2 resultados para Lagrangien augmenté
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The aim of this thesis is to go through different approaches for proving expressiveness properties in several concurrent languages. We analyse four different calculi exploiting for each one a different technique.
We begin with the analysis of a synchronous language, we explore the expressiveness of a fragment of CCS! (a variant of Milner's CCS where replication is considered instead of recursion) w.r.t. the existence of faithful encodings (i.e. encodings that respect the behaviour of the encoded model without introducing unnecessary computations) of models of computability strictly less expressive than Turing Machines. Namely, grammars of types 1,2 and 3 in the Chomsky Hierarchy.
We then move to asynchronous languages and we study full abstraction for two Linda-like languages. Linda can be considered as the asynchronous version of CCS plus a shared memory (a multiset of elements) that is used for storing messages. After having defined a denotational semantics based on traces, we obtain fully abstract semantics for both languages by using suitable abstractions in order to identify different traces which do not correspond to different behaviours.
Since the ability of one of the two variants considered of recognising multiple occurrences of messages in the store (which accounts for an increase of expressiveness) reflects in a less complex abstraction, we then study other languages where multiplicity plays a fundamental role. We consider the language CHR (Constraint Handling Rules) a language which uses multi-headed (guarded) rules. We prove that multiple heads augment the expressive power of the language. Indeed we show that if we restrict to rules where the head contains at most n atoms we could generate a hierarchy of languages with increasing expressiveness (i.e. the CHR language allowing at most n atoms in the heads is more expressive than the language allowing at most m atoms, with m
Resumo:
Alcune patologie dell’occhio come la retinopatia diabetica, il pucker maculare, il distacco della retina possono essere curate con un intervento di vitrectomia. I rischi associati all’intervento potrebbero essere superati ricorrendo alla vitrectomia enzimatica con plasmina in associazione o in sostituzione della vitrectomia convenzionale. Inoltre, l’uso di plasmina autologa eviterebbe problemi di rigetto. La plasmina si ottiene attivando il plasminogeno con enzimi quali l’attivatore tissutale (tPA) e l’urochinasi ( uPA ) . La purificazione del plasminogeno dal sangue avviene normalmente attraverso cromatografia di affinità con resina. Tuttavia, le membrane di affinità costituiscono un supporto ideale per questa applicazione poiché possono essere facilmente impaccate prima dell’intervento, permettendo la realizzazione di un dispositivo monouso che fornisce un processo rapido ed economico. Obiettivo di questo lavoro è la preparazione di membrane di affinità per la purificazione del plasminogeno utilizzando L-lisina come ligando di affinità. Per questo scopo sono state usate membrane in cellulosa rigenerata ad attivazione epossidica, modificate con due diversi protocolli per l’immobilizzazione di L-lisina. La densità ligando è stata misurata mediante un saggio colorimetrico che usa l’acido arancio 7 come indicatore. La resa di immobilizzazione è stata studiata in funzione del tempo di reazione e della concentrazione di L-lisina. Le membrane ottimizzate sono state caratterizzate con esperimenti dinamici usando siero bovino e umano, i risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti in esperimenti paralleli condotti con una resina commerciale di affinità con L-lisina. Durante gli esperimenti con siero, le frazioni provenienti da ogni fase cromatografica sono state raccolte e analizzate con HPLC ed elettroforesi SDS-PAGE. In particolare, l’elettroforesi dei campioni eluiti presenta una banda del plasminogeno ben definita indicando che le membrane di affinità con L-lisina sono adatte alla purificazione del plasminogeno. Inoltre, è emerso che le membrane hanno maggiore produttività della resina commerciale di riferimento.