2 resultados para IRs

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L’osteosarcoma (OS) è il tumore primitivo dell’osso più comune in età pediatrica e adolescenziale. L’OS è stato recentemente riconsiderato come una patologia da de-differenziamento, legata all’interruzione del processo cui vanno incontro i precursori osteoblastici, quali le cellule staminali mesenchimali (MSCs), per trasformarsi in osteoblasti maturi. Il sistema IGF è coinvolto nella regolazione della proliferazione e del differenziamento di cellule di OS. IRS-1 è un mediatore critico di tale via di segnalazione e il suo livello di espressione modula il differenziamento di cellule ematopoietiche. Lo scopo di questa tesi è stato quello di definire il ruolo di IRS-1 nel differenziamento osteoblastico di MSCs e cellule di OS. Il potenziale differenziativo di cellule di OS umano e murino e di MSCs derivate da midollo osseo è stato valutato tramite Alizarin Red staining e Real Time-PCR. Dai dati ottenuti è emerso come i livelli di espressione di IRS-1 diminuiscano durante il differenziamento osteoblastico. Conseguentemente, i livelli di espressione di IRS-1 sono stati manipolati utilizzando shRNA per down-regolare l’espressione della proteina o un plasmide per sovra-esprimerla. Sia la down-regolazione sia la sovra-espressione di IRS-1 hanno inibito il differenziamento osteoblastico delle linee cellulari considerate. Allo scopo di valutare il contributo di IRS-1 nella via di segnalazione di IGF-1R è stato utilizzato l’inibitore di tale recettore, αIR-3. Anche in questo caso è stata osservata una riduzione della capacità differenziativa. L’inibitore del proteasoma MG-132 ha portato ad un aumento dei livelli di IRS-1, portando nuovamente all’inibizione del differenziamento osteoblastico e suggerendo che l’ubiquitinazione di questa proteina potrebbe avere un ruolo importante nel mantenimento di appropriati livelli di espressione di IRS-1. I risultati ottenuti indicano la criticità dei livelli di espressione di IRS-1 nella determinazione della capacità differenziativa sia di cellule di OS umano e murino, sia delle MSCs.

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Because of its aberrant activation, the PI3K/AKT/mTOR signaling pathway represents a pharmacological target in blast cells from patients with acute myelogenous leukemia (AML). Using Reverse Phase Protein Microarrays (RPMA), we have analyzed 20 phosphorylated epitopes of the PI3K/Akt/mTor signal pathway of peripheral blood and bone marrow specimens of 84 patients with newly diagnosed AML. Fresh blast cells were grown for 2 h, 4 h or 20 h untreated or treated with a panel of phase I or phase II Akt allosteric inhibitors, either alone or in combination with the mTOR kinase inhibitor Torin1 or the broad RTK inhibitor Sunitinib. By unsupervised hierarchical clustering a strong phosphorylation/activity of most of the sampled members of the PI3K/Akt/mTOR pathway was observed in 70% of samples from AML patients. Remarkably, however, we observed that inhibition of Akt phosphorylation, as well as of its substrates, was transient, and recovered or even increased far above basal level after 20 h in 60% samples. We demonstrated that inhibition of Akt induces FOXO-dependent insulin receptor expression and IRS-1 activation, attenuating the effect of drug treatment by reactivation of PI3K/Akt. Consistent with this model we found that combined inhibition of Akt and RTKs is much more effective than either alone, revealing the adaptive capabilities of signaling networks in blast cells and highliting the limations of these drugs if used as monotherapy.