress ematobiochimico. A conclusione di queste variegate esperienze di ricerca, si evidenzia quindi come investire in ulteriori impegni da parte del settore suinicolo, perseguendo l'obiettivo di ridurre al minimo gli stress a cui sono sottoposti i suini pesanti nel corso della loro vita, dall'adozione di tecniche di castrazione meno invasive, il miglioramento delle condizioni di allevamento e di trasporto, dovrebbe essere l'obiettivo comune di tutti i protagonisti della filiera, anche con l’obiettivo di ottenere un prodotto finale con un valore etico che soddisfi le aspettative implicite del consumatore.
Resumo:
The steadily growing immigration phenomenon in today’s Japan is showing a tangible and expanding presence of immigrant-origin youths residing in the country. International research in the migration studies area has underlined the importance of focusing on immigrant-origin youths to shed light on the character of the way immigrant incorporate in countries of destinations. In-deed, immigrants’ offspring, the adults of tomorrow, embody the interlocutor between first-generation immigrants and the receiving societal context. The extent of the presence of immigrants’ children in countries of destination is also a reliable yardstick to assess the maturation of the migration process, transforming it from a temporary phenomenon to a long-term settlement. Within this framework, the school is a privileged site to observe and analyze immigrant-origin youths’ integration. Alongside their family and peers, school constitutes one of the main agents of socialization. Here, children learn norms and rules and acquire the necessary tools to eventually compete in the pursuit of an occupation, determining their future socioeconomic standing. This doctoral research aims to identify which theoretical model articulated in the area of migration studies best describes the adaptation process of immigrant-origin youths in Japan. In particular, it examines whether (and to what extent) any of the pre-existing frameworks can help explain the Japanese occurring circumstances, or whether further elaboration and adjustment are needed. Alternatively, it studies whether it is necessary to produce a new model based on the peculiarities of the Japanese social context. This study provides a theoretical-oriented contribution to the (mainly descriptive but maturing) literature on immigrant-origin youths’ integration in Japan. Considering past growth trends of Japanese immigration and its expanding prospective projections (Korekawa 2018c), this study might be considered pioneering for future development of the phenomenon.
Resumo:
Il presente lavoro è il risultato di cinque anni di ricerca sulla performance rituale delle Nava Durgā del popolo newar a Bhaktapur (Nepal). Dal 1512, per circa nove mesi all'anno, gli uomini della casta inferiore Banmālā reincarnano le nove manifestazioni femminili della dea Durgā ed eseguono le danze in maschera. La performance della Nava Durgā è una pratica culturale molto complessa, composta da suoni, danze, processioni, momenti di venerazione (pūjā), rituali tantrici e momenti sacrificali. Gli aspetti musicali e teatrali della performance costituiscono il focus dell’indagine di questo studio. Dopo una descrizione analitica degli strumenti musicali utilizzati nella performance, alcuni elementi sonori vengono trascritti e analizzati mettendo in luce le caratteristiche tipiche della musica newar. I contenuti narrativi delle danze e il ciclo vitale delle Nava Durgā rispecchiano la vita hindu. La loro interpretazione viene realizzata in base alle osservazioni etnografiche; alcuni temi che costituiscono gli obiettivi dei devoti hindu (puruṣārtha) vengono esaminati attraverso l’approccio storico e quello etnografico, anche al fine di sottolineare il ruolo didascalico e formativo della performance. Un altro argomento discusso in questo lavoro consiste nell'identità dei danzatori Banmālā e quella del popolo newar in generale; questo aspetto è emerso in modo rilevante anche durante le fasi di mediatizzazione della performance delle Nava Durgā avvenute nel periodo del COVID-19. Da questo punto di vista, il presente lavoro costituisce un contributo alla diffusione della conoscenza della tradizione delle Nava Durgā; questo converge con l'obiettivo dei Banmālā di aumentare la visibilità della performance al fine di affermare la propria identità sia nel contesto nazionale che in quello internazionale.
Resumo:
In recent years, IoT technology has radically transformed many crucial industrial and service sectors such as healthcare. The multi-facets heterogeneity of the devices and the collected information provides important opportunities to develop innovative systems and services. However, the ubiquitous presence of data silos and the poor semantic interoperability in the IoT landscape constitute a significant obstacle in the pursuit of this goal. Moreover, achieving actionable knowledge from the collected data requires IoT information sources to be analysed using appropriate artificial intelligence techniques such as automated reasoning. In this thesis work, Semantic Web technologies have been investigated as an approach to address both the data integration and reasoning aspect in modern IoT systems. In particular, the contributions presented in this thesis are the following: (1) the IoT Fitness Ontology, an OWL ontology that has been developed in order to overcome the issue of data silos and enable semantic interoperability in the IoT fitness domain; (2) a Linked Open Data web portal for collecting and sharing IoT health datasets with the research community; (3) a novel methodology for embedding knowledge in rule-defined IoT smart home scenarios; and (4) a knowledge-based IoT home automation system that supports a seamless integration of heterogeneous devices and data sources.
