5 resultados para Pedagogy and Salvation.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Questo lavoro trae spunto da un rinnovato interesse per l’«intuizione» e il «pensiero visivo» in matematica, e intende offrire un contributo alla discussione contemporanea su tali questioni attraverso lo studio del caso storico di Felix Klein. Dopo una breve ricognizione di alcuni dei saggi più significativi al riguardo, provenienti sia dalla filosofia della matematica, sia dalla pedagogia, dalle neuroscienze e dalle scienze cognitive, l’attenzione si concentra sulla concezione epistemologia di Klein, con particolare riferimento al suo uso del concetto di ‘intuizione’. Dai suoi lavori e dalla sua riflessione critica si ricavano non solo considerazioni illuminanti sulla fecondità di un approccio «visivo», ma argomenti convincenti a sostegno del ruolo cruciale dell’intuizione in matematica.
Resumo:
Il seguente lavoro di tesi verte sulla ricerca-azione formazione triennale “Il Filo di Arianna” realizzata in convenzione tra Associazione Italiana Sindrome X Fragile e Dipartimento Di Scienze dell’Educazione – Università di Bologna, finalizzata alla superamento degli handicap che la X fragile propone. La ricerca ha un fuoco in Pedagogia Speciale e un carattere multidisciplinare e inter istituzionale grazie alla sinergia con l’area neuroriabilitativa (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) San Raffaele Pisana di Roma) e l’area della Psicologia Clinica (Ospedale Bambin Gesù di Roma). Il lavoro di tesi descrive il percorso per giungere alle linee guida di intervento scaturite dalla ricerca, per il potenziamento cognitivo ed affettivo di bambini e persone con x fragile nei contesti di casa, scuola e tempo libero.
Resumo:
La tesi analizza il dialogo tra due prospettive disciplinari: pedagogia e scienze mediche aprendo ad una serie di riflessioni operative e metodologiche per lo sviluppo della competenza educativa in sanità. Si tratta di un lavoro di ricerca pedagogica articolata in due parti:una teoretica e una empirica. La prima parte pone l’attenzione in modo particolare all’epistemologia della cura sanitaria nella prospettiva della complessità e agli elementi che definiscono la competenza educativa degli operatori. La seconda parte presenta i dati di una indagine esplorativa realizzata tramite focus group che ha coinvolto medici, infermieri, ostetriche e fisioterapisti della provincia di Bologna e medici, infermieri e fisioterapisti del Canton Ticino, Svizzera per far emergere le esperienze, i vissuti e le opinioni legate alle azioni educative sanitarie
Resumo:
La ricerca prende in esame le produzioni narrative, in particolare quelle dedicate agli adolescenti e ai giovani adulti, nei cui linguaggi e nelle cui trame si insinuano modelli di vita, comportamenti, valori, stereotipie, ecc. Attraverso le fiction dell'ultimo decennio, sono offerte interpretazioni alle costanti e alle variabili che percorrono i diversi prodotti culturali e che sono metafore di caratteristiche e di dinamiche della società post-moderna. Nella ricerca si studiano le trame e i personaggi delle narrazioni e, in parallelo, si individuano le correlazioni con studi pedagogici interessati alle ultime generazioni giovanili. La comparazione ha portato ad un sistema di decifrazione per individuare il giovane dell'era post-moderna tra gli elementi di finzione. Si sono prese in esame le più importanti icone dell'immaginario che, pur attraverso innumerevoli riscritture, continuano ad imporsi come metafore per identificazione, abnegazione, catarsi. Rispetto al passato, molte icone presenti nelle ultime produzioni di fiction subiscono alterazioni leggibili come spie (i.e. Ginzburg). È in queste trasformazioni, spinte fino alla metamorfosi dell'icona, che è possibile rintracciare alcune caratteristiche proprie del mondo giovanile in rapporto con la società contemporanea. L'immaginario può dunque essere lo specchio in cui l'uomo e la società possono riconoscersi, e studiarlo apre possibilità per sviluppare prospettive di interpretazione verso nuovi orizzonti.
Resumo:
This study investigates interactions between parents and pediatricians during pediatric well-child visits. Despite constituting a pivotal moment for monitoring and evaluating children’s development during the critical ‘first thousand days of life’ and for family support, no study has so far empirically investigated the in vivo realization of pediatrician-parent interactions in the Italian context, especially not from a pedagogical perspective. Filling this gap, the present study draws on a corpus of 23 videorecorded well-child visits involving two pediatricians and twenty-two families with children aged between 0 and 18 months. Combining an ethnographic perspective and conversation analysis theoretical-analytical constructs, the micro-analysis of interactions reveals how well-child visits unfold as culture-oriented and culture-making sites. By zooming into what actually happens during these visits, the analysis shows that there is much more than the “mere” accomplishment of institutionally relevant activities like assessing children’s health or giving parents advice on baby care. Rather, through the interactional ways these institutional tasks are carried out, parents and pediatricians presuppose, ratify, and transmit culturally-informed models of “normal” growth, “healthy” development, “good” caring practices, and “competent” parenting, thereby enacting a pervasive yet unnoticed educational and moral work. Inaugurating a new promising line of inquiry within Italian pedagogical research, this study illuminates how a) pediatricians work as a “social antenna”, bridging families’ private “small cultures” and broader socio-cultural models of children’s well-being and caregiving practices, and b) parents act as agentive, knowledgeable, (communicatively) competent, and caring parents, while also sensitive to the pediatrician’s ultimate epistemic and deontic authority. I argue that a video-based, micro-analysis of interactions represents a heuristically powerful instrument for raising pediatricians’ and parents’ awareness of the educational and moral density of well-child visits. Insights from this study can constitute a valuable empirical resource for underpinning medical and parental training programs aimed at fostering pediatricians’ and parents’ reflexivity.