7 resultados para Polygons of Equal Perimeter
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
In this thesis, a thorough investigation on acoustic noise control systems for realistic automotive scenarios is presented. The thesis is organized in two parts dealing with the main topics treated: Active Noise Control (ANC) systems and Virtual Microphone Technique (VMT), respectively. The technology of ANC allows to increase the driver's/passenger's comfort and safety exploiting the principle of mitigating the disturbing acoustic noise by the superposition of a secondary sound wave of equal amplitude but opposite phase. Performance analyses of both FeedForwrd (FF) and FeedBack (FB) ANC systems, in experimental scenarios, are presented. Since, environmental vibration noises within a car cabin are time-varying, most of the ANC solutions are adaptive. However, in this work, an effective fixed FB ANC system is proposed. Various ANC schemes are considered and compared with each other. In order to find the best possible ANC configuration which optimizes the performance in terms of disturbing noise attenuation, a thorough research of \gls{KPI}, system parameters and experimental setups design, is carried out. In the second part of this thesis, VMT, based on the estimation of specific acoustic channels, is investigated with the aim of generating a quiet acoustic zone around a confined area, e.g., the driver's ears. Performance analysis and comparison of various estimation approaches is presented. Several measurement campaigns were performed in order to acquire a sufficient duration and number of microphone signals in a significant variety of driving scenarios and employed cars. To do this, different experimental setups were designed and their performance compared. Design guidelines are given to obtain good trade-off between accuracy performance and equipment costs. Finally, a preliminary analysis with an innovative approach based on Neural Networks (NNs) to improve the current state of the art in microphone virtualization is proposed.
Resumo:
Il principale obiettivo della tesi è dimostrare come la connessione tra i differenti livelli giuridici che riguardano le relazioni tra Stati membri dell'UE richieda un'interpretazione sistematica delle convenzioni contro le doppie imposizioni intracomunitarie, ed in particolare richieda l'applicazione della clausola della nazione più favorita.
Resumo:
Come si evince dal titolo della tesi, la ricerca effettuata dal presente candidato nel corso del dottorato di ricerca ha avuto ad oggetto l’analisi delle competenze che, a diverso livello, comunitario, nazionale e regionale, sono attribuite agli enti in materia di rilascio di concessioni di servizi in abito interportuale, portuale e demaniale marittimo. L’attenzione, pertanto, ha dovuto innanzitutto essere rivolta ai compiti ed alle facoltà che, in forza del trattato che istituisce la Comunità Europea, sono attribuite alla Comunità stessa. Si è provveduto, pertanto, ad analizzare l’evoluzione della normativa per giungere all’attuale sistema giuridico. Gli aspetti della disciplina delle concessioni, oggetto di ricerca, hanno dovuto ripercorrere i vari procedimenti di infrazione comminati dalla Corte Europea, per i quali il sistema giuridico nazionale si è dovuto adattare con non poche difficoltà, soprattutto per la presenza di posizioni e prassi, negli anni, divenute consolidate.
