2 resultados para Normalisation and Difference

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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This thesis includes three papers studying diverse questions in development, economic history and political economy. The first two chapters, that fall under development and economic history, use novel forms of text data and analysis to answer the questions at hand. The first chapter studies the possible impact of a historically matrilineal and matrilocal caste group on present day outcomes of gender equality. It introduces a novel surname strategy using electoral data to deduce caste from the surnames of electors and overcomes the unavailability of caste data. It shows proof of persistence of caste in space. And finally, following a matching exercise it concludes that the effect of the matrilineal and matrilocal caste on present day gender outcomes might not be as strong as previously believed. The second paper studies how discriminatory fake news arises and spatially diffuses. It focuses on India at the onset of the COVID-19 pandemic: on March 30, a Muslim convention (the Tablighi Jamaat) in New Delhi became publicly recognized as a COVID hotspot, and the next day, fake news on Muslims intentionally spreading the virus spiked. Using Twitter data, it finds, in cross-sectional and difference-in-difference settings, that discriminatory fake news became much more widespread after March 30 (1) in New Delhi, (2) in districts closer to New Delhi, and (3) in districts with higher social media interactions with New Delhi. Further, it shows that, after March 30, discriminatory fake news was more common in districts historically exposed to attacks by Muslim groups. The final paper is a political economy paper that studies the short term and long term effect of earlier eligibility on voting in the context of a large North Italian municipality setting with little institutional barriers to voting. It also studies the differing mobilisation of members in the same household by newly eligible voters.

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In questo lavoro si è avuta la possibilità di studiare e confrontare i reperti ceramici provenienti da tre recenti scavi condotti nella zona della Romagna dall’Università di Bologna: il monastero di San Severo a Classe (RA), il castello di Rontana (Brisighella-RA) e la pieve di S. Reparata a Terra del Sole (FC). Si tratta di scavi ancora inediti differenti tra loro sia per connotazione distrettuale di appartenenza che per tipologia insediativa La cesura cronologica che si è preso in esame va dal XIII a XV secolo. Il XIII secolo corrisponde a un periodo in cui si assiste ad una riapertura dei trasporti a lunga distanza e si diffonde la tendenza al trasferimento dei saperi tecnici da Oriente verso Occidente, fenomeno che include l’introduzione di nuove tecnologie produttive in campo ceramico come l’ingobbio e la maiolica in diversi centri urbani. Si passa poi attraverso il XIV secolo, momento in cui alcune produzioni, come quella della maiolica, raggiungono la loro massima diffusione, con una diversificazione qualitativa dei prodotti, raggiungendo anche l’ambito rurale, e si assiste alla moltiplicazione dei centri di produzione. Si arriva così al XV secolo periodo in cui iniziano ad affermarsi dei veri e propri centri produttivi “industriali”, rappresentativi anche di una specializzazione regionale dei prodotti di qualità medio-alta. La possibilità di confrontare materiali di siti così differenti tra loro ha dato modo di sottolineare analogie e differenze anche tra città e campagna, in un territorio come quello romagnolo che ancora risente del peso della lunga tradizione antiquaria che ha caratterizzato gli studi fino al secolo scorso.