2 resultados para Declination

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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In the thesis we present the implementation of the quadratic maximum likelihood (QML) method, ideal to estimate the angular power spectrum of the cross-correlation between cosmic microwave background (CMB) and large scale structure (LSS) maps as well as their individual auto-spectra. Such a tool is an optimal method (unbiased and with minimum variance) in pixel space and goes beyond all the previous harmonic analysis present in the literature. We describe the implementation of the QML method in the {\it BolISW} code and demonstrate its accuracy on simulated maps throughout a Monte Carlo. We apply this optimal estimator to WMAP 7-year and NRAO VLA Sky Survey (NVSS) data and explore the robustness of the angular power spectrum estimates obtained by the QML method. Taking into account the shot noise and one of the systematics (declination correction) in NVSS, we can safely use most of the information contained in this survey. On the contrary we neglect the noise in temperature since WMAP is already cosmic variance dominated on the large scales. Because of a discrepancy in the galaxy auto spectrum between the estimates and the theoretical model, we use two different galaxy distributions: the first one with a constant bias $b$ and the second one with a redshift dependent bias $b(z)$. Finally, we make use of the angular power spectrum estimates obtained by the QML method to derive constraints on the dark energy critical density in a flat $\Lambda$CDM model by different likelihood prescriptions. When using just the cross-correlation between WMAP7 and NVSS maps with 1.8° resolution, we show that $\Omega_\Lambda$ is about the 70\% of the total energy density, disfavouring an Einstein-de Sitter Universe at more than 2 $\sigma$ CL (confidence level).

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La pratica del remix è al giorno d’oggi sempre più diffusa e un numero sempre più vasto di persone ha ora le competenze e gli strumenti tecnologici adeguati per eseguire operazioni un tempo riservate a nicchie ristrette. Tuttavia, nella sua forma audiovisiva, il remix ha ottenuto scarsa attenzione a livello accademico. Questo lavoro esplora la pratica del remix intesa al contempo come declinazione contemporanea di una pratica di lungo corso all’interno della storia della produzione audiovisiva – ovvero il riuso di immagini – sia come forma caratteristica della contemporaneità mediale, atto di appropriazione grassroots dei contenuti mainstream da parte degli utenti. La tesi si articola in due sezioni. Nella prima, l’analisi di tipo teorico e storico-critico è suddivisa in due macro-aree di intervento: da una parte il remix inteso come pratica, atto di appropriazione, gesto di riciclo, decontestualizzazione e risemantizzazione delle immagini mediali che ha attraversato la storia dei media audiovisivi [primo capitolo]. Dall’altra, la remix culture, ovvero il contesto culturale e sociale che informa l’ambiente mediale entro il quale la pratica del remix ha conosciuto, nell’ultimo decennio, la diffusione capillare che lo caratterizza oggi [secondo capitolo]. La seconda, che corrisponde al terzo capitolo, fornisce una dettagliata panoramica su un caso di studio, la pratica del fan vidding. Forma di remix praticata quasi esclusivamente da donne, il vidding consiste nel creare fan video a partire da un montaggio d’immagini tratte da film o serie televisive che utilizza come accompagnamento musicale una canzone. Le vidders, usando specifiche tecniche di montaggio, realizzano delle letture critiche dei prodotti mediali di cui si appropriano, per commentare, criticare o celebrare gli oggetti di loro interesse. Attraverso il vidding il presente lavoro indaga le tattiche di rielaborazione e riscrittura dell’immaginario mediale attraverso il riuso di immagini, con particolare attenzione al remix inteso come pratica di genere.