2 resultados para Duodenum

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L’ecografia del tratto gastroenterico è una delle metodiche d’elezione nella valutazione diagnostica delle patologie gastrointestinali nel gatto. In questa tesi dottorale sono presentati i risultati di tre studi in cui l’ecografia convenzionale e con mezzo di contrasto è stata impiegata in gatti sani o con patologie gastroenteriche. Lo scopo del primo studio, prospettico, è stato quello di determinare lo spessore ecografico dei singoli strati di parete nell’intestino tenue in una popolazione di gatti sani. Lo strato mucoso è risultato significativamente più spesso nel duodeno e nel digiuno, per la maggiore grandezza dei villi in queste porzioni dell’intestino tenue. A livello dell’ileo, gli strati di maggior spessore sono risultati quello sottomucoso, per l’abbondante presenza di aggregati linfoidi, e quello muscolare, a causa delle caratteristiche anatomo-funzionali di sfintere che questo tratto intestinale svolge. Il secondo progetto, retrospettivo, nasce dalla collaborazione tra due centri universitari, uno italiano e uno americano, con l’obiettivo di confrontare lo spessore della tonaca muscolare intestinale in gatti affetti da Inflammatory Bowel disease (IBD) o da neoplasie intestinali. In questo studio, l’ipertrofia della tonaca muscolare (ITM) è stato maggiormente osservato in gatti con IBD rispetto a gatti con neoplasie intestinali, ma non sono state evidenziate differenze di spessore della tonaca muscolare tali da poter differenziare le due patologie. Lo scopo del terzo progetto, prospettico, è stato quello di descrivere il pattern di perfusione parietale del piccolo intestino, valutato mediante uso di mezzo di contrasto ecografico, in gatti con ITM associata a IBD. In tutti gli animali studiati, l’ITM si è associato a una modesta assunzione del mezzo di contrasto rispetto agli altri strati della parete intestinale. Questi risultati confermano che l’ITM che si osserva in gatti con IBD non è associato a significativi aumenti della vascolarizzazione di tale strato parietale.

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In this study, the duodenum, spleen, tongue, and lungs were sampled from 56 Italian wolves who died between 2017 and 2020. The aim of the study was to evaluate the presence and spread of DNA and RNA viruses in the wolf population examined, relating the virological results to: year of sampling, region of origin, sex, age, season, genetic determination of the species, nutritional conditions, causes of death, matrices examined. In addition, the presence or absence of co-infections was evaluated. Through molecular methods, the presence of genomic DNA of three important DNA viruses was investigated, i.e.: Canine Parvovirus type 2 (CPV-2), Canine Adenovirus type 1 (CAdV-1), Canine Adenovirus type 2 (CAdV-2). Furthermore, the presence of genomic RNA of the important RNA viruses, Canine Enteric Coronavirus (CCoV) and Canine Distemper Virus (CDV), was also investigated. The results showed that the virus with the highest prevalence in the wolf population studied was CPV-2, found in 78.6% of subjects (44/56). The prevalence of CAdV was 17.9% (10/56), in particular CAdV-1 (12.5% - 7/56) and CAdV-2 (5.4% - 3/56). The results of the molecular investigations in RT-PCR of the two RNA viruses (CCoV and CDV) did not give positive results in the study population. In this study it was observed that the majority of wolves that resulted positive were in good nutritional conditions, thus excluding a direct cause of death from CPV-2, CAdV-1, and CAdV- 2 infections. Moreover, the prevalence obtained in this study suggests that, during the years here studied, the circulation of CAdV-1 and CAdV-2 in Italian wolves of the three sampled regions was sporadic, proving consistent with sporadic and short-lived introductions of the virus in these populations. However, the situation for CPV-2 is different as there was a circulation that suggests a pattern of continuous and lasting endemic exposure over time.