5 resultados para Principe de territorialité linguistique
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
This work is focused on the reconstruction of the intellectual biography of Francesco Platone de' Benedetti, prince of the Bologna's printers (1482-1486), that is the same with his typographical outputs. The research had been divided in two parts: the first, with his life, invesitigated by archive documents, and the second part, focused on the census of his editions, with a particular attention to his types. The research on the typographical types had been developed with Adobe Photoshop, that had allowed me to virtually reconstruct the cases of the Gotic and Roman types used by de' Benedetti.
Resumo:
A partire dalla caduta di Costantinopoli (1453) il problema dell’espansionismo ottomano acquisì progressiva importanza negli equilibri politici europei, scandendo con momenti di tregua e ostilità i rapporti tra Ponente e Levante per i successivi due secoli. Le conseguenze di tali tensioni politiche si riversarono sulla ritrattistica dei principi europei, il cui nuovo ruolo di eroi antiturchi trovò espressione, coerentemente con la diffusa lettura del problema ottomano in un’ottica di comparatio temporum, nell’istituzione di parallelismi con figure d’eroi antecedenti, della storia o del mito. Tali immagini allegoriche principesche hanno costituito il soggetto del presente studio e sono state indagate attraverso tre focus su altrettanti contesti cronologici, compresi tra la presa turca della capitale dell’Impero bizantino e la riconquista cristiana di Tunisi (1535). La considerazione di questo arco temporale, meno indagato rispetto a cronologie successive, ha consentito di individuare e rendere ragione di alcune specificità iconografiche delle immagini allegoriche dei principi antiturchi: tra queste in primis è emerso un movimento oscillatorio tra il riuso di iconografie sacrali-cavalleresche, di matrice crociata, e l’impiego di un repertorio di modelli eroici antichi, elaborato ad hoc nel detto frangente storico-culturale, le cui origini sono state rintracciate negli scritti encomiastici ed esortativi degli umanisti italiani attivi nel secondo Quattrocento. I casi di studio presi in esame hanno inoltre conferito alla ricerca un carattere d’interesse anche in rapporto agli studi sulla ritrattistica d’identificazione, annoverando una serie di diverse forme di espressione visiva della comparazione eroica, delle quali il ritratto in veste eroica costituisce la manifestazione più compiuta. Sia sul frangente iconografico sia su quello tipologico, i risultati ottenuti della ricerca sono infine stati verificati, in sede di conclusioni, su un succinto corpus di opere esteso al tardo Cinquecento e al Seicento.
Resumo:
La presente ricerca prende avvio dalla ricostruzione della biografia di Giovanni Giacomo Leonardi (1498-1562), pesarese, architetto militare, ambasciatore e cavaliere al servizio dei duchi d’Urbino Francesco Maria I (1490-1538) e Guidobaldo II (1514-1574) della Rovere. Attraverso lo spoglio delle fonti tra Pesaro, Firenze e Venezia, se ne è fornita una collocazione nel panorama politico-culturale dell’Italia cinquecentesca, al fine di evidenziare l’importanza del suo trattato in trentadue libri, intitolato "Il Principe Cavalliero", dedicato ai precetti dell’arte militare, diplomatica e cavalleresca necessari a formare il perfetto principe del tardo Rinascimento. Dell’opera, rimasta inedita, sono state trascritte e studiate le parti dedicate alla scienza dell’onore e all’arte dell’ambasceria, al fine di dimostrare come i dettami della ‘religione di cavalleria’ influenzassero ogni ambito delle relazioni tra gentiluomini, comprese quelle interstatuali.
Resumo:
Le terme Secunda désigne la deuxième colonne de la synopse hexaplaire d’Origène. Cette synopse comportait six colonnes, d’où le nom Hexapla utilisé pour la désigner : la première contenait le texte hébreu original de l’Ancien Testament, la deuxième (Secunda) sa transcription phonétique en caractères grecs, les quatre autres les différentes traductions grecques de la Bible. La présence de graphèmes de vocaliques grecs dans la Secunda permet de mener une étude grammaticale complète de cette source, d’un point de vue phonétique et morphologique. Il manque encore actuellement une recherche qui développe le rapport entre la tradition hébraïque de la Secunda, telle qu’elle ressort de la transcription, et les autres traditions hébraïques attestées : celles sans graphèmes vocaliques (c’est-à-dire la tradition samaritaine et le corpus qumranien) et les traditions plus tardives et vocalisées pendant la période médiévale (les traditions massorétique tibérienne, babylonienne et palestinienne). Ce dernier point est précisément l’objet de cette thèse, qui vise à mieux comprendre le statut de l’hébreu de la Secunda, ses relations avec les autres traditions hébraïques et sa place dans l’histoire de la langue. Cette question est abordée à travers différentes étapes : en partant d’une étude phonétique et morphologique de la langue hébraïque de la colonne, on arrive à une hypothèse de datation qui permet une comparaison directe entre l’hébreu hexaplaire et les autres traditions mentionnées ci-dessus. La comparaison entre la Secunda et les autres traditions est cruciale pour situer correctement la Secunda dans l’histoire de la langue hébraïque : au niveau synchronique, elle permet de mettre en évidence ses éléments dialectaux, documentés dans les transcriptions de la Secunda et dans les traditions de la même époque ; au niveau diachronique, elle fournit des terminus ante ou post quem pour des phénomènes bien attestés dans les traditions tardives.