8 resultados para Iumna Maria Simon

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The objective of the current thesis is to investigate the temporal dynamics (i.e., time courses) of the Simon effect, both from a theoretical and experimental point of view, for a better understanding of whether a) one or more process are responsible for the Simon effect and b) how this/these mechanism/s differently influence performance. In the first theoretical (i.e., “Theoretical Overview”) part, I examined in detail the process and justification for analyzing the temporal dynamics of the Simon effect and the assumptions that underlie interpretation of the results which have been obtained in the existing literature so far. In the second part (“Experimental Investigations”), though, I experimentally investigated several issues which the existing literature left unsolved, in order to get further evidence in favor or in contrast with the mainstream models which are currently used to account for the different Simon effect time courses. Some points about the experiments are worth mentioning: First, all the experiments were conducted in the laboratory, facing participants with stimuli presented on a PC screen and then recording their responses. Both stimuli presentation and response collection was controlled by the E-Prime software. The dependent variables of interest were always behavioral measures of performance, such as velocity and accuracy. Second, the most part of my experiments had been conducted at the Communication Sciences Department (University of Bologna), under Prof. Nicoletti’s supervision. The remaining part, though, had been conducted at the Psychological Sciences Department of Purdue University (West Lafayette, Indiana, USA), where I collaborated for one year as a visiting student with Prof. Proctor and his team. Third, my experimental pool was entirely composed by healthy and young students, since the cognitive functioning of elderly people was not the target of my research.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The perspective of the present project can be inscribed in the so-called “Social Cognition” framework, that in the last years moved from a focus on the individual mind toward embodied and participatory aspects of social understanding. Among the topics relevant for social cognition, the aim of the thesis was to shed more light on motor resonance and joint action, by using two well-known effects of cognitive psychology: “Affordance” and “Simon”. In the first part of the project, the Affordance effect has been considered, starting from Gibson to some post-Gibsonian theorizations. Particular attention has received the notion of “Micro-affordance”. The theoretical and empirical overview allows to understand how it can be possible to use the affordance effect to investigate the issue of motor resonance. A first study employed a priming paradigm and explored both in adults and school-age children the influence of a micro-affordance that can be defined dangerousness, and how motor resonance develops. The second part of the thesis focused on the Simon effect, starting with the presentation of the “stimulus–response (S–R) compatibility effect” to introduce the “Simon effect”. Particular attention has been dedicated to recent studies on the “joint Simon effect”. The reviewed empirical findings have been discussed in a wider theoretical perspective on joint action. The second study was aimed at investigating whether shared representations, as indexed by the presence of the joint Simon effect, are modulated by minimal ingroup–outgroup distinctions and by experienced interdependence between participants. The third study explored to what extent prior experience could modulate performance in task sharing, combining two paradigms of cognitive psychology, the joint Simon and the joint transfer-of-learning. In a general discussion the results obtained in the three studies have been summarized, emphasizing their original contribution and their importance within the Social Cognition research.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Le musiche “popolaresche” urbane, in genere trascurate nella letteratura etnomusicologica, sono state quasi completamente ignorate nel caso della Romania. Il presente studio si propone di colmare almeno in parte questa lacuna, indagando questo fenomeno musicale nella Bucarest degli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Le musiche esaminate sono tuttavia inserite entro una cornice storica più ampia, che data a partire dalla fine del XVIII secolo, e messe in relazione con alcune produzioni di origine rurale che con queste hanno uno stretto rapporto. Il caso di Maria Lătărețu (1911-1972) si è rivelato particolarmente fecondo in questo senso, dal momento che la cantante apparteneva ad entrambi i versanti musicali, rurale e urbano, e nepadroneggiava con disinvoltura i rispettivi repertori. Dopo il suo trasferimento nella capitale, negli anni Trenta, è diventata una delle figure di maggior spicco di quel fenomeno noto come muzică populară (creazione musicale eminentemente urbana e borghese con radici però nel mondo delle musiche rurali). L’analisi del repertorio (o, per meglio dire, dei due repertori) della Lătărețu, anche nel confronto con repertori limitrofi, ha permesso di comprendere più da vicino alcuni dei meccanismi musicali alla base di questa creazione. Un genere musicale che non nasce dal nulla nel dopo-guerra, ma piuttosto continua una tradizione di musica urbana, caratterizzata in senso locale, ma influenzata dal modello della canzone europea occidentale, che data almeno dagli inizi del Novecento. Attraverso procedimenti in parte già collaudati da compositori colti che sin dal XIX secolo, in Romania come altrove, si erano cimentati con la creazione di melodie in stile popolare o nell’armonizzazione di musiche di provenienza contadina, le melodie rurali nel bagaglio della cantante venivano trasformate in qualcosa di inedito. Una trasformazione che, come viene dimostrato efficacemente nell’ultimo capitolo, non investe solo il livello superficiale, ma coinvolge in modo profondo la sintassi musicale.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Lo scavo di Santa Maria Maggiore a Trento ha permesso di mettere in luce strutture precedenti fino al I sec. d.C. . Di queste, il presente lavoro ha analizzato quelle riferibili agli edifici sacri, di cui il primo costruito nella seconda metà del V sec. d.C. . Lo studio dell'edificio è stato utilizzato per cercare di comprendere le modalità con cui è avvenuta la monumentalizzazione dei luoghi di culto a Trento, e le dinamiche di interazione tra comunità religiosa e autorità civile.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La Confraternita bolognese di S. Maria della Morte, istituita nel 1336 sull’onda della predicazione del frate domenicano Venturino da Bergamo, è la più antica e meglio documentata compagnia italiana ‘di giustizia’. Possedeva un laudario conosciuto attraverso 12 manoscritti redatti tra XV e XVI secolo, dove le laude seguono il “confortatorio” che insegnava ai confratelli come relazionarsi col condannato e prepararlo a morire in perfetto spirito cristiano. Nelle laude l’identificazione poetica tra Cristo e il condannato era funzionale allo scopo di convertire il criminale in santo, convincendolo che la sua morte aveva una funzione redentrice per sé e la città stessa. L’assoluzione plenaria poteva essere ottenuta solo tramite una morte completamente accettata e un pentimento sincero. La dissertazione indaga le tematiche espresse dalle laude e le motivazioni forti che spingevano i confortatori a intraprendere questa peculiare attività assistenziale.