2 resultados para GENETIC CORRELATIONS
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
L’ampliamento dello spettro d’ospite è strettamente connesso al processo evolutivo a cui i virus sono assoggettati e rappresenta una notevole sfida alla loro capacità di adattarsi. L’attitudine a superare le barriere di specie è conseguente alla costante e relativamente rapida evoluzione che caratterizza i virus; allo stesso tempo, la forza selettiva esercitata dal nuovo ospite rappresenterà un ulteriore stimolo per le capacità adattative del virus. Ad oggi, i meccanismi genetici ed evolutivi responsabili del salto di specie virale, cioè la trasmissione di un virus da un ospite tradizionale ad uno precedentemente resistente all’infezione, sono parzialmente sconosciuti. Nel seguente lavoro verranno presentati gli studi effettuati sulle dinamiche evolutive caratterizzanti virus a RNA e a DNA in cui si sono osservate variazioni dello spettro d’ospite. Gli studi hanno riguardato i coronavirus, con particolare riferimento al ruolo svolto dai pipistrelli nell’evoluzione dei coronavirus SARS-correlati, e l’importanza del gatto nell’evoluzione dei parvovirus dei carnivori. Nella prima sezione saranno mostrate le correlazioni genetiche dei coronavirus identificati in Italia nei pipistrelli appartenenti alla specie Rhinolophus ferrumequinum con i ceppi europei e del resto del mondo, allo scopo di chiarire l’origine evolutiva dei coronavirus dei pipistrelli correlati al virus della SARS (Bat-SARS-like CoV) europei, gli eventi migratori che hanno caratterizzato la loro diffusione nel continente e le potenziali ripercussioni sulla salute pubblica. Nella seconda sezione saranno evidenziate le caratteristiche molecolari dei ceppi di parvovirus circolanti nella popolazione felina, valutandone la diversità di sequenza e la complessità genetica, allo scopo di ottenere importanti informazioni in merito all’evoluzione del virus e alle interazioni tra il parvovirus e l’ospite.
Resumo:
Essential, primary, or idiopathic hypertension is defined as high BP in which secondary causes such as renovascular disease, renal failure, pheochromocytoma, hyperaldosteronism, or other causes of secondary hypertension are not present. Essential hypertension accounts for 80-90% of all cases of hypertension; it is a heterogeneous disorder, with different patients having different causal factors that may lead to high BP. Life-style, diet, race, physical activity, smoke, cultural level, environmental factors, age, sex and genetic characteristics play a key role in the increasing risk. Conversely to the essential hypertension, secondary hypertension is often associated with the presence of other pathological conditions such as dyslipidaemia, hypercholesterolemia, diabetes mellitus, obesity and primary aldosteronism. Amongst them, primary aldosteronism represents one of the most common cause of secondary hypertension, with a prevalence of 5-15% depending on the severity of blood pressure. Besides high blood pressure values, a principal feature of primary aldosteronism is the hypersecretion of mineralcorticoid hormone, aldosterone, in a manner that is fairly autonomous of the renin-angiotensin system. Primary aldosteronism is a heterogeneous pathology that may be divided essentially in two groups, idiopathic and familial form. Despite all this knowledge, there are so many hypertensive cases that cannot be explained. These individuals apparently seem to be healthy, but they have a great risk to develop CVD. The lack of known risk factors makes difficult their classification in a scale of risk. Over the last three decades a good help has been given by the pharmacogenetics/pharmacogenomics, a new area of the traditional pharmacology that try to explain and find correlations between genetic variation, (rare variations, SNPs, mutations), and the risk to develop a particular disease.