Resumo:
The integration of distributed and ubiquitous intelligence has emerged over the last years as the mainspring of transformative advancements in mobile radio networks. As we approach the era of “mobile for intelligence”, next-generation wireless networks are poised to undergo significant and profound changes. Notably, the overarching challenge that lies ahead is the development and implementation of integrated communication and learning mechanisms that will enable the realization of autonomous mobile radio networks. The ultimate pursuit of eliminating human-in-the-loop constitutes an ambitious challenge, necessitating a meticulous delineation of the fundamental characteristics that artificial intelligence (AI) should possess to effectively achieve this objective. This challenge represents a paradigm shift in the design, deployment, and operation of wireless networks, where conventional, static configurations give way to dynamic, adaptive, and AI-native systems capable of self-optimization, self-sustainment, and learning. This thesis aims to provide a comprehensive exploration of the fundamental principles and practical approaches required to create autonomous mobile radio networks that seamlessly integrate communication and learning components. The first chapter of this thesis introduces the notion of Predictive Quality of Service (PQoS) and adaptive optimization and expands upon the challenge to achieve adaptable, reliable, and robust network performance in dynamic and ever-changing environments. The subsequent chapter delves into the revolutionary role of generative AI in shaping next-generation autonomous networks. This chapter emphasizes achieving trustworthy uncertainty-aware generation processes with the use of approximate Bayesian methods and aims to show how generative AI can improve generalization while reducing data communication costs. Finally, the thesis embarks on the topic of distributed learning over wireless networks. Distributed learning and its declinations, including multi-agent reinforcement learning systems and federated learning, have the potential to meet the scalability demands of modern data-driven applications, enabling efficient and collaborative model training across dynamic scenarios while ensuring data privacy and reducing communication overhead.
Resumo:
The pursuit of decarbonization and increased efficiency in internal combustion engines (ICE) is crucial for reducing pollution in the mobility sector. While electrification is a long-term goal, ICE still has a role to play if coupled with innovative technologies. This research project explores various solutions to enhance ICE efficiency and reduce emissions, including Low Temperature Combustion (LTC), Dual fuel combustion with diesel and natural gas, and hydrogen integration. LTC methods like Dual fuel and Reactivity Controlled Compression Ignition (RCCI) show promise in lowering emissions such as NOx, soot, and CO2. Dual fuel Diesel-Natural Gas with hydrogen addition demonstrates improved efficiency, especially at low loads. RCCI Diesel-Gasoline engines offer increased Brake Thermal Efficiency (BTE) compared to standard diesel engines while reducing specific NOx emissions. The study compares 2-Stroke and 4-Stroke engine layouts, optimizing scavenging systems for both aircraft and vehicle applications. CFD analysis enhances specific power output while addressing injection challenges to prevent exhaust short circuits. Additionally, piston bowl shape optimization in Diesel engines running on Dual fuel (Diesel-Biogas) aims to reduce NOx emissions and enhance thermal efficiency. Unconventional 2-Stroke architectures, such as reverse loop scavenged with valves for high-performance cars, opposed piston engines for electricity generation, and small loop scavenged engines for scooters, are also explored. These innovations, alongside ultra-lean hydrogen combustion, offer diverse pathways toward achieving climate neutrality in the transport sector.
Resumo:
In pursuit of aligning with the European Union's ambitious target of achieving a carbon-neutral economy by 2050, researchers, vehicle manufacturers, and original equipment manufacturers have been at the forefront of exploring cutting-edge technologies for internal combustion engines. The introduction of these technologies has significantly increased the effort required to calibrate the models implemented in the engine control units. Consequently the development of tools that reduce costs and the time required during the experimental phases, has become imperative. Additionally, to comply with ever-stricter limits on 〖"CO" 〗_"2" emissions, it is crucial to develop advanced control systems that enhance traditional engine management systems in order to reduce fuel consumption. Furthermore, the introduction of new homologation cycles, such as the real driving emissions cycle, compels manufacturers to bridge the gap between engine operation in laboratory tests and real-world conditions. Within this context, this thesis showcases the performance and cost benefits achievable through the implementation of an auto-adaptive closed-loop control system, leveraging in-cylinder pressure sensors in a heavy-duty diesel engine designed for mining applications. Additionally, the thesis explores the promising prospect of real-time self-adaptive machine learning models, particularly neural networks, to develop an automatic system, using in-cylinder pressure sensors for the precise calibration of the target combustion phase and optimal spark advance in a spark-ignition engines. To facilitate the application of these combustion process feedback-based algorithms in production applications, the thesis discusses the results obtained from the development of a cost-effective sensor for indirect cylinder pressure measurement. Finally, to ensure the quality control of the proposed affordable sensor, the thesis provides a comprehensive account of the design and validation process for a piezoelectric washer test system.