2 resultados para Indonesian Contractors

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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The objective of this study is to provide empirical evidence on how ownership structure and owner’s identity affect performance, in the banking industry by using a panel of Indonesia banks over the period 2000–2009. Firstly, we analysed the impact of the presence of multiple blockholders on bank ownership structure and performance. Building on multiple agency and principal-principal theories, we investigated whether the presence and shares dispersion across blockholders with different identities (i.e. central and regional government; families; foreign banks and financial institutions) affected bank performance, in terms of profitability and efficiency. We found that the number of blockholders has a negative effect on banks’ performance, while blockholders’ concentration has a positive effect. Moreover, we observed that the dispersion of ownership across different types of blockholders has a negative effect on banks’ performance. We interpret such results as evidence that, when heterogeneous blockholders are present, the disadvantage from conflicts of interests between blockholders seems to outweigh the advantage of the increase in additional monitoring by additional blockholder. Secondly, we conducted a joint analysis of the static, selection, and dynamic effects of different types of ownership on banks’ performance. We found that regional banks and foreign banks have a higher profitability and efficiency as compared to domestic private banks. In the short-run, foreign acquisitions and domestic M&As reduce the level of overhead costs, while in the long-run they increase the Net Interest Margin (NIM). Further, we analysed NIM determinants, to asses the impact of ownership on bank business orientation. Our findings lend support to our prediction that the NIM determinants differs accordingly to the type of bank ownership. We also observed that banks that experienced changes in ownership, such as foreign-acquired banks, manifest different interest margin determinants with respect to domestic or foreign banks that did not experience ownership rearrangements.

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La ricerca esamina il ruolo delle imprese che svolgono attività di sicurezza privata in Italia (oggi definita anche "sussidiaria" o "complementare") in relazione allo sviluppo delle recenti politiche sociali che prevedono il coinvolgimento di privati nella gestione della sicurezza in una prospettiva di community safety. Nel 2008/2009 le politiche pubbliche di sicurezza legate al controllo del territorio hanno prodotto norme con nuovi poteri “di polizia” concessi agli amministratori locali e la previsione di associazione di cittadini per la segnalare eventi dannosi alla sicurezza urbana (“ronde”). Nello stesso periodo è iniziata un’importante riforma del settore della sicurezza privata, ancora in fase di attuazione, che definisce le attività svolte dalle imprese di security, individua le caratteristiche delle imprese e fissa i parametri per la formazione del personale. Il quadro teorico del lavoro esamina i concetti di sicurezza/insicurezza urbana e di società del rischio alla luce delle teorie criminologiche legate alla prevenzione situazionale e sociale e alla community policing. La ricerca sul campo si basa sull’analisi del contenuto di diverse interviste in profondità con esponenti del mondo della sicurezza privata (imprenditori, dirigenti, studiosi). Le interviste hanno fatto emergere che il ruolo della sicurezza privata in Italia risulta fortemente problematico; anche la riforma in corso sulla normativa del settore è considerata con scarso entusiasmo a causa delle difficoltà della congiuntura economica che rischia di compromettere seriamente la crescita. Il mercato della sicurezza in Italia è frastagliato e scarsamente controllato; manca un’azione di coordinamento fra le diverse anime della sicurezza (vigilanza privata, investigazione, facility/security management); persiste una condizione di subalternità e di assenza di collaborazione con il settore pubblico che rende la sicurezza privata relegata in un ruolo marginale, lontano dalle logiche di sussidiarietà.