2 resultados para NYMPHS

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Le malattie trasmesse da zecche sono un importante problema sia per la salute animale che per quella umana e negli ultimi decenni hanno aumentato notevolmente la loro diffusione, in seguito ai cambiamenti climatici, che hanno permesso la distribuzione delle zecche in aree prima non interessate. Per tale motivo si è deciso di effettuare un’indagine sulla diffusione delle zecche e sui patogeni da loro trasmessi, mediante campionamenti sia a livello ambientale, sia su animali e umani infestati in quattro siti di tre parchi dell’Emilia Romagna, dove non risultavano precedenti segnalazioni, nelle province di Bologna e Ravenna, da Aprile a Ottobre 2010. In totale sono state raccolte 8212 zecche. Dall’ambiente sono state campionate 6734 larve, 1344 ninfe, 61 adulti; dagli animali e da persone sono stati raccolti 68 adulti e 5 ninfe appartenenti a diverse specie di Ixodidae. Sono state condotte analisi sull’abbondanza delle zecche nelle diverse aree di raccolta, in funzione del periodo di campionamento, della temperatura e dell’umidità relativa misurata a 5 cm dal suolo al momento del campionamento e della vegetazione. Su tutti gli individui adulti e su pool di ninfe e di larve, per un totale di 393 campioni, sono state condotte analisi di tipo molecolare per la ricerca di piroplasmi, Anaplasma phagocytophilum e Borrelia burgdorferi s.l. Attraverso la PCR e il sequenziamento, è emerso che il 7,6% dei campioni era positivo per piroplasmi, tra i quali è stata riscontrata anche la presenza delle specie zoonosiche Babesia EU1 e B. divergens. La real-time PCR eseguita solo sui campioni costituiti da ninfe e adulti ha evidenziato una prevalenza del 9,2% per A. phagocytophilum e del 21,6% per B. burgdorferi s.l. Su questi patogeni sono state quindi condotte analisi di tipo filogenetico. In alcuni campioni sono state riscontrate coinfezioni con combinazioni di due patogeni contemporaneamente.

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Leishmaniasis is a complex parasitic disease caused by intracellular protozoans of the genus Leishmania mainly transmitted by the bite of sand flies. In Italy, leishmaniasis is caused by Leishmania infantum, responsible for the human visceral and canine leishmaniases (HVL and CanL, respectively). Within Emilia-Romagna region, Italy, recent molecular studies indicated that L. infantum strains circulating in dogs and humans are different. This suggests that an animal reservoir other than dog should be evaluated in the epidemiology of HVL in Emilia-Romagna. Therefore, the main aim of this PhD project was to investigate the role of wild and peridomestic mammals as potential animal reservoirs of L. infantum in the regional zones where HVL foci are still active, also evaluating the possible role of arthropod vectors other than phlebotomine sandflies as vectors of Leishmania spp. in the sylvatic cycle of the protozoa. Overall, 206 specimens of different animal species (roe deer, rats, mice, badgers, hares, polecats, foxes, beech martens, bank voles, hedgehogs, and shrews), collected in Emilia-Romagna were screened for Leishmania with a real-time PCR, revealing a prevalence of 33% for roe deer (first report in this species). Positivity was also found in brown rats (10.6%), black rats (13.1%), mice (10%), badgers (25%), hedgehogs (80%) and bank voles (11%). To distinguish the two strains of L. infantum circulating in Emilia-Romagna, a nested PCR protocol optimized for animal tissues was developed, demonstrating that over 90% of L. infantum infections in roe deer were due to the strain isolated from humans and suggesting their possible role as reservoirs in the study area. Furthermore, the presence of Leishmania kDNA was detected in unfed larvae, nymphs and males of questing Ixodes ricinus ticks collected in regional parks of Emilia-Romagna suggesting their possible role in the transmission of L. infantum in a sylvatic or rural cycle.