3 resultados para Power Doppler ultrasound

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Introduzione: Negli ultimi anni, il color-power Doppler si è dimostrato un utile strumento per valutare le alterazioni della vascolarizzazione della parete intestinale nelle patologie del tratto gastro-enterico. Più di recente, i mezzi di contrasto ecografici di II generazione associati all’ecografia real-time con basso indice meccanico (CEUS) hanno permesso di valutare ecograficamente il microcircolo, consentendo la valutazione della vascolarizzazione di parete nelle patologie associate a flogosi e neoangiogenesi. Studi recenti hanno documentato i pattern Doppler e CEUS nella malattia infiammatoria intestinale. Le alterazioni della vascolarizzazione di parete nella patologia neoplastica, invece, sono state finora valutate con sola tecnica Doppler. Recenti studi basati sull’impiego di tale metodica hanno in effetti dimostrato che l’intensità del segnale vascolare di parete correla con la variante istologica della neoplasia e con il suo grado di invasione vascolare costituendo così un parametro di neoangiogenesi tumorale. Pertanto, ottenere mediante CEUS una più accurata definizione del microcircolo di parete potrebbe aiutare nella diagnosi differenziale tra patologia infiammatoria e neoplastica dello stomaco e fornire utili informazioni per valutare l’ aggressività del cancro gastrico.

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Background. Abdominal porto-systemic collaterals (APSC) on Color-Doppler ultrasound are a frequent finding in portal hypertensive cirrhotic patients. In patients with cirrhosis, an HVPG ≥ 16mmHg has been shown to be associated with increased mortality in two studies. Non-invasive indicators of HVPG ≥ 16 mmHg might define a subgroup of high-risk patients, but data on this aspect are lacking. Aims. We aimed to investigate whether HVPG predicts mortality in patients with clinically significant portal hypertension, and if APSC may predict a severe portal hypertensive state (i.e. HVPG≥16mmHg) in patients with cirrhosis and untreated portal hypertension. Methods. We analysed paired HVPG and ultrasonographic data of 86 untreated portal hypertensive cirrhotic patients. On abdominal echo-color-Doppler data on presence, type and number of APSC were prospectively collected. HVPG was measured following published guidelines. Clinical, laboratory and endoscopic data were available in all cases. First decompensation of cirrhosis and liver-disease related mortality on follow-up (mean 28±20 months) were recorded. Results. 73% of patients had compensated cirrhosis, while 27% were decompensated. All patients had an HVPG≥10 mmHg (mean 17.8±5.1 mmHg). 58% of compensated patients and 82% of decompensated patients had an HVPG over 16 mmHg. 25% had no varices, 28% had small varices, and 47% had medium/large varices. HVPG was higher in patients with esophageal varices vs. patients without varices (19.0±4.8 vs. 14.1±4.2mmHg, p<0.0001), and correlated with Child-Pugh score (R=0.494,p=0.019). 36 (42%) patients had APSC were more frequent in decompensated patients (60% vs. 35%, p=0.03) and in patients with esophageal varices (52% vs. 9%,p=0.001). HVPG was higher in patients with APSC compared with those without PSC (19.9± 4.6 vs. 16.2± 4.9mmHg, p=0.001). The prevalence of APSC was higher in patients with HVPG≥16mmHg vs. those with HVPG<16mmHg (57% vs. 13%,p<0.0001). Decompensation was significantly more frequent in patients with HVPG≥16mmHg vs. HVPG<16mmHg (35.1% vs. 11.5%, p=0.02). On multivariate analysis only HVPG and bilirubin were independent predictors of first decompensation. 10 patients died during follow-up. All had an HVPG≥16 mmHg (26% vs. 0% in patients with HVPG <16mmHg,p=0.04). On multivariate analysis only MELD score and HVPG ≥16mmHg were independent predictors of mortality. In compensated patients the detection of APSC predicted an HVPG≥16mmHg with 92% specificity, 54% sensitivity, positive and negative likelihood ratio 7.03 and 0.50, which implies that the demonstration of APSC on ultrasound increased the probability of HVPG≥16mmHg from 58% to 91%. Conclusions. HVPG maintains an independent prognostic value in the subset of patients with cirrhosis and clinically significant portal hypertension. The presence of APSC is a specific indicator of severe portal hypertension in patients with cirrhosis. Detection of APSC on ultrasound allows the non-invasive identification of a subgroup of compensated patients with bad prognosis, avoiding the invasive measurement of HVPG.

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Introduzione: L'idrosadenite suppurativa (HS) è una malattia immuno-mediata che colpisce i follicoli piliferi situati principalmente nelle aree ricche di ghiandole apocrine. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale prospettico monocentrico finalizzato a correlare i parametri clinici ed ecografici con: l'evoluzione delle lesioni, la probabilità di riacutizzazione o di andare incontro ad un trattamento chirurgico/laser-CO2. Risultati: Sono stati reclutati sessantuno pazienti con un'età media pari a 29,5 ± 7,5 anni che presentavano un numero basale di 127 noduli infiammatori, 43 ascessi e 62 fistole. Dopo un tempo medio di 77,9 settimane, rispettivamente il 40%, 14%, 8% di noduli, ascessi e fistole erano guariti, il 5%, 30%, 29% persistevano privi di infiammazione, il 47%, 33%, 63 % presentava uno stato infiammatorio, e l'8% e il 23% dei noduli e degli ascessi erano evoluti in fistole. Sono stati registrati 137 episodi di flare nelle lesioni acute (noduli + ascessi) e 54 nelle lesioni croniche (fistole), mentre il numero di interventi procedurali è stato rispettivamente pari a 59 e 50. I fattori predittivi associati ad un'evoluzione sfavorevole (stato infiammatorio o cronicizzazione) per ascessi e noduli sono stati: evidenza ecografica di frammenti piliferi intralesionali, elevato segnale Power Doppler (PD) ed edema all'ecografia, profondità della localizzazione ed interessamento genitale; i predittori associati alle fistole sono stati: profondità della localizzazione, edema e dimensioni della lesione. La probabilità che una lesione acuta venisse sottoposta ad un intervento procedurale è stata correlata a: età, presenza di frammenti piliferi, segnale PD, edema e profondità della localizzazione; per le fistole l'unico predittore indipendente è stato la dimensione. I predittori di riacutizzazione della patologia per ascessi e noduli sono stati: giovane età all'esordio, segnale PD, evidenza ecografica di frammenti follicolari, profondità della localizzazione e dimensioni; per le fistole i predittori sono stati: localizzazione ascellare, profondità della localizzazione, edema e dimensione.