4 resultados para Holy Roman Empire.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Scopo di questo lavoro è quello di analizzare le componenti tattiche, strategiche e sociali della guerriglia antiromana in Britannia e in Giudea, in un periodo che va dal I secolo a. C. al III secolo d. C., con l'obiettivo di mettere in luce la differente efficacia delle tattiche non ortodosse rispetto a quelle convenzionali; e di analizzare le risposte teoriche ed empiriche concepite dai Romani per affrontare questa forma di lotta. La tesi è stata articolata nel modo seguente: una prima parte analizza gli aspetti tattici, strategici e sociali della guerriglia e della controguerriglia, anche attraverso il metodo comparativo, mettendo cioè a confronto alcuni dei principali testi sulla guerra non convenzionale redatti in epoche e contesti diversi, dai quali si è cercato di delle costanti potenzialmente applicabili a qualsiasi periodo storico e a qualsiasi area geografica. Nella seconda parte si cerca di applicare tali costanti alla realtà storico – sociale dell'impero romano. Particolare attenzione è stata riservata al rapporto tra la mentalità romana, basata sul concetto di bellum iustum, e le tattiche non ortodosse. La terza e la quarta parte analizzano la resistenza antiromana in Britannia e in Giudea, mettendone in luce tutti gli aspetti, in particolare quelli legati alla guerriglia rurale, a quella urbana, al terrorismo, all'evoluzione della guerriglia da guerra per bande a guerra convenzionale e alla controguerriglia. La scelta di queste due province non è casuale. In province così lontane e diverse tra loro, Roma inviò spesso gli stessi generali esperti di controguerriglia. Questo particolare permette di notare la presenza, a Roma, di una grand strategy che, consapevole del fenomeno della guerriglia, ne affidò la repressione agli stessi generali, specialisti della controguerriglia, non esitando a spostarli, in caso di necessità, da un capo all'altro dell'impero.
Resumo:
La thèse se propose d’offrir la première traduction française des livres VI à VIII du traité des Simples de Galien portant sur la flore à intérêt pharmacologique. Afin de comprendre l’esprit et le but de l’œuvre, nous avons situé le médecin dans son contexte historique et culturel, le IIe siècle de notre ère, et nous avons fourni les données fondamentales de sa biographie et de sa production littéraire et, plus particulièrement, des textes pharmacologiques. Nous avons également étudié le rôle des plantes médicinales dans la médecine d’époque romaine, ainsi que les sources de l’œuvre, en particulier Dioscoride. Malgré le succès du traité au cours des siècles qui ont suivi, il n’a pas fait l’objet d’études approfondies et l’édition la plus récente demeure celle de K. G. Kühn du XIXe siècle. Une édition critique s’impose et c’est dans cette perspective que nous avons entrepris de dresser la liste définitive des manuscrits transmettant le texte galénique. Nous espérons que ces recherches permettront de comprendre un peu mieux l’importance des simples dans la pharmacologie de Galien et qu’elles seront un point de départ pour d’autres travaux sur le traité des Simples.
Resumo:
La ricerca aveva come obiettivo principale quello di esaminare i sinodi svoltisi nell’Impero Romano d'Oriente, in Italia e in Africa nel periodo compreso tra il 325 e 787. L’obiettivo era quello di porre particolare attenzione a tutti quei temi legati all’organizzazione, alla logistica, ai luoghi di svolgimento e agli aspetti cerimoniali collegati ai momenti di manifestazione dell’autorità ecclesiastica e civile, poco noti nella storiografia moderna. Poco, infatti, si conosce delle forme di convocazione dei presuli, degli itinerari e delle modalità di viaggio che essi affrontavano per raggiungere la sede conciliare; è inoltre particolarmente difficile ricostruire i regolamenti che caratterizzavano le discussioni del consesso riunito, le modalità di voto e la formulazione delle deliberazioni; poco si conosce ad oggi anche delle varie categorie di persone che prendevano parte attiva ai dibattiti con funzioni e ruoli differenti e le varie tipologie di luoghi e aule impiegate per le riunioni e per l’ospitalità dei partecipanti, delle modalità di sfruttamento degli spazi da loro occupati e del cerimoniale che doveva essere rigorosamente seguito dai presenti. Sulla base di una prima campionatura introduttiva basata sui primi tre volumi dell'opera di Hefele-Leclercq coniugati con la raccolta di atti conciliari del Mansi, sono stati censiti più di 300 sinodi di varia natura. Partendo da questo dato preliminare sono stati selezionati 80 casi per i quali è stato possibile risalire all’edificio in cui i dibattiti sinodali si svolsero e intorno ai quali è stata svolta l’intera ricerca.
Resumo:
The aims of this research were: - To identify the characteristics, properties and provenance of the building and decorative material found in three Hungarian Roman sites: Nagyharsány, Nemesvámos-Balácapuszta and Aquincum - To provide a database of information on the different sites - To have an overview of main conservation strategies applied in Hungary. Geological studies, macroscopical and microscopical observations, XRD investigations, physical and chemical analyses allowed us to define the characteristics and properties of the different kinds of collected materials. Building stones sampled from Nagyharsány site showed two different kinds of massive limestone belonging to the areas surrounding the villa. Also Building stones sampled from Nemesvámos-Balácapuszta Roman villa proved to be compatible with limestone belonging to local sources. Mural painting fragments show that all samples are units composed of multilayered structures. Mosaic tesserae can be classified as following: -Pale yellow , blackish and pink tesserae are comparable with local limestone; -White tessera, composed of marble, was probably imported from distant regions of the Empire, as the usual practice of Romans. Mortars present different characteristics according to the age, the site and the functions: -Building mortars are generally lime based, white or pale yellow in colour, present a high percentage of aggregates represented by fine sand; -Supporting mortars from both mosaics and mural paintings are reddish or pinkish in colour, due to the presence of high percentage of brick dust and tiles fragments, and present a higher content of MgO. Although the condition of the sites, there is an insignificant content of soluble salts. Database The whole study has allowed us to provide work sheets for each samples, including all characteristics and properties. Furthermore, all sites included in the frame of the research have been described and illustrated on the base of their floor plans, material and construction methodologies. It can be concluded that: 1. In Nagyharsány Archaeological site, it is possible to define a sequence of different construction phases on the base of the study of building material and mortars. The results are comparable with the chronology of the site provided by the archaeologists 2. The material used for construction was of local origin while the more precious ones, used for decorative elements, were probably imported from long distance 3. Construction techniques in Hungary mainly refer to the usual Roman knowledge and practice (Vitruvius); few differences have been found 4. The database will represent an archive for Archaeologists, Historians and Conservators dealing with Roman period in Hungary.