2 resultados para Impulsivity

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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People are daily faced with intertemporal choice, i.e., choices differing in the timing of their consequences, frequently preferring smaller-sooner rewards over larger-delayed ones, reflecting temporal discounting of the value of future outcomes. This dissertation addresses two main goals. New evidence about the neural bases of intertemporal choice is provided. Following the disruption of either the medial orbitofrontal cortex or the insula, the willingness to wait for larger-delayed outcomes is affected in odd directions, suggesting the causal involvement of these areas in regulating the value computation of rewards available with different timings. These findings were also supported by a reported imaging study. Moreover, this dissertation provides new evidence about how temporal discounting can be modulated at a behavioral level through different manipulations, e.g., allowing individuals to think about the distant time, pairing rewards with aversive events, or changing their perceived spatial position. A relationship between intertemporal choice, moral judgements and aging is also discussed. All these findings link together to support a unitary neural model of temporal discounting according to which signals coming from several cortical (i.e., medial orbitofrontal cortex, insula) and subcortical regions (i.e., amygdala, ventral striatum) are integrated to represent the subjective value of both earlier and later rewards, under the top-down regulation of dorsolateral prefrontal cortex. The present findings also support the idea that the process of outcome evaluation is strictly related to the ability to pre-experience and envision future events through self-projection, the anticipation of visceral feelings associated with receiving rewards, and the psychological distance from rewards. Furthermore, taking into account the emotions and the state of arousal at the time of decision seems necessary to understand impulsivity associated with preferring smaller-sooner goods in place of larger-later goods.

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Pochi studi hanno indagato il profilo dei sintomi non-motori nella malattia di Parkinson associata al gene glucocerebrosidasi (GBA). Questo studio è mirato alla caratterizzazione dei sintomi non-motori, con particolare attenzione alla valutazione delle funzioni neurovegetativa, cognitiva e comportamentale, nel parkinsonismo associato a mutazione del gene GBA con la finalità di verificare se tali sintomi non-motori siano parte dello spettro clinico di questi pazienti. E’ stato condotto su una coorte di pazienti affetti da malattia di Parkinson che erano stati tutti sottoposti ad una analisi genetica per la ricerca di mutazioni in uno dei geni finora associati alla malattia di Parkinson. All’interno di questa coorte omogenea sono stati identificati due gruppi diversi in relazione al genotipo (pazienti portatori della mutazione GBA e pazienti non portatori di nessuna mutazione) e le caratteristiche non-motorie sono state confrontate nei due gruppi. Sono state pertanto indagati il sistema nervoso autonomo, mediante studio dei riflessi cardiovascolari e analisi dei sintomi disautonomici, e le funzioni cognitivo-comportamentali in pazienti affetti da malattia di Parkinson associata a mutazione del gene GBA. I risultati sono stati messi a confronto con il gruppo di controllo. Lo studio ha mostrato che i pazienti affetti da malattia di Parkinson associata a mutazione del gene GBA presentavano maggiore frequenza di disfunzioni ortosimpatiche, depressione, ansia, apatia, impulsività, oltre che di disturbi del controllo degli impulsi rispetto ai pazienti non portatori. In conclusione, i pazienti GBA positivi possono esprimere una sintomatologia non-motoria multidominio con sintomi autonomici, cognitivi e comportamentali in primo piano. Pertanto l’impostazione terapeutica in questi pazienti dovrebbe includere una accurata valutazione dei sintomi non-motori e un loro monitoraggio nel follow up clinico, allo scopo di ottimizzare i risultati e ridurre i rischi di complicazioni.