2 resultados para Músicos de rap

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

The aim of this study was to investigate 1) the effect of different ROS and lipid peroxidation on sperm quality, and 2) differences in ROS between non-breeding and breeding seasons. Eighteen ejaculates from six stallions were collected in January and July (N = 36), processed for freezing. After 90’ of cooling, some straws were not frozen (unfrozen), some were frozen (frozen). Rapid sperm (RAP, CASA), membrane-acrosome integrity (MAI), high mitochondrial membrane potential (Mpos), intracellular Ca2+ (Fneg), lipid peroxidation (BODIPY), ROS (DCFH, MitoSOX) and chromatin fragmentation (DFI%) were evaluated by flow cytometry during incubation at +37°C at T0 (after 90 min at +4°C and after thawing), 3, 6, 12 and 24h. In winter, ROS and BODIPY were higher and faster (P < 0.0001) in frozen than unfrozen; DFI% was similar at 0h (P > 0.05) but higher in frozen after 3h of incubation (P < 0.0001). RAP, PMAI, Mpos and Fneg were lower in frozen compared to unfrozen (P < 0.0001). Summer and winter data were compared. Overall, ROS concentrations and BODIPY were higher and faster (P < 0.001) in winter, DFI% was lower in winter (P < 0.001), but similar between the two groups within seasons after thawing. Differences were found at 3h and 12h for DFI%, and for DCFH and MitoSOX at 0h and 12h of incubation in winter and summer respectively. A moderate positive correlations was found between DFI% and MitoSOX, DCFH, BODIPY, whereas a negative correlation, stronger in winter, between RAP, PMAI, Mpos, Fneg and BODIPY, DCFH, MitoSOX. DFI was not different in unfrozen and frozen, despite a significant higher ROS level in winter, and incubation allowed to asses differences in DFI, suggesting that incubation should be included when evaluating stallion frozen semen. Higher level of ROS and BODIPY in winter was less detrimental than freezing-thawing.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Background e scopo: Tradizionalmente la cardiomiopatia amiloidotica (CA) è stata considerata una cardiomiopatia restrittiva, ma studi recenti hanno evidenziato il ruolo anche della disfuzione sistolica nella sua fisiopatologia. In questo contesto recente, raramente è stato indagato il profilo emodinamico invasivo. Lo scopo dello studio è stato quello di caratterizzare il profilo emodinamico, strutturale e funzionale della CA nelle tre principali eziologie (amiloidosi da catene leggere (AL), amiloidosi transtiretino-relata (ATTR) mutata (ATTRm) e ‘wild-type’ (ATTRwt)), valutare le differenze del profilo ecocardiografico ed emodinamico nelle fasi diverse di malattia ed esplorare il ruolo prognostico delle principali variabili cliniche e strumentali nella CA. Metodi e risultati: Abbiamo analizzato retrospettivamente i dati di 224 pazienti con CA (AL, n=93; ATTRm, n=66; ATTRwt, n=65). Rispetto all'ATTRwt, i pazienti con AL presentano un minor interessamento morfologico cardiaco, ma dati emodinamici paragonabili, caratterizzati da elevate pressioni di riempimento biventricolari e riduzione della gittata sistolica. L’ATTRm, nonostante il profilo ecocardiografico analogo all’ATTRwt, mostra un quadro emodinamico migliore. Gli indici di funzione diastolica e sistolica longitudinale del ventricolo sinistro (Vsn) sono alterati fin dagli stadi iniziali della malattia, mentre la frazione di eiezione (FEVsn) rimane preservata nella maggior parte dei pazienti, anche nelle fasi avanzate (FEVsn 50 [37-60]%; FEVsn <40% nel 28% dei pazienti NYHA III / IV). All'analisi multivariata, età, NYHA III/I, eziologia AL, frazione di contrazione miocardica (MCF), indice cardiaco (CI) e pressione atriale destra (RAP) sono indipendentemente associati a eventi clinici avversi. Conclusioni Questo studio conferma la complessa fisiopatologia della CA, in cui la disfunzione diastolica è accompagnata da una funzione sistolica longitudinale anormale sin dalle fasi iniziali della malattia. L'AL e l'ATTRwt, nonostante diversi gradi di alterazioni morfologiche, hanno un profilo emodinamico simile; l'ATTRm, invece, presenta un quadro emodinamico migliore. Tra i parametri strumentali, MCF, CI e RAP emergono come predittori significativi di eventi avversi.