2 resultados para Greek History
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La monografia propone un’analisi del periodo ca. 478-461 a.C. della storia ateniese e delle vicende di Cimone figlio di Milziade entro il contesto contemporaneo. Lo studio dell’Atene, e più in generale di varie realtà elleniche affacciate sull’Egeo, negli immediati anni ‘post-persiani’ si articola in due parti: la prima ripercorre in senso cronologico le notizie, essenzialmente letterarie, disponibili in merito alle attività politiche e militari di Atene, quale guida dell’alleanza greca; la seconda trae conclusioni di respiro più ampio, fondate sull’analisi precedente, e cerca una sintesi del periodo e del personaggio nel superamento di stereotipi e condizionamenti letterari. In tale ottica si esprime una riflessione, a partire dalla scarna trattazione tucididea, sui meccanismi attraverso i quali la tradizione ha deformato e sedimentato le informazioni disponibili generando un progressivo arricchimento che ha portato alla definizione, di fatto, di una ‘era cimoniana’ che è possibile mettere in discussione in alcuni tratti essenziali. Si mira dunque a proporre una valutazione del periodo priva di alcuni elementi, in ultimo evidenti soprattutto nell’approccio plutarcheo alla materia, che appaiono alieni al contesto di riferimento per la prima parte del V secolo: i temi principali ai quali si dedica la riflessione sono quelli dell’imperialismo ateniese, del filolaconismo, della bipolarità tra democrazia e oligarchia, della propaganda politico-mitologica. Il rapporto di Atene con Sparta, con gli Ioni e con le altre realtà del mondo egeo viene letto alla luce degli indizi disponibili sul clima di incertezza e di delicati equilibri creatosi all’indomani della ritirata delle forze persiane. Il ritratto di Cimone che si propone è quello di una figura indubbiamente significativa nella politica contemporanea ma, al contempo, fortemente condizionata e talora adombrata da dinamiche in qualche modo condivise all’interno dello scenario politico ateniese, improntato alla soddisfazione di necessità e volontà che la tradizione renderà archetipiche del paradigma democratico.
Resumo:
The Ǧābirian corpus was a receiver of ancient Greek ideas and, at the same time, a source of knowledge for the later Greek-speaking world, in particular for medieval Byzantine alchemy. Both aspects are explored in the dissertation with respect to the notion of nature. After a general introduction to the Corpus and the sciences described in it, particular attention is devoted to a Byzantine anonymous text, The Work of Four Elements, which was probably influenced by the Ǧābirian Books of Seventy. These texts exemplify how, in the theory of the Ǧābirian science, things are constructed from four natures (hot, cold, moist and dry), the balance of which defines what a thing is. By changing the balance of natures, one can transmute any metals into gold that is perfectly proportioned in terms of natures. Ǧābir presents the art of dyeing metals gold in the Books of Seven Metals which, along with chrysopoetic recipes, also include medical recipes and theoretical contents such as the theories of four humours, properties, and talismans. Moreover, Ǧābir postulated a substrate that does not change in itself and continues to exist when natures move in and out of things. Such primary existence is called the fifth nature as an additional principle to the four natures. This key concept for the Ǧābirian theory, which has been underexplored so far, is discussed through the textual and critical analysis of various unedited sources: the Books of Seven Metals and the Book of the Fifth Nature. This study confirms that the fifth nature was probably derived from ancient Greek philosophical concepts such as the Empedoclean particles, the Aristotelian fifth element and the Stoic pneuma. Thus, this research indicates the importance of the Ǧābirian corpus both in the history of alchemy and the history of philosophy.