2 resultados para Jung, C. G.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The dissertation aims to explore the several forms in which the activity of the Swiss psychologist, Carl Gustav Jung (1875-1961) developed on the project and the realisation of the Eranos Conferences, founded in 1933 by Olga Fröbe-Kapteyn (1881-1962). The dissertation, in particular, focuses on the first twenty-year period (1933-1952) that determined the fundamental aspects and shaped the peculiar configuration of the Eranos Conferences as a “research laboratory” on the universal characteristics of the religious phenomenon. The dissertation contains the following chapters: 1) Aspects of C.G. Jungs intellectual contribution to the religious hermeneutics proposed in the Eranos Conferences; 2) C.G. Jungs conferences at Eranos: a historical examination; 3) C.G. Jung and the Eranos Archive for Research in Symbolism; 4) C.G. Jung and the hidden history of Eranos; 5) C.G. Jungs commentary on Opicinus de Canistris’s Codex Palatinus Latinus 1993: fragments of a lost and rediscovered Eranos seminar.
Resumo:
La ricerca verte sull'osservazione di alcune specifiche dinamiche archetipiche rilevabili all’interno dell'inconscio collettivo di fine Ottocento e della profonda influenza che queste ebbero tanto sulla cultura e sulla società ispano-americana del tempo, quanto sulla specifica corrente letteraria modernista. L’archetipo di cui si analizza la riemersione letteraria è quello della Grande Madre, come teorizzato da C. G. Jung e perfezionato con i successivi studi di Erich Neumann. Avvalendosi, in particolare, delle riflessioni di quest'ultimo e spaziando fino ad includere contributi psicoanalitici e studi simbolici successivi (in particolare quelli di James Hillman, Gaston Bachelard e Gilbert Durand) si evidenzia la dominanza archetipica della Grande Madre all'interno del Modernismo ispano-americano, intesa tanto in senso transpersonale (cioè come rappresentazione dell'inconscio) quanto in senso più specificamente rappresentativo del Femminile. Si applica, infine, il vaglio della critica archetipica alle opere di Delmira Agustini, Alfonsina Storni e Juana de Ibarbourou, dirigendo, in particolar modo, l'analisi alla rappresentazione letteraria degli aspetti di questo archetipo identificati come ‘negativi’, e, quindi, più duramente sottoposti a rimozione nel corso dei secoli.