Resumo:
La ricerca si colloca all’interno di un complesso intervento di cooperazione internazionale realizzato in El Salvador tra il 2009 e il 2014. Il Progetto di cooperazione è stato promosso dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e finanziato dalla Cooperazione Italiana. L’esperienza studiata rappresenta un esempio di promozione dell’inclusione nei sistemi scolastici di Paesi del Sud del mondo e si propone due obiettivi: 1) analizzare il processo di cambiamento della prospettiva di intervento promossa dalla cooperazione internazionale, evidenziando la dimensione educativa che sostiene processi di empowerment e ownership delle istituzioni locali; 2) contribuire al dibattito sull’ “inclusive education”, sostenendo processi di inclusione scolastica e sociale rivolti a tutti coloro che si trovano in situazione di svantaggio psico-fisico e/o socio-culturale. Le politiche locali del Ministero dell’Educazione dal 2009 hanno promosso un modello educativo con l’obiettivo di garantire il diritto all’educazione per tutti nella scuola pubblica. Lo studio costituisce un'indagine di tipo valutativo sul processo di sviluppo della scuola inclusiva in El Salvador, supportato dall’intervento di cooperazione internazionale. La ricerca utilizza in modo integrato strumenti di natura quantitativa (questionari) e qualitativa (interviste). Dai dati raccolti emerge come il processo di cooperazione sia stato caratterizzato dal principio della pari dignità tra esperti internazionali e autorità politiche e tecniche locali. Inoltre, la ricerca ha consentito di verificare come la cultura dell'inclusione si sia radicata in modo diffuso nella percezione della missione della scuola e il suo ruolo tra i protagonisti del sistema scolastico. Alla luce dei risultati, appare fondamentale continuare a investire sulla formazione tecnica delle figure chiave del sistema educativo; facilitare il processo di inclusione dei disabili nelle scuole regolari con una parallela trasformazione delle scuole speciali in centri di supporto all’integrazione; promuovere una sinergia di azione formativa tra il ministero, mondo accademico e della formazione professionale.
Resumo:
Since the first subdivisions of the brain into macro regions, it has always been thought a priori that, given the heterogeneity of neurons, different areas host specific functions and process unique information in order to generate a behaviour. Moreover, the various sensory inputs coming from different sources (eye, skin, proprioception) flow from one macro area to another, being constantly computed and updated. Therefore, especially for non-contiguous cortical areas, it is not expected to find the same information. From this point of view, it would be inconceivable that the motor and the parietal cortices, diversified by the information encoded and by the anatomical position in the brain, could show very similar neural dynamics. With the present thesis, by analyzing the population activity of parietal areas V6A and PEc with machine learning methods, we argue that a simplified view of the brain organization do not reflect the actual neural processes. We reliably detected a number of neural states that were tightly linked to distinct periods of the task sequence, i.e. the planning and execution of movement and the holding of target as already observed in motor cortices. The states before and after the movement could be further segmented into two states related to different stages of movement planning and arm posture processing. Rather unexpectedly, we found that activity during the movement could be parsed into two states of equal duration temporally linked to the acceleration and deceleration phases of the arm. Our findings suggest that, at least during arm reaching in 3D space, the posterior parietal cortex (PPC) shows low-level population neural dynamics remarkably similar to those found in the motor cortices. In addition, the present findings suggest that computational processes in PPC could be better understood if studied using a dynamical system approach rather than studying a mosaic of single units.
Resumo:
La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD) riconosce il diritto di tutte le persone al lavoro “gli Stati Parti adottano misure adeguate a garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico”(United Nation 2016 p.14). Nonostante i progressi (in ambito politico culturale) che si stanno compiendo in ambito internazionale in termini di pari opportunità e di inclusione, le persone in situazione di disabilità continuano a incontrare barriere che limitano la loro partecipazione attiva al mondo del lavoro. A partire da questo scenario, la ricerca si propone di indagare i bisogni (es. di accoglienza, di accesso al contesto fisico e digitale, di partecipazione nella vita dell’azienda ecc.) delle persone con disabilità e di sviluppare una applicazione digitale (web app), rivolta alle imprese, finalizzata a monitorare e a promuovere l'inclusione lavorativa. Ripercorrendo il modello di progettazione del design thinking e valorizzando un processo di ricerca basato su metodi misti (qualitativi e qualitativi) è stato ideato Job inclusion for all; un ambiente digitale fondato sull’adattamento di due strumenti di “metariflessione”: l’Index for inclusion job version e l’employment role mapping. Lo strumento digitale prototipato è stato testato e validato, durante l’ultimo anno di ricerca, da parte di una equipe multidisciplinare internazionale; tale processo ha consentito di raccogliere feedback (rispetto alla rilevanza e alla chiarezza degli item, rispetto ai punti di forza e di debolezza) che hanno consentito di migliorare e implementare la versione finale del prototipo di web app.