2 resultados para Drug use.

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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The present work explores the psychosocial issues emerging from a large cross-sectional study aimed to assess the prevalence, clinical manifestations, and psychosocial correlates of hyperandrogenism in a population of Italian high school students. Participants were 1804 adolescents, aged between 15 and 19 years, who volunteered to fill in a package of self-report questionnaires (including the Psychosocial Index, the Symptom Questionnaire and Ryff’s Psychological Well-Being scales for the assessment of psychological aspects) and undergo a comprehensive physical examination. Significant gender differences were found with regard to psychological distress, with females reporting higher scores compared with males, but not on well-being dimensions. The relationships of well-being to distress were found to be complex. Although inversely associated, well-being and ill-being appeared to be distinct domains of mental functioning. The evaluation of the moderating effects of well-being in the association between stress and psychological distress indicated that well-being may act as a protective factor, contributing to less pronounced psychological distress as stress levels increased. Higher rates of somatic complaints were found among current smokers. However, substance use (i.e., smoking and drug use) was also found to be positively associated with some well-being dimensions. A considerable number of participants were found to present with disordered eating symptoms, particularly females, and associated higher stress levels and lower quality of life. Sport activities were found to favourably affect psychological health. As to clinical signs of hyperandrogenism, a significant impairment in psychosocial functioning was found among females, whereas no effects on psychological measures could be detected among males. Subgroups of adolescents with distinct clinical and psychological characteristics could be identified by means of cluster analysis. The present study provides new insights into better understanding of the complex relationships between well-being, distress and health status in the adolescent population, with important clinical implications.

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Il danno epatico indotto dall'assunzione di farmaci viene comunemente indicato con il termine inglese DILI (Drug-Induced Liver Injury). Il paracetamolo rappresenta la causa più comune di DILI, seguito da antibiotici, FANS e farmaci antitubercolari. In particolare, i FANS sono una delle classi di farmaci maggiormente impiegate in terapia. Numerosi case report descrivono pazienti che hanno sviluppato danno epatico fatale durante il trattamento con FANS; molti di questi farmaci sono stati ritirati dal commercio in seguito a gravi reazioni avverse a carico del fegato. L'ultimo segnale di epatotossicità indotto da FANS è associato alla nimesulide; in alcuni paesi europei come la Finlandia, la Spagna e l'Irlanda, la nimesulide è stata sospesa dalla commercializzazione perché associata ad un'alta frequenza di epatotossicità. Sulla base dei dati disponibili fino a questo momento, l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha recentemente concluso che i benefici del farmaco superano i rischi; un possibile aumento del rischio di epatotossicità associato a nimesulide rimane tuttavia una discussione aperta di cui ancora molto si dibatte. Tra le altre classi di farmaci che possono causare danno epatico acuto la cui incidenza tuttavia non è sempre ben definita sono gli antibiotici, quali amoxicillina e macrolidi, le statine e gli antidepressivi.Obiettivo dello studio è stato quello di determinare il rischio relativo di danno epatico indotto da farmaci con una prevalenza d'uso nella popolazione italiana maggiore o uguale al 6%. E’ stato disegnato uno studio caso controllo sviluppato intervistando pazienti ricoverati in reparti di diversi ospedali d’Italia. Il nostro studio ha messo in evidenza che il danno epatico da farmaci riguarda numerose classi farmacologiche e che la segnalazione di tali reazioni risulta essere statisticamente significativa per numerosi principi attivi. I dati preliminari hanno mostrato un valore di odds ratio significativo statisticamente per la nimesulide, i FANS, alcuni antibiotici come i macrolidi e il paracetamolo.