3 resultados para Husbands.

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L'oggetto principale di questa tesi è il concetto di fine negli universi seriali. Spesso si intende il “The End” in un romanzo o in un film come un momento climatico, e che i finali sono collegati ad una teleologia che guida il testo nel suo insieme. Come risultato di questo modo di approcciare i finale, una delle opinioni più comuni è simile a quella di Henry James [1884] che diceva: “distribution at the last of prizes, pensions, husbands, wives, babies, millions, appended paragraph, and cheerful remarks”. Ma è molto difficile applicare la posizione di James a un romanzo modernista o a un film postmoderno e ancor ameno ai cosiddetti universi narrativi seriali, in cui la storia si sviluppa lungo decenni. Nel nostro contemporaneo panorama mediale, il testo non è più concepito come un'opera, ma deve essere costruito e concepito come un network, un ecosistema in cui nuove connessioni economiche e nuove relazioni bottom-up modellano una struttura inedita. Questa nuova struttura può riconfigurare il senso del finale e della fine, ma anche per le vast narratives spesso si dice che “Il finale non corrispondeva alla spirito della storia”, “il finale era deludente”. Potremmo sostenere che il concetto di finale sia ancora importante, nonostante sia stato superato dal punto di vista teorico. Per analizzare se il finale è costruito in un maniera non-lineare ma percepito come teleologico, la tesi è strutturata in due parti e di quattro capitoli. Prima parte “Storia” [1. Letteratura; 2. Cinema], seconda “Forme/strutture” [3. Transmedia; 4. Remix]

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This dissertation comprises three essays on the Turkish labor market. The first essay characterizes the distinctive characteristics of the Turkish labor market with the aim of understanding the factors lying behind its long-standing poor performance relative to its European counterparts. The analysis is based on a cross-country comparison among selected European Union countries. Among all the indicators of labor market flexibility, non-wage cost rigidities are regarded as one of the most important factors in slowing down employment creation in Turkey. The second essay focuses on an employment subsidy policy which introduces a reduction in non-wage costs through social security premium incentives granted to women and young men. Exploiting a difference-in-difference-in differences strategy, I evaluate the effectiveness of this policy in creating employment for the target group. The results, net of the recent crisis effect, suggest that the policy accounts for a 1.4% to 1.6% increase in the probability of being hired for women aged 30 to 34 above men of the same age group in the periods shortly after the announcement of the policy. In the third essay of the dissertation, I analyze the labor supply response of married women to their husbands' job losses (AWE). I empirically test the hypothesis of added worker effect for the global economic crisis of 2008 by relying on the Turkey context. Identification is achieved by exploiting the exogenous variation in the output of male-dominated sectors hard-hit by the crisis and the gender-segmentation that characterizes the Turkish labor market. Findings based on the instrumental variable approach suggest that the added worker effect explains up to 64% of the observed increase in female labor force participation in Turkey. The size of the effect depends on how long it takes for wives to adjust their labor supply to their husbands' job losses.

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La tesi affronta la vita e la riflessione politica di Beatrice Potter collocandola all’interno del pensiero politico britannico ed europeo della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento. Rispetto alla maggior parte della bibliografia disponibile, risulta un’autonomia e un’originalità anche rispetto alla riflessione del marito Sidney Webb. La riflessione politica di Potter è caratterizzata in primo luogo dalla ricerca del significato immediatamente politico di quella scienza sociale, che si sta affermando come approccio scientifico dominante nell’intero panorama europeo. Il lavoro è diviso in tre ampi capitoli così suddivisi: il primo ricostruisce l’eredità intellettuale di Potter, con particolare attenzione al rapporto con la filosofia evoluzionista di Herbert Spencer, suo mentore e amico. In questo capitolo vengono anche discussi i contributi di John Stuart Mill, Joseph Chamberlain, Alfred Marshall e Karl Marx e la loro influenza sull’opera di Potter. Il secondo capitolo prende in esame la sua opera prima dell’incontro con il marito e mostra come lo studio della povertà, del lavoro, della metropoli, della cooperazione e delle condizioni delle donne getti le basi di tutta la produzione successiva della partnership. Lo studio politico della povertà, cioè la messa a punto di una scienza amministrativa del carattere sociale del lavoro, rappresenta uno degli elementi principali di quella che viene qui definita un’epistemologia della democrazia. Il terzo capitolo riprende il tema cruciale della democrazia nella sua accezione «industriale» e indaga il ruolo funzionale dello Stato, anche in relazione alla teoria pluralista di Harold Laski, al socialismo guildista di George D. H. Cole e all’idealismo di Bernard Bosanquet. Centrale in questo confronto del pensiero di Potter con il più ampio dibattito degli anni venti e trenta sulla sovranità è la concezione della decadenza della civiltà capitalista e dell’emergere di una new civilisation, dopo la conversione al comunismo sovietico.