2 resultados para Creative Class
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The city is a collection of built structures and infrastructure embedded in socio-cultural processes: any investigation into a city’s transformations involves considerations on the degree to which its composite elements respond to socio-economical changes. The main purpose of this research is to investigate how transformations in the functional requirements of New York’s society have spurred, since the 1970s, changes in both the city’s urban structure and physical form. The present work examines the rise of Amenity Zones in New York, and investigates the transformations that have occurred in New York’s built environment since the 1970s. By applying qualitative measures and analyzing the relationship between urban amenities and the creative class, the present work has investigated changes in the urban structure and detected a hierarchical series of amenity zones classes, namely, Super Amenity Zones (SAZs), Nodal Amenity Zones (NAZs) and Peripheral Amenity Zones (PAZs). This series allows for a more comprehensive reading of the urban structure in a complex city like New York, bringing advancements to the amenity zone’s methodology. In order to examine the manner in which the other component of the city, the physical form, has changed or adapted to the new socio-economic condition, the present research has applied Conzenian analysis to a select study area, Atlantic Avenue. The results of this analysis reveal that, contrary to the urban structure, which changes rapidly, the physical form of New York is hard to modify completely, due to the resilience of the town plan and its elements, and to preservation laws; the city rather adapts to socio-economical changes through process of adaptive reuses or conversion. Concluding, this research has examined the dialectic between the ever-changing needs of society and the complexity of the built environment and urban structure, showing the different degrees to which the urban landscape modifies, reacts and sometimes adapts to the population’s functional requirements.
Resumo:
Nell’ambito della riflessione sui processi di riproduzione e trasmissione intergenerazionale delle disuguaglianze sociali, la presente tesi dottorale propone un’analisi in prospettiva intersezionale dei percorsi verso l’indipendenza abitativa dei giovani bolognesi di origine popolare, e il ruolo svolto dalle loro famiglie in questi percorsi. Nell’approfondimento teorico si offre una ricostruzione del dibattito sociologico nazionale e internazionale sul tema delle disuguaglianze sociali e abitative delle giovani generazioni, nonché dello studio della classe sociale e i principali approcci presenti in letteratura. La ricerca sul campo si concentra, in particolare, sui modi in cui le famiglie appartenenti ad una determinata classe sociale, intesa nel senso conferito al termine da Bourdieu, negoziano e sostengono la transizione all’indipendenza abitativa dei loro figli. L’approfondimento empirico consiste in una ricerca qualitativa longitudinale retrospettiva, condotta nel bolognese nel 2013-2014 su un campione di famiglie working class. Ai giovani-adulti coinvolti e ai loro genitori è stato chiesto di ricostruire le loro biografie attraverso lo strumento delle life histories. La ricerca evidenzia il delinearsi di “micro sistemi economici” familiari specifici e creativi. Le molteplici forme di sostegno genitoriale nei percorsi di autonomizzazione dei figli, individuate nel corso dell’analisi del materiale raccolto, si innestano quindi all’interno di un più ampio sistema di supporto intergenerazionale, che continua anche dopo l’uscita dalla famiglia di origine, a conferma dello stretto legame che caratterizza le famiglie italiane. Nello studio una particolare attenzione viene rivolta alle logiche di legittimazione del sostegno genitoriale, adottate dalle famiglie per orientare i propri interventi di aiuto. Infine, mettendo a confronto la concezione di indipendenza dei giovani adulti con quella dei loro genitori, l’indagine rileva l’esistenza di una apparente contraddizione tra le rappresentazioni dell’indipendenza e dell’autonomia abitativa e i comportamenti attuati nella vita quotidiana, contraddizione che trova una risoluzione nella negoziazione, tra le due diverse generazioni, del concetto stesso di indipendenza.